LA FENICE - SNAMIONE

Galing kay LizBrg

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Alla storia d'amore s'intrecceranno i fili del mistero, delle avventure e di una guerra non ancora terminata... Higit pa

PROLOGO
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 5
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 18
CAPITOLO 19
CAPITOLO 20
CAPITOLO 21
CAPITOLO 22
CAPITOLO 23
CAPITOLO 24
CAPITOLO 25
CAPITOLO 26
CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 38
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
CAPITOLO 41
CAPITOLO 42
CAPITOLO 43
CAPITOLO 44
CAPITOLO 45
CAPITOLO 46
CAPITOLO 47
CAPITOLO 48
CAPITOLO 49
CAPITOLO 50
CAPITOLO 51
CAPITOLO 52
CAPITOLO 53
CAPITOLO 54
CAPITOLO 55
CAPITOLO 56
CAPITOLO 57
CAPITOLO 58
CAPITOLO 59
CAPITOLO 60
CAPITOLO 61
CAPITOLO 62
CAPITOLO 63
CAPITOLO 64
CAPITOLO 65
CAPITOLO 66
CAPITOLO 67
CAPITOLO 68

CAPITOLO 17

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Galing kay LizBrg

"Ha trovato qualcosa laggiù?"

"Niente, dannazione!
Questo posto è tanto bello quanto anonimo!
Si sente profumo di magia pura, ma non c'è alcun particolare che possa aiutarci ad identificare una posizione precisa.
Sembra un luogo sospeso nel vuoto, fuori dalla realtà!"

Ha ragione.

Non si può dire lo stesso della foresta circostante, però.

C'è un contrasto che devo ancora analizzare.

Se la radura è un luogo magico, puro ed armonioso, la foresta è l'esatto opposto.

Angusta, spettrale e tenebrosa.

Non riesco a capire il significato che si cela dietro questo contrasto.

Dualità...

Ma certo!

Essere La Fenice è un'arma a doppio taglio.

Potrebbe portarmi alla gloria eterna di essere un'eroina.

Ma poteri tanto grandi potrebbero annebbiare la mente, potrebbero far smarrire la retta via.

Dualità!

Questo significa il contrasto tra foresta e radura.

I miei nuovi poteri potrebbero aiutarmi, ma mi si potrebbero anche ritorcere contro.

Così come il cammino che devo intraprendere per dimostrare di essere degna.

Potrebbe significare anche questo.

La strada per arrivare è tortuosa, come la foresta.

Ma l'arrivo potrà essere straordinario, come la radura.

Dualità!

Mi sento risucchiare.

Piton sta interrompendo il contatto.

Stiamo tornando alla realtà.

In qualche secondo, l'ufficio ordinato e buio di Piton appare ai miei occhi.

Lui sta zitto.

Non parla.

Non capisco se stia pensando a qualcosa o se stia muto per l'ennesima delusione a cui questa missione ci porta.

In effetti, ad ogni passo in avanti ne corrispondono due indietro.

È frustrante!

Speravamo che capire il significato del luogo ci aiutasse a trovarne la posizione, ma siamo ad un punto morto.

Non abbiamo indizi.

Non abbiamo trovato dettagli che possano far pensare ad un luogo in particolare.

Potrebbe essere dappertutto.

In tutto il mondo!

"Professore?"

Niente.

Non parla.

Ma che diavolo..?

Mi alzo dal divanetto e mi avvicino.

Lui è ancora in piedi, muto, davanti alla libreria.

"Professore?"
Alzo un po' la voce.

Si gira di scatto.

"Cosa vuoi?"

Eh?

Ma cosa gli è preso?

"Mi scusi, la vedevo pensieroso e pensavo stesse ragionando sulla missione."

"Al centro della mia vita non ci sei nè tu nè la missione, Granger!"
Urla.

Ma che diavolo..

Cos'ha adesso?

Non mi sembra di avergli mancato di rispetto.

In effetti oggi è stato molto più duro del solito.

Sia in classe, sia con me durante la seduta.

Non capisc...Oh!

Ma certo!

Come ho fatto a non pensarci prima!

Oggi è il 31 di Ottobre.

È l'anniversario della morte della sua amata..

La madre di Harry.

Lily.

Mi fa tenerezza vederlo così.

Il suo guscio di freddezza, in questo momento, nasconde tanta sofferenza.

Credo sia meglio andare.

È giusto che viva il suo dolore in santa pace.

La missione può aspettare un giorno, a maggior ragione davanti a questioni come queste.

"Ma certo signore, scusi.
Ci vediamo domani allora."

Non mi risponde nemmeno.

Si dirige alla sua scrivania e si siede.

Io esco dall'ufficio senza un'altra parola.

