𝐎𝐜𝐞𝐚𝐧 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐄𝐲𝐞𝐬...

By ACindrellaStory

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"Esistono diverse tipologie di storie d'amore. Ci sono storie d'amore semplici, quelle classiche, dove un rag... More

Ocean Blue Eyes
1. Lydia
2. I Cameron
3a. JJ
3b. Beer Party
4. Preparativi
5. Scoperte
6a. Ricordi
6b. La Festa
7. Olivia Redfield
8. Royal Merchant
9a. Caccia al tesoro 1
9b. Caccia al tesoro 2
10. Una Nuova Scintilla?
11. Amicizia
12. Trovata?
13. Guai, guai e ancora guai
14. Fuggitivi
15. Denmark Tanny
16. Perdite
17. C'è amore nell'aria?
18. Se una pista troverai...
19a. La Festa Del Solstizio 1
19b. La Festa Del Solstizio 2
20. Un Errore?
21. Nuovo Piano
22. MaL-Intesi
24. Lotto 9
25. THE GOLD
26. Calma Piatta
27. Cambiamenti
28. Paure

23. Si ricomincia

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By ACindrellaStory

Guardai sorpresa JJ. Che ci faceva quì, a casa di Jason? Si conoscevano? Erano per caso amici? Queste erano solo alcune delle domande che mi frullavano in testa in quel momento.

-"ah vi conosciete allora!"- esclamò con un sorriso Jason guardandomi, io in risposta mi limitai ad annuire tenendo comunque lo sguardo fisso sul biondino davanti.

-"Che ci fai tu quì?!"- dal tono di voce non sembrò affatto contento.

-"non sono affari tuoi, ma se ci tieni tanto ho passato la notte quì, da Jason "- conclusi il tutto con un ghigno malizioso sul volto.

Ci stavamo lanciando non so quante di quelle occhiatacce che per attirare la nostra attenzione Jason dovette tossire ben tre volte,

-"ehm..tesoro Maybank è qui per aggiustare le tubature della cucina, scusa se non ti ho avvisato ieri ma eri così sconvolta che non ho voluto infierire"- mi sorrise dolcemente e io ricambiai. Avrei giurato di aver visto un velo di tristezza coprire gli occhi di JJ che venne però mascherato subito dalla sua sfacciataggine.

-"che ne dici di andare a fare colazione fuori? Al Wreck ti va?"- continuò il moro facendomi riportare l'attenzione su di lui mentre mi accarezzava il braccio sinistro.
JJ, che nel frattempo si era spostato in cucina per vedere la situazione, tossì rumorosamente.
Sapevo che al Wreck vi erano gli altri ma di certo non gliela avrei data per vinta e così accettai l'offerta baciando l'angolo della bocca di Jason, facendo gemere leggermente Clay e sbuffare invece Maybank.

.....

-"cos'è successo con Maybank?"- domandò curioso Jason una volta partiti con la macchina,

-"che intendi?"- finsi spudoratamente di non sapere a cosa si riferisse,

-"Lydia..ho visto la tensione che si era creata non appena avete incrociato gli sguardi"- come faceva uno sconosciuto a conoscermi così bene?

-"in ogni caso non ho voglia di parlarne"- borbottai guardando il sole già alto in cielo fuori dalla finestra della macchina.

-"sai che puoi parlarmi se ne hai bisogno, se è successo qualcosa con JJ‐"-

-"non sono affari tuoi, smettila di fare supposizioni!"- sbottai, so di essere stata dura con lui ma stavo letteralmente impazzendo e il motivo del mio nervosismo portava il nome di JJ Maybank.

Nessuno proferì altra parola per il resto del tragitto cosa che mi fece sentire profondamente in colpa, Jason stava facendo così tanto per me senza nemmeno conoscermi, ero in debito con lui questo era poco ma sicuro.

Arrivammo difronte al Wreck e quando scesi dall'auto scorsi le teste dei miei amici seduti ad un tavolo difronte all'entrata. "Fantastico" pensai.

Indossai un paio di occhiali da sole, che poco prima avevo gentilmente preso in prestito da Jay, per non farmi riconoscere da quelli che ormai reputavo la mia seconda famiglia.

-"ti stai nascondendo da qualcuno?"- chiese ridacchiando il mio nuovo amico,

-"cosa te lo fa pensare?"-

-"ti sei avvolta nella felpa e stai indossando un paio di occhiali da sole, che per giunta sono miei"- mi squadrò divertito.

