Undisclosed desires - IN TUTT...

By justcolorless

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Dal capitolo 24: "sai a cosa credo però Camila?" - le chiesi, mentre dentro di me tutto si stava lentamente a... More

2. chapter two.
3.chapter three.
4. chapter four.
5. chapter five.
6. chapter six.
7. chapter seven.
8. chapter eight.
9. chapter nine.
10. chapter ten.
11. chapter eleven.
12. chapter twelve.
13. chapter thirteen.
14. chapter fourteen.
15. chapter fifteen.
16. chapter sixteen.
17. chapter seventeen.
18. chapter eighteen.
19. chapter nineteen.
20. chapter twenty.
21. chapter twenty-one.
22. chapter twenty-two.
23. chapter twenty-three.
24. chapter twenty-four (first part)
24. chapter twenty-four (part two).
25. chapter twenty-five.
26. chapter twenty-six.
27. chapter twenty-seven.
28. chapter twenty-eight.
29. chapter twenty-nine.
30. chapter thirty.
31. chapter thirty-one.
32. chapter thirty-two.
33. chapter thirty-three.
34. chapter thirty-four.
35. chapter twenty-five.
36. chapter twenty-six.
37. chapter thirty-seven.
38. chapter thirty-eight.
39. chapter thirty-nine.
40. chapter forty.
41. chapter forty-one.
42. chapter forty-two.
43. chapter forty-three.
44. chapter forty-four.
45. chapter forty-five.
46. chapter forty-six.
hi,nice to meet you.
47. chapter forty-seven.
48. chapter forty-eight.
49. chapter forty-nine.
50. chapter fifty.
51. chapter fifty-one.
52. chapter fifty-two.
53. chapter fifty- three.
Epilogue.
Ringraziamenti.
Sequel.
PRIMO INDIZIO:
IN TUTTE LE LIBRERIE!
NUOVE PRESENTAZIONI DEL LIBRO
VENERDI A MILANO!
La vostra R. si sposta ufficialmente!

1. chapter one.

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By justcolorless

"Lauren ti prego rispondimi, dimmi che ti stai svegliando davvero!"

"Signor Charter deve allontanarsi dalla sala, dobbiamo controllare che i parametri siano nella norma, la prego di uscire da questa stanza per qualche minuto"

"Lauren fai ciò che ti dicono i dottori! Io torno presto!"

Aprì lentamente gli occhi e mi accorsi di come attorno a me c'erano solo pareti bianche offuscate dai miei occhi verdi che probabilmente stavano lentamente riprendendo confidenza con ciò che mi circondava. Ciò che vedevo erano solo delle figure che a fatica riuscivo a mettere a fuoco, non sapevo né perché ero lì né cosa fosse successo.

"Signorina Jauregui sono il dottor Matthew, si trova al Miami Ospital e si trova nel reparto di terapia intensiva. Si è svegliata qualche secondo fa dal coma che l'aveva colpita due mesi fa dopo un bruttissimo incidente stradale. Le posso dire che è stata davvero molto fortunata e che faremo di tutto per far si che non riporti nessun danno postumo dall'incidente. Si ricorda come si chiama?" 

"Mi chiamo Lauren, ho un gran mal di testa" - lentamente cercai di alzarmi ma mi fu impedito da due infermiere.

"Signora Jauregui non può assolutamente muoversi, deve evitare qualsiasi movimento improvviso , non sappiamo ancora se ci sono stati altri danni dopo il coma, quindi deve rimanere ferma e rispondere alle mie domande." - disse il dottore continuando a somministrarmi delle sostanze nella mia flebo.

"Dottore, cosa mi è successo? Non mi ricordo nulla." - rispondo onestamente cercando di mettere a fuoco di più la sua immagine.

"Signorina ha avuto due mesi fa un brutto incidente e dopo una complicata operazione alla sua spina dorsale è entrata in coma per un'emorragia interna. Erano poche le probabilità che si svegliasse, ma noi abbiamo sempre continuato le cure e la somministrazione di farmaci che potevano favorire il suo risveglio e per fortuna c'avevamo visto lungo." - disse il dottore sorridendo leggermente.

"i miei genitori dove sono?" - chiesi quasi immediatamente.

" I suoi genitori sono qui fuori da questo reparto, purtroppo poteva entrare una sola persona alla volta ..." - disse il medico ma lo interrompi prontamente.

"e chi c'era poco fa? ho sentito delle voci prima" 

"c'era il suo fidanzato, il signor Bradley Charter" - disse il medico accennando un tenero sorriso.

"ma io non ricordo di nessun Bradley".

A queste parole il medico cambiò immediatamente espressione e iniziò a pormi altre domande.

"Cosa si ricorda signorina? quali sono i suoi ultimi ricordi?" - mi chiese avvicinando a sé una delle sue infermiere.

" Mi ricordo che stavo tornando a casa, ma non mi ricordo il motivo. Poi c'era la macchina, ero in lacrime e poi...e poi...non ricordo più niente..." -dissi muovendo la mia mano sulla mia testa. Il mal di testa si faceva sempre più intenso e non sapevo il perché di quei vuoti tra i miei ricordi.

"Signorina, credo soffra di un'amnesia a breve termine. Molti dei suoi ricordi possono essere stati eliminati dal suo cervello a causa di un trauma molto forte dovuto all'incidente. Dovrebbero ritornare, ma non si deve sforzare troppo... mi raccomando non si stanchi ripetutamente, abbiamo bisogno che riprenda le forze" - disse l'uomo chiudendo il mio fascicolo alla fine del letto dove ero posizionata.

"Va bene dottore, lo farò.." - risposi allungando le mi braccia sul materasso del letto dell'ospedale.

