𝐎𝐜𝐞𝐚𝐧 𝐁𝐥𝐮𝐞 𝐄𝐲𝐞𝐬...

By ACindrellaStory

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"Esistono diverse tipologie di storie d'amore. Ci sono storie d'amore semplici, quelle classiche, dove un rag... More

Ocean Blue Eyes
1. Lydia
2. I Cameron
3a. JJ
3b. Beer Party
4. Preparativi
6a. Ricordi
6b. La Festa
7. Olivia Redfield
8. Royal Merchant
9a. Caccia al tesoro 1
9b. Caccia al tesoro 2
10. Una Nuova Scintilla?
11. Amicizia
12. Trovata?
13. Guai, guai e ancora guai
14. Fuggitivi
15. Denmark Tanny
16. Perdite
17. C'è amore nell'aria?
18. Se una pista troverai...
19a. La Festa Del Solstizio 1
19b. La Festa Del Solstizio 2
20. Un Errore?
21. Nuovo Piano
22. MaL-Intesi
23. Si ricomincia
24. Lotto 9
25. THE GOLD
26. Calma Piatta
27. Cambiamenti
28. Paure

5. Scoperte

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By ACindrellaStory

.....

Il giorno dopo mi svegliai e feci una colazione abbondante, agli occhi delle persone potrei sembrare abbastanza magra ma senza una colazione così non riuscirei cominciare la giornata.

Mi feci, dunque, preparare da Marléne, la cuoca, una degustazione di torte con la scusa di scegliere il gusto della torta per il mio compleanno. Ero ancora indecisa tra due, ovvero, la cheescake ai lamponi o il mio amato tiramisù, da quando lo assaggiai per la prima volta a 10 anni in Italia non ero più riuscita a farne a meno, in poche parole univa due delle mie più grandi passioni il caffè e i dolci, era perfetto.

Forse in fondo non ero tanto indecisa su quale gusto avrei scelto.

Dopo la colazione o degustazione, chiamatela come vi pare, salii in camera per prepararmi. Feci una breve doccia, indossai un semplice vestitino fucsia e ci abbinai un paio di sandali alti e, infine, legai i miei capelli in una semicoda.

Ero pronta pronta per uscire, salutai mio fratello e i miei genitori e finalmente uscii di casa.

Alla porta trovai una faccia amica, c'era Rafe ad aspettarmi fuori, Sarah gli avrà detto che sarei venuta,

-"ehi"- mi salutò regalandomi uno dei suoi sorrisi,

-"ehi, ciao, che ci fai qui?"- chiesi ricambiando il saluto,

-"ti accompagno allo yatch, se stai cercando Sarah, beh l'ho vista salirci 10 minuti fa"- rispose sorridente,

Non mi ha aspettato? questa me la paga pensai.

Dopo cinque minuti di chiacchiere e battutine stupide, arrivammo e Rafe mi aiutò a salire, forse non era stata una buona idea indossare i sandali alti..

Dopo avermi aiutata mi disse che mi avrebbe raggiunta più tardi, e così andò a parlare con i suoi amici kooks, e io, d'altro canto, andai a cercare Sarah.

Dopo un paio di minuti sentii la sua voce parlare con qualcuno ma non riuscivo a capire chi fosse,
decisi dunque di nascondermi dietro alla porta della cabina per osservare e ascoltare la conversazione...

-"hey, che ci fai qui? Stai meditando vendetta?"- chiese la mia amica sorridendo come se avesse appena colto qualcuno nelle mani nel sacco.

-"sì, eh sai che c'è? Dì pure a tuo padre che ho fatto esplodere la pompa di sentina del Druthers"- rispose una voce che sembra appartenere ad un ragazzo della nostra età. Mi sporgo un pò e riesco finalmente a dare un volto a quella voce misteriosa, si trattava di John b.

Il moro si trovava in piedi, al lato di quella specie di cabina, di fronte alla mia amica con le bombole di ossigeno in mano.

-"qui è tutto pronto devo solo riempire le bombole"- continuò lui, la situazione mi puzzava e in quel momento mi ritornò in mente la frase detta da Pope la sera della festa "non dovevamo dare nell'occhio" c'entrava forse qualcosa?

Ritornai alla conversazione dei due.
John b continuava a mettere le bombole nella sua barca, che in confronto alla nostra era più una barchetta che una barca.

-"hey stai bene? Perché a quanto pare il tuo occhio è abbastanza ridotto male"- disse la mia amica con un tono di preoccupazione, anche troppa a parer mio, non lo conosceva nemmeno.