-"shh, giuro che ti spiegherò tutto ma prima andiamo a prenderci un tavolo"- lo pregai, non disse niente e mi seguì senza proferire parola.
E neanche il tempo di passarle accanto che..

-"Lydia Lorelai Evans Brown!"- e chi poteva riconoscermi se non la mia fantastica migliore amica: Sarah Cameron.

-"che c'è?"- dissi sbuffando come una bambina di sei anni.

-"Che c'è?! Che c'è?! Tu sparisci per 16 ore e l'unica cosa che riesci a dire è un semplice che c'è ?!"- sì, era arrabbiata e non poco.

-"avevo bisogno di schiarirmi le idee!"- sbottai.

-"E ti pare sia questo il modo di farlo? Scappare? JJ ti ha cercata per tut-"-

-"Non provare neanche a pronunciare il suo nome! Non ne voglio sapere più niente, né di lui né di nessun'altro!"- la interruppi bruscamente.

-"Lys, ti prego.."- ora a parlare era
John b.

-"mi dispiace..ma ora ho altro di meglio da fare.."- troncai la piccola discussione allontanandomi dal loro tavolo e raggiungendo, invece, quello di Jay.

-"ehy.."- disse vedendomi arrivare. Io d'altro canto risposi con un semplice "ciao" e senza dire altro mi sedetti sulla sedia difronte a lui e inchiodai il mio sguardo alla spettacolare vista che ci offriva ogni giorno quel magnifico paradiso terrestre conosciuto dalla gente del posto come: Outer Banks.

-"So che non sono affari miei..ma i tuoi amici sono preoccupati, si vede da un miglio di distanza che lo sono...la sera scorsa li hai fatti spaventare a morte"- cercò di sdrammatizzare un pò la situazione già tesa in principio con una delle sue risate. E anche se lo conoscevo da meno di 48 ore potevo affermare con certezza che quella risata mi faceva sentire meglio, riusciva infatti con essa ad alleggerire e ad allontanare ogni pensiero negativo.

-"Mi stai forse dicendo che mi sono comportata da perfetta stronza?"- ridacchiai anch'io.

-"Preferirei..."bambina viziata", ma anche quell'appellativo ti si addice molto"- mi provocò.

-"Questa me la paghi!"- cominciammo a lanciarci di tutto e di più, dai tovaglioli di carta ai bicchieri colorati, dalla frutta tagliuzzata alle ciambelle glassate. Tant'è che beccammo le grida di approvazione da parte di alcuni ragazzi della nostra età e le lamentele da parte di alcuni poveri anziani.

Dopo due minuti di pura guerra riprendemmo a mangiare e a chiacchierare come se fossimo due amici di vecchia data.

-"Sai dovresti parlargli, forse non le pensava veramente quelle cose.."- commentò con la bocca piena Jason. Gli avevo raccontato tutto della sera prima, sentivo di potermi confidare con lui e in quel momento era quello di cui avevo bisogno. Un confidente.

-"Non ti ho raccontato tutto per darmi torto"- sbuffai riempendo la bocca con della deliziosa frutta fresca.

-"Non ti sto dando torto, sto solo dicendo che potresti anche dargli una possibilità"- sbuffai di nuovo, poggiando questa volta la forchetta sul piatto e guardando sottecchi Jason, il quale resse ammirevolmente il mio sguardo.

-"E va bene..ma prima voglio parlare con Sarah e chiedere scusa agli altri"- mi arresi.

-"Sono fiero di te, bambina mia"-

-"Non so mica tanto più piccola di te!"-

-"Non ho il tempo per ribattere bimba, devo andare all'ospedale per assistere ad un intervento"- Jason infatti era uno specializzando di chirurgia per questo lo ammiravo/invidiavo un sacco. Un giorno avrei tanto voluto essere al suo posto.

-"La smetterai mai di rinfacciarmelo?"- domandai incrociando le braccia.
Era difficile ottenere il permesso di assistere ad un intervento se eri solo un semplice specializzando, e Jason riusciva a convincere le dottoresse a farlo entrare con il suo, cito esattamente le sue parole: "nessuno riesce a resistere al fascino indiscusso di Jason Clay, nessuno".

-"E non poter vedere la faccia imbronciata che fai ogni volta? No, grazie"- mi baciò la guancia e mi salutò non prima di aver lasciato una banconota da 20 dollari sul bancone.

