Pov. Alex
Le note di Close as Strangers mi svegliano dolcemente.
Stanotte, per fortuna, non ho avuto incubi. Sono le cinque e mi alzo veloce per andare a fare un po' di allenamento prima della partenza. Chiamo immediatamente Cory e, indossando una tuta, scendo a portare i miei vestiti per dopo nello spogliatoio.
Poi indosso le cuffiette ed esco nel parco a correre. Immediatamente avverto la sensazione di essere osservata, ma stavolta so che è Cory perciò la ignoro e proseguo tranquilla.
Dopo circa 45 minuti rientro e mi dirigo in palestra per fare un po' di kick-boxing e verso le sei e mezza vado a farmi una doccia veloce prima di tuffarmi in piscina.
Le vasche scorrono veloci e senza quasi accorgermene sono le sette ed un quarto.
Esco rapida e vado nuovamente alle docce. Alle sette e trenta sono pronta e salgo a svegliare Abby ed i ragazzi, scendendo poi velocemente in cucina a preparare la colazione.
Alle otto e trenta siamo tutti pronti per la partenza.
Salutare Abby mi rattrista, non ci vedremo fino a maggio, ma le prometto di chiamarla spesso.
Dopo la lascio un po' sola con Cal mentre con gli altri ragazzi ci dirigiamo al furgone a caricare i bagagli.
È la prima volta che parto senza Louis o Zayn e la cosa mi agita un poco. Ash se ne accorge e mi abbraccia dolcemente
"Tranquilla, ci sono qui io. Ci siamo tutti. Non ti accorgerai neppure del tempo che passa e presto li potrai rivedere" mi dice immaginando subito a chi sto pensando.
Sempre avvolta dalle sue braccia entro nel furgone e vado a sedermi tra lui e Luke. Anche quest'ultimo, vedendomi un po' giù, mi avvolge in un abbraccio tenerissimo.
Cullata da entrambi quasi non mi accorgo di essere già in aeroporto. Velocemente ci dirigiamo al check-in
"ALEX" sento gridare alle mie spalle.
Mi volto e vedo John e Kim corrermi incontro
"Volevamo salutarti. Non ci vedremo per molto tempo. Fai buon viaggio e divertiti piccola" mi dicono avvolgendomi tra le braccia.
Non riesco a trattenermi più ed alcune lacrime mi rigano le guance.
La mia mente ritorna in Italia, a quando sono partita per Londra.
I miei genitori non mi hanno neppure accompagnata all'aeroporto.
Mi hanno fatto portare in auto da Gerardo, il nostro autista, salutandomi con una fredda stretta di mano sulla soglia di casa.
Da allora non li ho più neppure sentiti telefonicamente.
So che ogni tanto chiamano John, ma non hanno mai neppure chiesto di parlarmi.
Invece Kim e John, pur lasciandomi il mio spazio, mi sono stati sempre vicini. Mi hanno supportata sempre con gli incubi e le scelte sia scolastiche che lavorative.
Sono loro la mia vera famiglia, o almeno quella che io riconosco come tale!
Purtroppo dopo pochi minuti devo sciogliermi dal loro abbraccio e salutarli, ma gli prometto di chiamarli presto. Fatto ciò passo sotto al metal detector e mi riunisco ai ragazzi.
In aereo mi trovo seduta tra Luke e Michael con Ash, Cal e Joe davanti e Dave e Cory dietro. Io non ho molta voglia di parlare perciò mi metto le cuffiette e dopo poco, persa nella musica, mi addormento.
Pov. Luke
In aereo Alex è seduta accanto a me.
È da stamani che la vedo triste, sicuramente sta pensando a Louis, Zayn ed Abby.
Da quello che ho capito non si è mai allontanata da Londra senza almeno uno di loro.
Inoltre l'incontro con John e Kim di poco fa l'ha sicuramente turbata, ma credo che le abbia fatto anche piacere.