-"sai che ti dico? Puoi anche dire a Topper di aver vinto questo round, ma fidati che il prossimo lo vincerò io"- e con questo salì velocemente sulla sua barca, come se non volesse rimanere un minuto di più in quel posto.

-"quindi ora vuoi instaurare un regime di terrore sull'isola?"- insistette la bionda avvicinandosi a lui.

-"scoppiano guerre per molto meno Sarah Cameron"- rispose il moro sciogliendo il nodo che teneva le due barche unite.

-"senti perché non la smettiamo con questa faida pogues contro kooks? La trovo veramente stupida"- continuò Sarah cercando di attivare la sua attenzione su di lei.

-"facile per una kook parlare"- e con questo si allontana completamente dallo yatch e la bionda gli mostra il dito medio in risposta al suo comportamento.

Una volta essermi accertata che non ci fosse nessuno oltre alla mia amica, entrai facendola sobbalzare.

-"hai sentito tutto non è vero?"- chiese una volta ripresa dallo spavento,

-"abbastanza da capire che quello lì- "John b"- mi interrompe -"sì lui, nasconde qualcosa"- lei si sedette e si mise le mani tra i capelli, lo faceva sempre quando qualcosa la preoccupa.

-"cosa te lo fa pensare?"- chiese dopo un pò,

-"Sarah pensaci è domenica nessuno lavora di domenica e quindi non avrebbe un posto dove riempirle quelle bombole e poi, non so se ricordi, ma alla festa uno sei suoi amici..Pope, se non sbaglio, aveva detto qualcosa di veramente sospetto- "non dovevamo dare nell'occhio"- concludemmo la frase in contemporanea,

-"si ma questo cosa potrebbe centrare con le bombole?"- chiese di nuovo lei,

-"questa frase potrebbe significare un sacco di cose ma allo stesso tempo nulla, zero, nada de nada"- risposi esasperata, odiavo avere la sensazione di non poter dare una risposta valida ad una domanda e in quel momento ne ero a bizzeffe di domande.

-"lys.."- mi richiamò ad un tratto,

-"mhhm"- bofonchiai pensando ancora a quanto accaduto poco prima,

-"che hai intenzione di fare?"- continuò, mi conosceva abbastanza da sapere che non me ne sarei rimasta lì ferma a non fare nulla.

-"seguirlo"- dissi come se fosse la cosa più ovvia da fare.

-"ma sei impazzita questa è violazione di privacy!"- esclamò ancora più perplessa di prima.

-"non se nessuno lo sa, abbiamo bisogno di un piano però..."- continuai esprimendo ad alta voce i miei pensieri.

-"eh in cosa consisterebbe questo tuo folle piano?"-

-"hai visto per caso da che parte è andato?"- chiesi ignorando sua domanda,

-"ehm non lo so penso in quella direzione lì"- mi rispose la bionda,

-"LA PALUDE!...ma certo perché non ci ho pensato"- esclamai,

-"forza andiamo che se no lo perdiamo"- dissi incominciando ad muovermi.

-"lys fermati lui ha una barca non possiamo mica seguirlo a piedi? E non possiamo neanche seguirlo con lo yacht lo noterebbe subito"- mi fece notare.

-"certo che no"- le mostrai le chiavi dell'auto di Rafe, mi avrebbe ucciso se sarebbe successo qualcosa alla sua "piccola" ma in quel momento quel pensiero era l'ultimo dei miei problemi.

-"questo piano è folle quasi quanto lo sei tu in questo momento"- disse sorridente.

-"su su forza che altrimenti lo perdiamo di vista sul serio"- esclamai dirigendomi verso l'uscita.

Eravamo in macchina e per un pò credevo veramente di averlo perso di vista, ma fortunatamente Sarah adocchiò la sua barca, si trovava lì nell'esatto luogo in cui incontrai JJ per la prima volta. Stava aiutando una ragazza a salire, la stessa ragazza che alla festa Sarah aveva apostrofato come "Kiara".

Scesi dall'auto e cominciai a camminare con passo felpato, e, ancora una volta, mi maledissi mentalmente per aver indossato quei sandali.

-"su forza, avviciniamoci"- le dissi a bassa voce, anche se ero consapevole, vista la distanza in cui ci trovavamo dalla barca, che nessuno ci avrebbe sentito.

Arriviamo in un punto strategicamente perfetto, vedevamo tutto ma loro non potevano vederci grazie alle canne da zucchero che ci nascondevano. Presi il telefono e iniziai scattare foto e registrare qualche video per poter avere una prova materiale che John b aveva preso le bombole non per riempirle ma per immergersi per...beh il motivo dovevo ancora scoprirlo, dopo aver raccolto prove a sufficienza, ci dirigemmo nuovamente verso la macchina e partimmo velocissime.