Torno alla Torre.

Ginny e Ron saranno ancora ad allenarsi.

Harry è a Godric's Hollow con Silente.

Ovviamente hanno preso tutte le precauzioni del caso.

Si sono fatti scortare da due Auror e da Kingsley.

Dev'essere stato un sacrificio per tutti, data la situazione di pericolo in cui siamo.

Ma dopo tutto quello che Harry ha passato, merita di piangere i suoi genitori come si deve il giorno dell'anniversario della loro morte.

E poi dubito che i Mangiamorte li attaccherebbero.

Sarebbero stupidi nel farlo!

Se li attaccassero, la difesa intorno ad Hogwarts aumenterebbe, il che  rovinerebbe il loro piano di vendetta.

Sarebbero decisamente idioti.

Non li attaccherebbero mai, e questo Silente lo sa bene!

Altrimenti non sarebbe uscito allo scoperto.

Mi chiudo in camera e, nell'attesa che i miei amici tornino, rileggo il libro della Fenice.

Leggere un libro più volte può far emergere particolari che nelle precedenti letture non sono stati colti.

Leggo e rileggo.

Niente di nuovo.

Nessun particolare in più.

Presa dallo sconforto, mi adagio sul letto e cerco di prendere sonno.

Di notte la voce mi chiama, impedendomi il sonno.

Questi momenti morti durante il giorno mi permettono di riposare, altrimenti non starei neanche in piedi.

Così, finalmente, mi assopisco.

Buio.

Dove sono?

Sto sognando?

Pare di sì.

Mi guardo attorno.

Sono in una biblioteca.

Nella biblioteca di Hogwarts, per l'esattezza.

Ma che ci faccio qui?

Sono settimane che non faccio sogni ed ora lei mi porta qui?

Nella biblioteca che frequento tutti i giorni da sette anni a questa parte?

Ma che senso ha?

"Hermione"

Quella voce!

Mi giro di scatto e rimango di sasso.

Il cuore prende a battere furioso nel petto.

Vedo una Fenice infuocata.

È esattamente davanti al tavolo che occupo sempre per studiare.

Le mie gambe, tremolanti, si muovono da sole.

Corro.

Una volta arrivata davanti al tavolo, la Fenice scompare.

Sembra quasi che si "sciolga".

Scivola giù come lava.

Scie di fuoco si adagiano sul tavolo.

Si intrecciano e si uniscono, fino ad assumere una forma.

Una forma che conosco fin troppo bene.

Un libro!

Il libro della Fenice!

Quello che ho in camera mia.

Il tomo marrone si apre da solo, esattamente a metà.

Ma cosa...

Questa pagina non l'ho mai vista...

Mai!

La guardo meglio.

C'è una sola scritta.

In rune.

Sono assolutamente sicura che questa pagina non ci sia nel libro, l'ho letto da cima a fondo innumerevoli volte!

Devo tradurre queste rune!

Ci metto un po'.

È buio e l'inchiostro è un po' sbiadito.

Socchiudo gli occhi dalla concentrazione.

"I luoghi nei quali si nasce avranno sempre un posto speciale nel cuore."

Ma questa è la frase che ha detto Harry ieri!

La frase che mi ha fatto intuire che la radura fosse il posto in cui la Fenice è nata.

Recito ad alta voce la frase tradotta.

Ed ecco che succede qualcosa.

Le rune scompaiono.

Scie di luce compaiono sulla pagina, ormai bianca, e cominciano a formare dei segni.

Delle linee.

Segni e linee che pian piano si intrecciano.

Prendono forma.

Attendo che i giochi di luce terminino.

Osservo con attenzione e..

Oddio!

È quello che penso?

Non posso crederci!

È..

È..

È una mappa!

La mappa che indica dove trovare la foresta!

È fantastico!

Comincio ad osservarla, ma d'un tratto la pagina prende fuoco.

No!

Il libro viene avvolto dalle fiamme.

No!

Cerco disperatamente la bacchetta.

Devo salvare il libro.

Devo avere quella mappa.

Devo trovare quella dannata foresta!

Tutt'intorno le fiamme divampano.

Il tavolo.

L'intera biblioteca.

No!

Non posso perdere quel libro!

"Hermione"

Quella voce!

È dietro di me!

Qualcosa mi arriva alle spalle.

Mi butta per terra.

Intorno a me vedo solo fuoco.

Cerco una via d'uscita.

Non c'è.

Morirò tra le fiamme.

Il fuoco mi avvolge.

Sento il calore troppo vicino alla mia pelle.

Comincio a tossire per il fumo.

Quindi morirò così?

No!

Devo domarlo!

Io sono la Fenice!