" Perfetto signorina Jauregui... signorina Cabello, lei chiami la dottoressa Mendez e la informi che la nostra paziente da buoni segni di ripresa a parte dei cenni di un'amnesia a breve termine. Cerchi di non sbagliare questa volta, sennò questo tirocinio sarà solo un'ennesimo esempio di come sia un'incompetente!"  - a queste parole mi voltai verso il dottore che stava parlando con una piccola ragazza dai lunghi capelli mori raccolti in un fermaglio nel mezzo della sua testa. Seguì con il mio sguardo, ancora non del tutto privo dell'offuscamento di poco prima, la giovane ragazza che si diresse verso l'uscita della stanza dove risiedevo, seguita poco dopo dall'altra assistente e dal medico che mi aveva visitato.

Ancora priva di forze rivolsi il mio sguardo al soffitto della stanza non capendo ancora a pieno cosa era appena successo. L'unica certezza è che avevo fatto un incidente due mesi fa e che fossi fidanzata con un certo Bradley Charter. Il suo nome non mi diceva proprio niente, ma forse rivederlo mi avrebbe aiutato a ricordarmi di lui.

"Amore, non sai quanto io sia felice di vederti!" -disse una voce che proveniva dalla porta. Il suo viso non mi era familiare,quindi mi limitai a sorridere.

"Tu devi essere Bradley, vero?" - dissi mentre la sua figura si avvicinava al mio lettino.

"Si amore, non ti ricordi di me?" - disse il giovane ragazzo moro accarezzandomi la tempia.

"Diciamo che ho i ricordi un po' confusi, tu sai perché ho fatto l'incidente?" - chiesi curiosa e angosciata allo stesso tempo di cosa fosse successo .

"Non lo sappiamo, tu ora riposa. Riprenditi che devi assolutamente tornare alla tua vita normale, le tue amiche le ho appena avvertite e arriveranno a breve. Il medico mi ha detto che se tutto va bene tra due giorni potrai lasciare l'ospedale e tornare a casa!" - disse il ragazzo accarezzandomi la mano.

" Grazie di tutto, immagino tu sia stato presente in questi due mesi qui in ospedale. Ora credo che debba riposare, ci vediamo più tardi va bene?"  - risposi accennando un piccolo sorriso.

"Certo Lau, io sono qui fuori qualsiasi cosa ti serva .. a dopo!" - rispose il ragazzo baciandomi dolcemente la guancia.

Con la coda nell'occhio osservai la porta della mia stanza e notai una figura osservarci da lontano. Non appena Bradley si avviò all'uscita vidi questa figura entrare nella stanza e collegare dei fili al macchinario posto poco dopo il mio lettino.

"ehi, tu sei l'infermiera di poco fa vero?" - dissi riconoscendo la sagoma accanto a me. Il mio sguardo ora era definitivamente messo a fuoco e riuscivo a vedere tutto ciò che mi circondava.

"Non posso parlare con i pazienti , mi dispiace.." - sentì dire dalla ragazza ancora girata di spalle.

"Beh, non mi ricordo a pieno chi sono e cosa sia successo, ma non credo di mangiare nessuno..." - dissi scherzando. Mi accorsi che questa frase aveva fatto sorridere la tirocinante poco dopo di me.

"Allora, dottoressa come si chiama?" - le chiesi sperando che mi rispondesse.

"Camila, ma non sono una dottoressa. Penso tu l'abbia capito da come il dottor Matthew mi ha parlato poco fa..." - la voce della giovane si fece sempre più triste.

"Gli uomini sono stupidi lo sai, scommetto che chissà quante volte tu mi abbia curato in queste settimane e magari era lui a prendersi i meriti di ciò che facevi! Quindi prima che tu risponda ti dico Grazie per tutto quello che tu hai fatto per me" - dissi provando ad alzarmi dal letto, ma una fitta colpì la mia schiena. Uscì un piccolo urlo trattenuto tra i denti dalla mia bocca e la ragazza si girò immediatamente non appena mi sentì.

" Devi riposare Lauren ! Hai subito un difficile intervento tempo fa, non puoi fare questi movimenti improvvisi" - rispose la ragazza avvicinandosi al mio letto e sistemando che i miei cuscini fossero posizionati bene.

" Oh beh, almeno adesso parlo con i tuoi occhi e non con le tue spalle. E in più ti ricordi anche il mio nome!" - risposi cercando lo sguardo della giovane infermiera. I suoi occhi erano color nocciola ed erano due occhi grandi che illuminavano dolcemente tutto l'ambiente circostante.

"Ora io devo andare, però è stato un piacere parlare con te .." - disse la ragazza visibilmente imbarazzata. Notai subito come non fosse abituata a parlare in quell'ambiente lì. Probabilmente si sentiva molto sotto pressione e controllata.

"Camila...vedi ? mi ricordo il tuo nome..se tutto va bene tra due giorni esco, quindi ci vedremo ancora... non è che adesso non torni più qui perché sono una rompipalle vero?" - dissi aprendo le braccia e trattenendo una leggera risata.

"Ma tratti tutti cosi?" - disse la ragazza sorridendo nuovamente mentre si avvicinava alla porta della stanza.

"solo con le persone che permettono a un vecchio medico di poterle trattare male solo perché ha i capelli bianchi" - dissi io facendole l'occhiolino. La ragazza capì subito la mia battuta e mi sorrise a sua volta.

"Ciao Lauren , a domani." - disse la ragazza chiudendo la porta dietro di sè.

"Ciao Camila" - risposi, lasciando sulle mie labbra un sorriso leggero.


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Ciao ragazzine ecco una nuova ff sulle nostre adorate Camren. Ci tengo molto a questa storia quindi fatemi sapere cosa ne pensate :3


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