....

Ritornammo allo yatch e cercammo di riposarci, o meglio era quello che stava cercando di fare Sarah, io ero intenta invece ad esaminare le "prove" raccolte pochi minuti prima.

Mamma mi aveva raccontato che anche la zia Lorelai amava divertirsi esaminando "prove" quando aveva la mia stessa età, questo spiega molto, per esempio il mio sogno di diventare un'avvocatessa di successo come lei;
quelle foto, tuttavia, non mi dicevano granché in realtà, erano semplici foto di un ragazzo che si immerge con delle bombole d'aria rubate al suo capo, quindi mi sentii abbastanza stupida nel credere di poterlo cogliere nel fragrante di qualche crimine o non lo so di qualsiasi altra cosa.

-"lys non ti demoralizzare fidati che scopriremo qualcosa"- cercò di pensare positivo la mia amica, e aveva ragione, sapevo che sarebbe tornato qui prima o poi per riportare le bombole, ormai vuote.

-"si hai ragione, e lo faremo stasera"- conclusi più convinta che mai.

Passammo il resto della giornata sullo yatch a chiacchiere, mangiare cibo spazzatura e ovviamente guardare delle puntate di "the vampire diaries", quando, verso le otto-nove di sera sentiamo il rumore di una barca avvicinarsi e qualcuno camminare silenziosamente verso la cabina delle bombole, dove ci trovavamo esattamente noi.

Io e Sarah ci guardammo e ci capimmo subito, John b era qui e questa volta lo avremmo costretto a parlare.

Il moro entrò nella cabina ma si bloccò non appena si accorse di noi due.

-"caricate le bombole?"- gli chiesi non riuscendo a trattenermi.

-"ehm io-no non c'era corrente non potevo caricarle senza-" -"-senza compressore, so come funziona"- lo interruppi.

-"tu chi sei?"- chiese, capii il suo tentativo di evitare altre domande ma decisi comunque di stare al suo gioco,

-"Lydia, Lydia Brown"- risposi secca.

-"tu-tu sei la figli-" -"-si si sono io, la figlia di James Richard Brown, ma non è questo il punto, il punto è c-" fu lui ad interrompermi questa volta,

-"mio padre mi ha sempre parlato di James, te e di tutta la tua famiglia, i Brown sono alcuni dei più importanti fondatori delle Outer Banks se non i più importanti"- disse tutto d'un fiato, di questo dettaglio non ne ero mai venuta al corrente, ma non era il momento di scoprire la storia della mia famiglia.

-"erano grandi amici"- concluse, questa frase mi lasciò di stucco, mi ero dimenticata che John b aveva perso le notizie del padre e che nessuno sapeva dove si trovasse da almeno nove mesi, molti credevano addirittura che non ce l'avesse fatta....

Non sapevo cosa dire e per mia fortuna Sarah prese parola,

-ora che hai conosciuto lys, potremmo sapere il vero motivo del tuo furto?"-

-"prestito"- la corresse John b,

-"fai sul serio?!"- chiesi sbalordita
riprendendomi,

-"Okay scusa"- sbuffò il moro sulla difensiva,

-"io-ecco...."- silenzio...e come dicevo sempre il silenzio equivaleva esitazione, che a sua volta equivale a mezzo colpevole,
per "colpevolizzarlo" completamente avevo bisogno di prove, che in un certo senso avevo, avevamo;
guardai la mia amica e lei mi capì al volo, prese il telefono e gli mostrò il video che lo riprendeva intento a tuffarsi con la tuta da sub e le bombole d'ossigeno.

-"cosa c'era lì sotto di così importante da rubare o come preferisci "prendere in prestito" le bombole d'aria di mio padre?!"- chiese Sarah guardandolo sottecchi.

Lui non proferì parola rimase in un silenzio tombale, quasi mi faceva pena.

-"perfetto"- cominciò la bionda,

-"riferirò a mio padre l'accaduto il prima possibile"- continuò lei con tono che mi fece quasi venire i brividi, allora aveva imparato qualcosa da me in questo mesetto.

-"no, ti prego Sarah non lo fare mi licenzierà se lo verrà a sapere"- -"ho bisogno di questo lavoro"- continuò il ragazzo,

-"potevi pensarci prima"- lo schernì la bionda -"vaffanculo"- sbuffò -"l'ho solo presa in prestito è intatta"- continuò,

-"prima cosa modera i toni, seconda cosa non ti sei degnato neanche di riempire l'aria"- lo ripresi.