E facevano tre favori adesso.

Ero difronte al mitico portone di Villa Cameron, indecisa se suonare o meno..
Ma prima che potessi prendere atto di una decisione sensata la porta si spalancò.

-"Giuro che stavo per suonare"-

-"Lydia, ti voglio bene, ma sei quì ferma da ben sette minuti"- se la stava ridendo.

-"Non è divertente...lo sai che non sono brava in queste cose.."- borbottai.

-"Se intendi scusarti, sappi che sei perdonata, solo per questa volta"- mi guardò sottecchi. Mi fece entrare e la seguii fino alla cucina dove stava preparando uno dei suoi intrugli alla frutta. Come ero solita fare quando andavo a trovarla mi sedetti sul bancone della cucina e la guardai tagliuzzare fragole e lamponi con una grazia che poteva essere attribuita solo a lei.

-"Ho visto che hai conosciuto Clay"- disse porgendomi il succo di frutta terminato.

-"Sì mi ha ospitata da lui la notte scorsa"- risposi un pò vaga.

-"Ehi, ma ci hai aggiunto della vodka?"- chiesi portando vicino al naso quello che avrebbe dovuto essere un semplice succo alle fragole. Sarah alzò le spalle come per dire "e quindi?" e io alzai gli occhi al cielo...quella ragazza era irrecuperabile.

Passammo la giornata a fare esattamente il nulla, o meglio ero io quella a non fare nulla, sdraiata sul letto della mia amica come un peso morto, mentre lei sceglieva dei vestiti per una festa. Mi ero già scusata con gli altri per il mio comportamento alquanto infantile, Pope e Kie erano leggermente confusi ma non fecero domande, mentre Booker....beh, lui mi fece passare le pene dell'inferno dato che doveva giocare la carta del "fratello" maggiore iper protettivo, dicendo cose del tipo "e se quel Jason fosse stato un assassino" oppure "sei stata veramente un irresponsabile, sono deluso". Alcune volte mi chiedevo cosa avrebbe fatto se fosse stato veramente mio fratello.

-"Non passerai mica la serata sdraiata su quel letto?"- mi guardò scioccata. Non risposi neanche, mi limitai ad alzare il pollice e lei ad alzare gli occhi riemmergendosi in quel centro commerciale del suo armadio.

-"Accidenti non ho niente da mettermi.."- si lamentò la bionda. Di nuovo.
Mi alzai finalmente sbuffando e mi avvicinai all'armadio della mia amica spostandola di lato, la quale nel frattempo imitò la mia precedente posizione buttandosi a peso morto sul letto.
Pescai una semplice maglietta bianca con una gonna a tubino con un motivo floreale abbinate con un paio di tacchi alti neri.

-"Metterai questi"- sentenziai stendendomi accanto a lei.

-"Ma come hai fatto.."- disse scioccata,

-"Non a caso avevo una stilista come mamma"-

-"Ti prego vieni anche tu.."- disse dopo un pò che rimaneva in silenzio.

-"Smetterai mai di chiedermelo?"- chiesi infastidita e divertita al tempo stesso.

-"Sai già la risposta tesoro"- sospirai sconfitta.

-"Ti odio, non ti sopporto più.."-

-"Lo so che mi vuoi bene in fondo, quindi ora alza quell'adorabile didietro che ti ritrovi che c'è una festa che ti aspetta!"-

-"E a bene.."- mi arresi alla sua volontà.

Dalla gioia mi abbracciò facendoci cadere entrambe dal letto. Inutile dire che scoppiammo a ridere come due bisognose di terapia intensiva al reparto di psicologia.

-"Ricordami perché ho accettato?"- chiesi una volta parcheggiata la mia BMW nera.
Sarah mi aveva fatto indossare una gonna di pelle nera con sopra una maglietta di raso traforata mentre io ci avevo abbinato un paio di sandali argentati.

-"Perché devi divertirti e inoltre devo aggiornarti su alcune cose che riguardano la Merchant.."-

-"La Merchant?!"- mi ero completamente dimenticata della mappa che l'altra sera avevamo, per così dire, preso in prestito al signor Cameron.

-"Non potevi dirmele direttamente a casa?"- chiesi retorica.

-"Quale parte di "ti devi divertire" non hai capito?"- alzò le braccia esasperata.