Poco dopo il decollo si spengono le spie delle cinture e tutti quanti le sganciamo.
Subito dopo Alex si mette le cuffiette e chiude gli occhi, stamani si è alzata presto e credo che non le farà male riposarsi un poco, tanto qui non c'è molto da fare.
Dopo pochi minuti la sua testa si appoggia alla mia spalla e mi accorgo che si è addormentata. Anche Ash, Cal e Mike stanno dormendo, o almeno così sembra, mentre Joe sta leggendo un libro.
Lentamente e senza svegliarla allungo il mio braccio intorno alle sue spalle in modo che la sua testa poggi sul mio petto, così starà senz'altro più comoda.
Istintivamente le bacio la testa ed inizio ad accarezzarle i capelli con movimenti lenti, ma regolari.
In questa posizione il suo profumo mi inonda le narici. È un'essenza dolce ma avvolgente, credo sia gelsomino.
Respirare il suo profumo ed averla così appoggiata a me mi fa un certo effetto e non riesco ad addormentarmi pur avendo ancora sonno.
Vorrei poterla tenere sempre così tra le mie braccia.
È talmente tanto bella e dolce in questo momento che vorrei chinarmi sul suo viso e baciarla, ma so che dopo mi odierebbe, perciò mi volto verso il finestrino e guardando le nuvole cerco di placare la mia eccitazione.
Pov. Alex
"Alex, piccola, vuoi qualcosa da mangiare o da bere?" la voce di Luke mi risveglia dal mio sonno e mi rendo conto di essere abbracciata a lui e con la testa sul suo petto.
Impiego qualche secondo per mettere a fuoco il tutto rendendomi conto che ho gli occhi dei ragazzi, di Joe e della hostess puntati su di me e mi sento immediatamente arrossire.
"Si?" chiedo confusa sciogliendomi dall'abbraccio e riportandomi seduta composta sulla mia poltroncina
"Sono passata a chiedere cosa volete per pranzo" mi risponde sorridendo la ragazza
"Oh, scusate, stavo dormendo profondamente! Non ho molta fame. Credo che prenderò un succo di frutta alla pera ed un pacchetto di crackers, grazie" le rispondo ricambiando il sorriso e la vedo allontanarsi.
"Cavoli, mi ero addormentata proprio per bene!" esclamo e poi rivolgendomi al biondo
"Scusami Luke per averti scambiato per un cuscino durante il sonno!" gli dico
"Nessun problema, spero sia stata comoda!" esclama
"Io certamente non potevo stare meglio" prosegue, ma dalla sua espressione mentre si ricompone comprendo che la sua schiena non la pensa esattamente allo stesso modo.
Trascorriamo le ore successive parlando e scherzando tra di noi fino all'arrivo a Seattle.
Da questa città partirà il nostro tour e siamo tutti eccitati all'idea.
Poco dopo lo sbarco recuperiamo i nostri bagagli e ci dirigiamo all'hotel.
Stranamente in aeroporto non incontriamo fans.
La nostra suite, in hotel, ha quattro camere, una tripla e tre matrimoniali, tutte con bagno privato, ed un'ampia stanza che funziona da ingresso e soggiorno. Cory, Dave e Joe si spostano nella tripla, Luke ed Ash occupano una doppia, Mike e Cal un'altra lasciandomi una camera tutta per me.
Decido di non disfare i bagagli, tirerò fuori l'indispensabile ogni volta visto che ci fermiamo solo pochi giorni in ogni città.
Siamo tutti stravolti per il lungo volo, perciò ci riposiamo un po' nelle nostre stanze.
Io approfitto subito per inviare un messaggio ad Abby e a John per fargli sapere che il viaggio è andato bene, dopodiché collego Skype e chiamo Zayn e Louis.
Parliamo per quasi un'ora e questo mi fa sentire molto meglio.
Pov. Abby
Salutare Alex mi fa male ogni volta, ma stamani anche Cal se n'è andato ed io sono distrutta.