Il fuoco deve rispondere a me!

Palle infuocate cominciano a volarmi addosso.

Non so come difendermi, ma devo provarci!

Mi alzo in piedi.

"Ti ordino di fermarti!"
Urlo con tutta la voce che ho in corpo.

Niente.

Non succede niente.

Faccio appena in tempo a buttarmi di lato per non essere colpita da una sfera infuocata.

Eh no mio caro!

Hai capito proprio male!

Mi rialzo.

Sento una forza sconosciuta invadermi le membra.

"Io ti ordino di fermarti!"
Urlo più forte che posso.

Scie di fuoco scaturiscono dai miei palmi.

Esse si intrecciano  sopra la mia testa.

Scia dopo scia, il fuoco comincia a prendere forma.

La forma di una Fenice.

Sono stata io..

La Fenice sbatte le ali con una forza mostruosa.

Emette un verso forte e stridulo.

Tutto il fuoco nella stanza convoglia nelle sue ali, come un richiamo.

Il richiamo della sua padrona.

Una volta richiamato il fuoco a se, la Fenice sopra la mia testa esplode.

Io cado per terra.

Scompare tutto.

Vedo tutto nero.

Mi sento cadere nel vuoto.

Urlo a squarciagola.

Scatto a sedere.

Sono madida di sudore.

Cos'ho appena sognato?

E sopratutto..

Era realtà o finzione?

O forse entrambe?

Qual era il significato di questo sogno?

Dannazione!

Il libro!

Devo trovarlo!

L'avevo lasciato sul letto, ora non c'è più!

È sparito!

Mi giro alla ricerca del tomo, col cuore in gola.

I miei occhi vagano per tutta la stanza.

Ed ecco che mi tranquillizzo.

È sulla scrivania.

Comunque, io non l'ho mai messo lì!

È stata lei.

Noto qualcosa di rosso sopra al libro.

Mi avvicino con cautela.

È una piuma.

La piuma di una Fenice.

La afferro delicatamente.

È splendida.

Rossa, lucente e morbida.

D'un tratto, il libro si apre.

Da solo.

Esattamente al centro, come nel sogno.

Non ci credo!

C'è la mappa!

Sulla pagina destra, c'è la mappa del sogno.

Ora so come trovare la foresta!

Sto per urlare di gioia quando...

Aspetta...

Sulla pagina sinistra è raffigurato un disegno.

Ma cos..

Lo guardo meglio.

Mi prende un colpo.

Il disegno raffigura una donna avvolta dalle fiamme.

Come nel sogno...

Ma sopra la sua testa non c'è una Fenice infuocata..

La Fenice è la donna, la quale viene raffigurata con grosse ali rosse che stanno richiamando il fuoco.

Sono io...

La donna del disegno sono io.

Sono io con delle ali da Fenice attaccate alle scapole.

Qual'è quindi la distinzione tra sogno e realtà?

Non lo so più.

Ma ora devo occuparmi della mappa.

Devo andare da Piton!

Afferro il libro e lo metto nella borsa.

Sto per imboccare l'uscio quando mi ricordo che giorno è e come si è concluso il nostro incontro di prima.

Forse non è il caso di andare da lui ora..

Starà piangendo la sua amata...

Guardo l'orologio.

Tra mezz'ora dovrebbero tornare Ron e Ginny dall'allenamento.

Ho poco tempo.

Non posso aspettare domani.

Spero che il professor Piton capirà e non si arrabbi.

Ma si!

Dopotutto è la seconda scoperta sensazionale in due
giorni!

E questa è senza dubbio la più importante.

E poi gli ruberò solo poco tempo.

Devo solo metterlo al corrente, la mappa la analizzeremo domani con calma.

Senza indugiare oltre, mi fiondo nei sotterranei.

Arrivo davanti al suo ufficio.

Busso.

Non mi apre.

Ma io so che è lì dentro.

Busso più forte.

"Professore, sono la Granger.
La prego è importante!"

Mezzo secondo dopo, la porta si apre con una violenza tale da scardinarla quasi.

"Posso sapere che cosa vuoi adesso?!
Devi sempre fare la seccatrice?!
Se i nostri incontri iniziano alle diciassette e finiscono alle diciotto c'è un motivo, perché vieni a rompere in un orario che non ti è consentito?!"

Cerco di mantenere la calma.

L'ho disturbato in un momento delicato, lo so.

Ma quando scoprirà della mappa, sono sicura che cambierà umore!

"Me ne rendo conto professore, ma ho fatto una scoperta!"

"Ah si?
Come quella di ieri che, parentesi, non ci ha portato da nessuna parte?"

Ma...

Come...

Lui aveva detto che sarebbe stato importante capire il significato del luogo dei sogni...

