Ivan's POV
Merda, merda, merda.
Mi passo una mano tra i capelli. Lei cammina avanti e indietro per la cameretta, imprecando in continuazione.
-Ma com'è possibile!-
La prendo per le spalle e la guardo negli occhi per cercare di tranquillizzarla.
-Calmati, okay? Tanto così non si risolve niente!-
Lei respira profondamente.
-Hai ragione... cazzo!-
Si passa una mano sulla fronte.
-Guardami. Non devi preoccuparti okay? Anche se aspettassimo un bambino, per me non ci sarebbe nessun problema, anzi, sarebbe un sogno che si avvera diventare papà. Soprattutto se la mamma sei tu.-
Mentre pronuncio queste parole le metto una mano sul ventre.
Cazzo ma stai facendo sul serio?
Lei mi sorride.
Sì, faccio sul serio. Voglio che lei sia la madre dei miei figli... certo, non pensavo così presto, ma poco importa.
Si calma, finalmente.
Mi metto in ginocchio di fronte a lei, baciandole la pancia sotto la maglietta. Lei scoppia a ridere. Il suono più bello e dolce del mondo.
-Dai alzati, seriamente...-
Conta qualcosa con le dita.
-Allora, visto che non mi pare il caso di andare in farmacia a prendere test, pillole o quant'altro, dato che qui in paese ci conoscono tutti... l'unico modo per sapere la verità è aspettare il ciclo, no?-
Annuisco divertito.
-Quando dovrebbe venirti?-
-Dopodomani.- Sospira.
-Non sei così entusiasta di diventare mamma, eh?-
-Non molto in realtà.-
-Troppo presto?-
-Sì, e poi penso che i miei non lo accetterebbero... cioè, con la scuola e tutto... mi dici come farei a mantenerlo?-
-Beh... non hai tutti i torti, ma in ogni caso io ci sarò, va bene?-
La guardo amorevolmente.
Lei sorride.
-È anche per questo che ti amo. Ci sei sempre per me, ci sei sempre stato.-
E poi la bacio, delicatamente, un bacio pieno d'amore.
***
Celeste's POV
Vedo Robi venire verso la classe e corro a salutarlo.
-Robi!-
-Celeste! Ciao!-
-Allora? Che mi dovevi dire?-
Si guarda intorno.
-Cel, io penso di essere gay...-
Si sapeva tesoro...
-E come l'hai capito?-
-Mi sto sentendo con un ragazzo da un paio di settimane... siamo anche usciti insieme qualche volta, lui mi ha detto che gli piaccio, e che ha intenzione di lasciare la sua ragazza...-
-Come si chiama?-
-Francesco.-
Merda. Mica è...?
-Quanti anni ha?-
-Venti, perché?-
Oh Dio. Ditemi che non è lui.
-Fammi vedere una foto...-
-Pensi di conoscerlo?-
Annuisco.
Mi mostra la foto su Facebook e resto a bocca aperta.
-Oddio... è lui.-
-Lui chi...?-
-È Francesco, il fratello di Ivan...-
-Ua... e quindi?-
-È fidanzato con mia sorella.-
-Merda.-
-Eh, merda. Merda sì, cazzo ma per tanti gay su questo pianeta proprio col ragazzo storico di mia sorella te la devi fare?-
Sono parecchio alterata... anche se so che la "colpa" è sua solo al 50%.
-Ma io che ne sapevo?-
-Dio... immagino solo come la prenderà Maya...-
-Non avercela con me, Celeste...-
-Di certo non posso esserne contenta, Robè!-
Sospira, annuisce e poi entra in classe.
Mancano ancora una decina di minuti, e Ivan sta chiacchierando con i suoi amici, così decido di fare un giro per i corridoi.
-Hey Celeste!-, mi giro per capire da dove viene la voce.
-Ciao Gabriel!-
Cazzo se è bello, però.
Si è inserito bene in classe dall'anno scorso, ed è veramente simpatico.
È alto, ha un sorriso che stende, occhi azzurro ghiaccio, capelli castano chiaro, barba appena accennata e soprattutto un gran fisico da dio del sesso.
Celeste! Sei fidanzata!
Lo so, lo so... ma non si può negare l'evidenza.
...no comment.
Ivan, pensa ad Ivan.
Ecco.
-Dimmi...-
-Celeste, avrei bisogno di un favore...-
Si morde leggermente il labbro. E cazzo, sento una contrazione al ventre che non dovrebbe esserci!
Celeste!!
-Se posso, certo...-
-Ecco... avrei bisogno che tu mi aiutassi a far ingelosire una ragazza...-
Si avvicina pericolosamente.
-Ehm... scusa ma come?-
-Così...-
Mi prende il mento con una mano. E io ho capito le sue intenzioni...
Allontanati cretina!
-Gabriel...-
Sento il suo respiro farsi più vicino... lui è stupendo, ma non posso.
Gli metto le mani sul petto e lo respingo.
-Smettila, sono fidanzata.-
-Che cazzo succede?-. Eccolo.
Si mette davanti a me.
-Che pensavi di fare con lei, eh?-
-No, io...-
-Ivan. Ivan calmati. Non ha fatto niente.-
Lo tiro per il braccio facendolo mettere affianco a me.
Mi guarda con uno sguardo ardente. Oddio...
Perché mi eccita così tanto quando è incazzato?
Oggi libido a mille...
-Non c'è bisogno di alterarsi okay? Voleva chiedermi un favore per far ingelosire una ragazza, ma gli ho detto che sono impegnata, quindi non hai motivo di incazzarti.-
-Okay-, sospira, ma guarda comunque Gabriel con astio.
-Se avessi saputo, non l'avrei mai fatto, scusami...-
Gabriel tende la mano a Ivan in segno di pace.
-Beh, spero che non riaccada...-, lui la accetta.
-No, tranquillo.-
Sorrido.
-Ci vediamo dopo in classe-, dico salutando Gabri con la mano.
Mi giro verso Ivan e lo incito a camminare spingendolo con la mano sul petto. E sento i suoi pettorali sotto la t-shirt.
Libido, livello: ninfomania.
Mi mordo il labbro.
-Dai torniamo in classe...-
...prima che mi venga voglia di scoparti qui.