-"Vado a cercare John b"- dissi ignorando i suoi rimproveri dato che avevo preferito parlare degli aggiornamenti sulla caccia al tesoro piuttosto che parlare di ragazzi o semplicemente ballare con lei.

-"Routledge"- lo richiamai una volta averlo raggiunto.

-"Ancora arrabbiato?"- mi beffai di lui.

-"Per la tua irresponsabilità? Sì, ma adesso devo farti vedere questi.."- alzai gli occhi al cielo e osservai attentamente i pezzi di carta che ormai conoscevo a memoria.

-"John b mi prendi in giro? Questa roba la conosco meglio della fragranza n⁰ 5 di Chanel ormai, e sai esattamente che quello è il mio profumo preferito"- lo guardai corrucciata.

-"Sì ma questa ancora no.."- mi porse la mappa, non avevo avuto il tempo neanche di guardarla..

-"La mappa.."-

-"esatto"-

-"Ehm, ti dispiace se la porto a casa e faccio delle ricerche?"- domandai mentre osservavo i vari disegni e scritte che ricoprivano il pezzo di carta che tenevo tra le mani.

-"Scherzi?! È quello che speravo dicessi!"- esclamò contento.

-"Ok...Routledge avverti gli altri, domani alle nove vi voglio tutti a casa mia!"- esclamai sistemando la mappa nella mia borsetta allontanandomi da Booker.

-"Ai suoi ordini Brown!"- urlò per farsi sentire.

-"Sarah, eccoti finalmente, ti ho cercata per tutta la festa..forza, dobbiamo andare"- le dissi una volta averla trovata.

-"Ti ha mostrato la mappa?"- mi chiese entrando in macchina e allacciandosi la cintura di sicurezza.

-"Sì, per questo ritorniamo a casa"- misi in moto l'auto e sfrecciai fino a casa.

Eravamo arrivate a casa da circa un'ora e stavo ancora cercando di decifrare la mappa mettendola a confronto con altre mappe dell'isola nel corso degli ultimi decenni.

-"Ancora niente?"- chiese la bionda porgendomi la mia pizza calda.

-"Grazie..comunque credo di aver trovato qualcosa.."- dissi prendendo una fetta di pizza per poi addentarla.

-"Sto cercando di ricollegare alcuni dei pochi luoghi che non sono cambiati con il mutamento della costa, come- Battery Jasper -sì, brava"-

-"Dovremmo andarci"- propose la bionda.

-"Sì. Manda un messaggio a Routledge e avvisalo che il luogo dell'incontro non è più casa mia ma Battery Jasper, io avviso gli altri"- ordinai componendo il numero di Pope.

-"Lo faccio subito"- disse componendo il numero del moro e poggiando il telefono all'orecchio aspettando di riceverete una risposta che non tardò ad arrivare.

-"Ehi John b, cambio programma..."- si allontanò da camera mia per parlare con lui.

Avevo appena finito di avvisare Pope e ora stavo avvisando Kie.

-"Ok, ricevuto, domani alle nove mi troverai lì"- disse con il suo solito modo gioioso e annoiato allo stesso tempo.
-"Ehi Kie, un'ultima cosa, potresti gentilmente avvisare JJ da parte mia?"- chiesi.
-"Ehm..certo, buonanotte lys"-
-"Grazie, notte Carrera"-

Chiusi la chiamata e mi cambiai i vestiti della festa mettendomi qualcosa di più comodo.
Uscita dal bagno mi guardai in torno in cerca di Sarah...ma dove cavolo era andata?

-"Sarah?!"- urlai da camera mia.

-"Che c'è?"- si affacciò e indovinate un pò? Era ancora al telefono con il suo amato.

-"Non ci credo..ora spiegami...io ho avvisato due persone del cambio di programma di domani, ho messo il pigiama, lavato i denti e tu..tu stai ancora parlando al telefono con Booker?!"-

-"Ehm..sì?"- mi guardò come se le avessi chiesto qualcosa di strano.

-"Sai che ti dico? Vado a dormire, domani sarà una giornata pesante, me lo sento, e non ho intenzione di fare la guastafeste, lo giuro, ma, altri cinque minuti e poi a nanna, sono stata chiara?"- le puntai il dito contro per poi infilarmi tra le mie amate lenzuola.

-"Quella ragazza mi fa paura alle volte..."- questa fu l'ultima cosa che sentii prima di cadere in un sonno profondo avvolta dalle braccia di morfeo...

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