Io l'ho trovato.

Mi ha addirittura fatto i complimenti..

Era così contento...

No!

Questo non glielo permetto!

Capisco che sia addolorato per la sua perdita, ma questo non lo autorizza a sminuirmi e a trattarmi come valvola di sfogo!

Non sono venuta qui per rompergli le palle!

Sono venuta qui per informarlo sul progresso della missione.

Missione che, parentesi, è di vitale importanza perché servirà a salvare vite umane!

"Non è vero che non è servita a niente!"

"Ah no Granger?
E dimmi, la tua sensazionale scoperta ci ha aiutati a trovare il luogo in cui si trova la foresta?
Non mi pare!

Cos'è, oggi hai scoperto qual'è il posto in cui la Fenice ha imparato a volare?

Ah no!

Senza dubbio hai scoperto il nome del primo lombrico di cui il nostro volatile si è cibato!

Molto interessante, non c'è che dire!"

Ma perché deve essere così stronzo?

Io non gli ho fatto niente!

"Sai che c'è Granger?
Basta!
Mi sono stancato di perdere tempo dietro ad una missione che non porterà a nulla.

Sai qual'è la verità?
È che tu non sei degna di essere la Fenice.
Sei solo una ragazzina che si è montata la testa!

Questo è il motivo per cui, dopo due settimane di sedute, non riusciamo a trovare quel maledetto posto.
Non ne sei degna!

Dovrò dire a Silente di trovare un'altra arma segreta.

E adesso via di qui!"

Mi sbatte la porta in faccia.

Sento gli occhi pungere.

Sono abituata ai suoi insulti e rimproveri.

Dopotutto sono sette anni che, ogni volta che apro bocca, mi schernisce.

Ma adesso fa male.

Fa male perché avevo conosciuto un Severus Piton diverso.

Dai modi sempre freddi e un po' bruschi, ma comunque gentile e garbato.

Fa male perché lui, ancora una volta, mi ha dimostrato di pensare che io non valga niente ai suoi occhi.

Una nullità.

Tutti i professori mi hanno sempre elogiata per la mia intelligenza, arguzia e devozione allo studio.

Per lui invece, sono sempre stata -e sempre sarò- nient'altro che una nullità.

"Non sei degna"

Ah si?

Bene!

Vorrà dire che porterò avanti da sola la missione.

Non ho bisogno di lui.

Scarica tutta la colpa su di me, ma durante le nostre sedute c'era anche lui.

Anche lui doveva contribuire a cercare la radura, ma non mi sembra abbia fatto grandi cose.

Certo, dato che era un luogo che io ho solo sognato non poteva fare tanto.

Il suo compito era stabilire un contatto tra le nostre menti.

Ma comunque non può addossare tutta la colpa a me!

Pensa che io non sia degna?

Non c'è problema!

Ho la mappa, non mi servono più le sedute.

Posso fare anche da sola!

Ma fa male...

In fondo mi piaceva lavorare con lui.

Ormai era diventata un'abitudine andare nel suo ufficio tutti i giorni alle diciassette.

Pazienza!

Ho cambiato tante abitudini nella mia vita.

Sopravviverò anche senza il suo aiuto!

Vuole la guerra?

Bene!

Vuole che io non gli parli più per il resto della vita?

Bene!

È esattamente quello che farò!

Sono stanca di essere affossata e denigrata da lui.

Ora devo tornare alla Torre ed esaminare la mappa.

Speravo di farlo con lui, ma evidentemente sono sola in questo cammino.

Spalanco la porta di camera mia e mi butto sul letto.

Ed ecco che crollo.

Comincio a piangere come una fontana.

Butto fuori tutto lo stress, il nervosismo e la sofferenza accumulati in queste ultime settimane.

Possibile che Piton non creda in me?

Insomma, ho dimostrato coraggio e lealtà durante la guerra!

Non mi sono nascosta sotto alla gonna di mia madre!

Davvero valgo così poco ai suoi occhi?

"Non sei degna"

Eppure lo sono!

Il sogno di questa notte ne è stato la prova.

Ho domato il fuoco e ho trovato la mappa!

Sono convinta che lei voglia mettermi alla prova.

Mi esibisce degli indizi man mano che supero delle sfide.

Quale sarà la prossima?

Ho paura e mi sento sola.

Ma non mollo!

Non ho avuto scelta, non ho scelto di accollarmi tale responsabilità.

Ma ormai ci sono dentro!

E devo dare il massimo.

Non permetterò che qualcuno muoia per mia negligenza.

Con o senza Piton, troverò quel luogo!

Ipagpatuloy ang Pagbabasa

Magugustuhan mo rin

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