Imparare a conoscerti di nuov...

By Enmisy

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Osamu Dazai,un ragazzino introverso che non apre bocca da anni, finisce per farlo nel momento peggiore possib... More

1-granchio
3-temporale
4-lo stallo del bagno
5- strana sensazione
6-un risveglio particolare
7-suonare
8-violino rotto
9-primo giorno di convivenza
10-cupcake
11-sbornia
12-stelle cadenti
13-dieci giugno
14-il quaderno nero
15-la mattina dopo
16-stabilità
17-stai bene?
18-Osaka
19-ristorante
20-panico
21-pensieri
22-camera 304
23-principi
24-distrazione
25-verità
26-promessa
27-fotografie
28-mozzicone di sigaretta
29-coperta
30-differenza
31-incubo
32-notte stellata
33-Mamma
34-copertina
35-la tela
36-bende
37-senza fiato
38-festa in piscina
39-luci

2-Chuuya.

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By Enmisy

Erano le 3 di mattina.
Il moro,come sempre,era sveglio.
Ma questa volta era diverso...perché?

Non era sveglio per giocare ai videogiochi come fa spesso.Questa volta,infatti,voleva soltanto dormire.

Ma non ci riusciva perché la stupida immagine di..di?

com'è che si chiamava?

Il moro si alzò dal suo letto e si sedette davanti la scrivania.Davanti a lui c'era un foglio di carta e una matita.

Per la prima volta in due anni iniziò a disegnare.

Prima un occhio,poi un altro..

Un sorriso ,un volto,delle lentiggini..

Senza neanche accorgersene passò tutta la notte sveglio a fare un ritratto del ragazzo di cui non si ricordava neanche il nome.Strano,no?

Non appena finì di disegnare rimase a guardare ciò che aveva fatto per qualche secondo.

Per qualche motivo a lui sconosciuto aveva voglia di vedere di nuovo quel sorriso.





08.05 AM,Yokohama

Dazai era seduto nel suo banco in ultima fila da solo,come sempre.Il professore non era ancora entrato quindi era libero di ascoltare della musica e rimanere in silenzio .

I fili dei suoi auricolari erano completamente ingarbugliati ma era troppo pigro per sistemarli.

Poi,dal nulla,il suo auricolare sinistro non era più nel suo orecchio.Si girò e vide lo stesso ragazzo del giorno prima ascoltare la stessa musica che stava sentendo lui.

Non stava sorridendo come sperava il moro questa volta.

"Anche tu ascolti questa band?" chiese il rosso.

Dazai fece cenno di si con la testa.

Il ragazzo poggiò la cartella a terra e si sedette nel banco libero accanto al moro.Perché stava facendo tutto questo?

Purtroppo il professore entrò in classe ,non dando la possibilità al moro di parlare di più con il rosso.

Il tempo passava e Dazai faceva del suo meglio per non addormentarsi.Chimica era così noiosa che il moro non riusciva a stare concentrato per neanche qualche secondo.

Giusto per intrattenersi si girò verso il rosso e lo vide disegnare delle stelle.

Non riuscì a trattenersi e gli scrisse un bigliettino. 

Il modo in cui il ragazzo le stava disegnando gli stava dando fastidio.

Dazai rimase qualche secondo fermo .Era serio?

Cerchiò con la penna rossa il tentativo fallito del ragazzo nel fare la stella precedentemente.

"sicuro?"
il rosso sospirò e lo guardò male.

"mi sto annoiando a morte.Ti va di uscire da scuola prima e andare da qualche parte?

"dove?" scrisse il moro

"conosco un buon luogo,tu fidati di me"

"ti conosco malapena??"

"non ti sto mica obbligando a venire,sai?"

Il moro rimase fermo qualche secondo a pensare.La presenza di quello sconosciuto stava facendo dei cambiamenti in lui e voleva capirne il perché,non poteva farsi scappare quell'opportunitá.

"verrò.Basta che non mi rapisci o qualcosa del genere"

Il rosso sorrise.

"non faccio promesse!"

E così,dal nulla ,il moro si ritrovò ad uscire da scuola due ore prima con un ragazzo di cui non ricordava neanche il nome.

Lo seguì come gli era stato detto di fare e camminarono per circa una ventina di minuti in un silenzio imbarazzante.

Poi,dopo ciò che sembrava un'eternità ,arrivarono davanti un laghetto.

"Quindi,che ne pensi?"

Il moro rimase in silenzio.

"..E' da un po' che mi faccio questa domanda,perché non parli?"

"Perché dovrei? così nessuno mi da fastidio "

Il rosso rimase in silenzio per qualche secondo,come se fosse scioccato dall'aver effettivamente avuto una risposta.

"Non per forza verrai infastidito se cominci a parlare"

"Ho aperto bocca una volta e guarda com'è finita"

Il ragazzo rimase in silenzio,quasi offeso dalle parole del moro.

"Sei tu che hai accettato di venire"

"..Giusto"

Il rosso buttò la cartella a terra e si avvicinò di più al laghetto,ignorando completamente il moro.

In quel momento,proprio su quella cartella rovinata,Dazai notò una scritta bianca.

Chuuya

Chuuya!ecco come si chiamava!

A quella stupida realizzazione un sorriso non poté non spuntare sul viso del moro.Era da tutta la notte che provava a ricordarsi il suo nome e finalmente ce l'aveva fatta.

Poggiò anche lui la cartella a terra,vicino quella di Chuuya,e raggiunse il rosso.

"Che fai?" chiese il moro,provando a non parlare troppo.

"voglio vedere quante volte riesco a far saltare il sasso sull'acqua"

Il moro sorrise.Riuscì a capire cosa intendeva,si,ma il modo in cui lo aveva detto era stranamente divertente.

In quel momento il rosso tirò un sasso appiattito sul lago,proprio come aveva detto.

"è divertente?"

"no,ma mi sto annoiando e non ho idea di cosa fare" sospirò.

In quel momento il moro iniziò a guardarsi intorno.Era davvero quello il "buon luogo" che intendeva Chuuya?un laghetto isolato dove non batteva il sole?

Nel senso,seriamente? "buono" non era abbastanza per descriverlo !
Il moro amava così tanto quel luogo che stava spruzzando felicità da tutti i pori.Sembrava così tranquillo ..

Poi però,giusto per distruggere ogni briciolo di gioia in lui,una goccia gli cadde sulla mano.

...era uno scherzo,vero?

Poi ne venne un'altra,e un'altra ancora..

Inutile dire che dopo poco si mise a piovere a dirotto.

"..cazzo.Casa mia è vicina,vieni"

'vieni' ? hey,non bisognerebbe chiedere? perché quella sembrava più una affermazione che una domanda?

E proprio così,dopo neanche un secondo,la mano del rosso stava tenendo quella di Dazai,trascinandolo in una direzione sconosciuta al moro.

C'erano tante cose di cui il moro doveva preoccuparsi:
La pioggia,i vestiti bagnati ,il forno che forse aveva lasciato acceso,le zero ore di sonno che aveva avuto..

Eppure,l'unica cosa su cui riusciva a focalizzarsi era il fatto che qualcuno gli stava tenendo la mano.

CHUUYA GLI STAVA STRINGENDO LA MANO???

ODDIO E SE PENSA CHE E' SUDATA?

E SE PENSA CHE E' TROPPO FREDDA?

E SE NOTA CHE E' IN ANSIA?

E SE-

"siamo arrivati"

La voce del rosso lo riportò alla realtà.

E poi,dopo qualche secondo, era dentro la sua camera.

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