-"sul serio?! ti ho detto poco fa che non c'era elettricità e poi cos'è che sei il suo avvocato?!"- disse sul punto di una crisi di nervi, poi si rivolse nuovamente a Sarah.

-"dai ti prego non glielo dire"- la supplicò per l'ennesima volta.

-"e se no che cos'è che fai eh? mi minaccerai con una pistola come ha fatto il tuo amichetto biondo?"- disse la mia amica, questa frase mi provocò uno strano effetto, in fondo JJ era arrivato a tanto solo per salvare il suo migliore amico e questo la diceva lunga sul suo carattere, avrebbe rischiato di finire in guai seri con la polizia pur di salvare le persone a lui care...

-"non pensavo che arrivasse al punto di puntarla a qualcuno"- sentii John b rispondere alla provocazione della mia amica che era pronta a ribattere, ma la bloccai concentrandomi sul punto focale "dell'interrogatorio".

-"allora John b"- dissi facendo ricadere l'attenzione su di me.

-"come ben sai abbiamo le "prove" che hai usato le bombole per altro, ora..."- feci una piccola pausa -"vorremmo sapere il Vero motivo del tuo furto"- conclusi girandogli attorno come faceva un avvoltoio con la sua preda.

-"cosa c'era lì sotto di così importante"- mi appoggiò Sarah.

-"eh va bene"- iniziò controvoglia,
-"un pò di tempo fa, precisamente il giorno dopo l'uragano Agatha, abbiamo trovato una Grady White nelle zone della palude, non sapevamo a chi appartenesse e quindi curiosando al suo interno trovammo un paio di chiavi che scoprimmo appartenere ad una stanza di un vecchio motel, ormai abbandonato, e fu lì che JJ trovò la pistola, non ebbi il tempo di fargliela restituire perché erano arrivati gli sbirri,"-
fece una pause e poi riprese -"abbiamo provato a parlarne con la polizia, ma nessuno ci ha preso sul serio e quindi abbiamo agito da soli,
sta mattina sono venuto qui e ho preso queste-" indicò le bombole -"e siamo ritornati lì, immergendomi trovai un borsone nero con all'interno una bussola, con la scritta Redfield incisa sopra, che scoprii appartenere a mio padre.
Non sappiamo né cosa significhi la scritta e né da dove iniziare, ma abbiamo intenzione di scoprirlo"- concluse infilandosi le mani in tasca.

Io ero scioccata, anzi, eravamo scioccate, io e Sarah ci guardammo con un espressione che esprimeva qualcosa del tipo "non me lo sarei mai immaginata" oppure "cavolo, in che cosa ci siamo imbattute?"

Ci girammo nuovamente verso John b, che nel frattempo ci guardava cercando di decifrare le nostre facce sorprese ma allo stesso tempo sconcertate.

-"allora John Booker Routledge"- iniziò la bionda -"d'ora in poi io e la mia migliore amica qui presente facciamo parte della squadra a tutti gli effetti"- esclamò tutta convinta, a John b non sembra dispiacere perché le sorride, e lei continuò dicendo,
-"hai tempo fino a venerdì per convincere gli altri"- il sorriso del moro si prolungò -"non vedo l'ora di lavorare con voi due"- e con questo se ne andò, non prima di lanciare un occhiolino alla mia amica.

-"come scusa?"- proferii non appena se ne andò John b,

-"cosa?"- chiese lei con finto sorriso innocente,

-"fai sul serio mi hai unito a ques-questa "cosa" (non sapevo neanche come definirla) senza neanche chiedermi se mi andava di aggregarmi a questa specie di "avventura"?!"- esclamai furiosa.

-"dai lys vedi che sarà divertente"- cercava sempre di trovare il positivo nelle situazioni più bizzarre, ma qui di positivo c'era ben poco.

-"almeno hai avuto la decenza di non dargli come tempo di scadenza domani, non mi andava di avere quel gruppo di squilibrati intorno il giorno del mio compleanno"- conclusi forse con un tono troppo duro, ma ero stanca.

Quella giornata mi aveva davvero sfinita e non oso immaginare le prossime con quella banda di piccoli avventurieri.....

Angolo autore:

Ed eccoci qui alla fine del capitolo.... Lo so che si tratta di un capitolo abbastanza lungo, ma era necessario per lo sviluppo della storia...e no, non potevo dividerlo in due come ho fatto per il terzo...
Vi prometto, però, che mi impegnerò a pubblicare capitoli più corti....
Eh niente spero che la storia vi stia piacendo almeno quanto sta piacendo a me scriverla, ricordatevi, se ne avete voglia, di lasciare un commento e di votare. Eh niente...
-luv ya ♡

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