Tornerà da me a maggio o mi avrà già rimpiazzata?
Ho fatto bene a concedergli tutta me stessa così velocemente?
La paura di soffrire è davvero tanta e stavolta non potrà esserci qui Alex a consolarmi ed a rimettere insieme i miei pezzi se lui mi lascerà.
Lasciare, come si fa a lasciare qualcuno con cui non stai neppure insieme?
Abbiamo deciso di non definire neppure il nostro rapporto, perciò lui non mi tradirebbe neppure se uscisse con qualche altra ragazza.
Oddio credo d'impazzire!
Fortuna che al locale oggi abbiamo tanto da fare ed io riesco a distrarmi dai miei pensieri.
Torno a casa che sono quasi le 19.00 e mi faccio una doccia. Quando mi sono vestita controllo il cellulare e trovo un messaggio da Alex
<Siamo in albergo, tutto ok! Ti voglio bene e mi manchi già tantissimo. Ci sentiamo domani >
Collego quindi Skype e poco dopo ricevo una chiamata da Cal
"Ciao amore, come va?" mi chiede con uno splendido sorriso
"Qui tutto ok. E voi? Alex mi ha mandato un messaggio poco fa; ero sotto la doccia" gli rispondo
"Si, lo vedo, hai ancora i capelli bagnati" mi dice sorridendo
"Mi manchi già tantissimo ... non sono sicuro di quello che abbiamo deciso" continua
"In che senso, ti sei pentito della decisione di provarci? Vuoi lasciar perdere?" gli chiedo e sento come se il mio cuore si fosse sbriciolato
"No, cosa hai capito! È solo che vorrei aver chiarito meglio con te ... non so cosa siamo, cosa vogliamo l'uno dall'altro ... devo ... devo rifletterci un altro po' su" mi dice
"Comunque non sono affatto pentito di quello che c'è stato tra noi, ma credo di volere di più, non so ... e tu?" insiste
"Non so, anch'io vorrei di più ... ma non vorrei forzare i tempi ... non vorrei importi qualcosa che tu non senti ... davvero Cal non so" gli rispondo.
Andiamo avanti così per diversi minuti, poi ci salutiamo inviandoci un bacio e ci accordiamo per sentirci il giorno successivo.
Pov. Alex
Dopo mi dirigo nel salone-ingresso e mi metto a guardare la TV.
Quasi subito arrivano i ragazzi
"Ma stamani in aeroporto non vi è sembrato strano non ci fossero fans?" chiedo curiosa
"Nick ha comunicato che noi partivamo domani, perciò non ci attendeva nessuno, né a Londra, né qui!" mi risponde Luke
"Ecco spiegato l'enigma! E come mai ha dato questa falsa info?" chiedo ancora
"Per te! È il tuo primo concerto e voleva non fossi subito assalita. Da domani ogni nostro spostamento sarà seguito dai fans. Hai ancora qualche ora di tranquillità e poi basta. Cerca di sfruttarla al meglio!" dice Ash ammiccando e scoppiamo tutti a ridere.
Con i ragazzi decidiamo di andare a fare un giro in centro, perciò ci cambiamo e con Cory e gli altri usciamo per la passeggiata.
Sia io che i ragazzi, indossiamo delle felpe con il cappuccio e cappelli con la tesa bassa per cercare di non farci riconoscere. La tattica funziona abbastanza bene e riusciamo a visitare un po' la città, ma dopo qualche ora delle ragazze riconoscono Ash e Luke e nel giro di poco siamo circondati tutti da fans.
Concedendo foto e autografi, ritorniamo in albergo e passiamo il resto della serata tra noi a scherzare, suonare e guardare la TV. Chiediamo anche la cena in camera, così da non essere disturbati.
Verso le ventidue e trenta decidiamo di andare a letto perché domani abbiamo una giornata intensa ed è meglio riposare bene.