Logan (Red Moon Saga 3)

Oleh Elle_Jenny

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Ryan era sempre stato l'anima della festa. In qualsiasi posto lui si trovasse, riusciva a fare sempre un gran... Lebih Banyak

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Epilogo

Capitolo 17

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Oleh Elle_Jenny

"Toc, toc... Posso entrare o ti stai masturbando?" chiese Ryan, dopo aver bussato contro la porta della camera da letto di Joel.

"Cretino, entra. Ti ho detto io di venire," rispose il suo migliore amico.

Dopo che Ryan fu entrato, andò a stendersi sul letto di fianco a Joel.

"Forza, amico... è arrivato il momento del confessionale," lo esortò Joel, dandogli una pacca con la mano sulla coscia.

Ryan rotolò su se stesso, mettendosi a pancia in giù, i gomiti puntellati sul materasso e le mani intrecciate sotto al mento.

Sembrava proprio una teenager in procinto di spettegolare con la sua migliore amica.

"Ehi!" la porta della camera si aprì di colpo ed Angel si infilò dentro. "Stavate incominciando senza di me?"

Joel indicò lo spazio sul letto di fianco a lui. "Non avremo mai potuto," le disse.

Ryan alzò gli occhi al cielo. "Siete così interessati alla mia vita sentimentale?"

"Sì," risposero all'unisono Joel e sua sorella.

Ah, quei due... Se Ryan non li avesse avuti nella sua vita molto probabilmente non si sarebbe legato a nessun altro in quel modo.

"Mi sono innamorato," buttò fuori.

"E questo lo avevamo capito da un pezzo," commentò Angel.

"C'è qualcosa che ti turba, Ry?" gli domandò, invece, Joel.

Ryan iniziò a mordicchiarsi nervosamente l'unghia del pollice. "Non sono abituato all'amore, okay? Al sesso occasionale, sì; alle scopate frettolose nei cessi dei locali, sì. Ma a questo... casino che sento nel petto, no. Delle volte non so come gestirlo, come trattenerlo perché Logan ha bisogno di procedere con calma, senza essere sovraccaricato. Ma io non so cosa significa fare le cose con calma. Non sono abituato nemmeno a questo," confessò.

Poi sgranò gli occhi di colpo. "Oddio! E se fosse un sentimento a senso unico? Cristo, andrei in depressione."

Si strattonò i capelli ed incominciò a bruciargli lo stomaco.

"Stai messo male," affermò Angel.

Ryan sbuffò. "Grazie, sorellina. Sei sempre così gentile," disse, sarcastico.

"Ryan, ascoltami."

Ryan spostò l'attenzione su Joel che lo stava guardando con le labbra arricciate in uno dei suoi classici sorrisi dolci.

"L'amore è così, Ry. Ti fa stare sulle spine, ti manda in confusione, ti fa sentire depresso e delle volte non ti fa capire niente."

"Bella merda," proferì sua sorella, poi aprì un cassetto del comodino di Joel e prese dall'interno una lima per le unghie.

"E quella chi ce l'ha messa nel mio cassetto?" domandò Joel.

Angel iniziò a limarsi le unghie. "Uno degli spiriti che sto addestrando nella mia stanza," rispose con nonchalance.

"Joel, per favore, continua il tuo discorso," esortò Ryan il suo migliore amico, ignorando quella squilibrata di sua sorella.

Vabbè, non che lui fosse equilibrato. Era un problema di famiglia, quello.

"Per quanto concerne l'amore, è normale anche avere il cuore spezzato," spiegò.

Ryan gemette e nascose la testa sotto un cuscino. "Io non lo voglio il cuore spezzato, io voglio stare con Logan e basta," brontolò.

Joel gli sorrise, dolce e comprensivo. "Però, adesso sai com'è bello essere innamorati."

"Questo non mi conforta," bofonchiò Ryan, continuando ad avere la testa sotto al cuscino.

Poi, però, qualcuno glielo tolse da sopra la testa, ovviamente era stata sua sorella.

"Senti, testa di cazzo, guardami," ordinò e Ryan lo fece.

"Io non so niente dell'amore, sto messa peggio di te. In realtà, non so nemmeno se esiste davvero o se è solamente un'utopia perché tendo ad odiare quasi tutto il mondo, però, ricordati una cosa: non puoi costringere le persone a starti accanto, devi viverti questa nuova relazione con Logan giorno per giorno e farlo innamorare di te giorno per giorno se ancora non lo è. Stai sereno, porca troia, e smettila di deprimerti. Logan con tutti i casini che ha e che ancora deve risolvere ha bisogno di una persona forte vicino non di un frignone come te."

"Ha ragione," confermò Joel. "È uno schifo, ma non puoi obbligare una persona a starti accanto anche se la ami. Però, sono certo che non sia il tuo caso, Ry. Quindi, come dice la saggia Angel, vivi questo momento al massimo e non iniziare a riempirti di paranoie. Non sei mai stato il tipo che si riempisse la testa di negatività. Solitamente, ero io a farlo," sghignazzò il suo migliore amico.

Ryan sospirò poi guardò quella matta di sua sorella; allungò un braccio verso di lei e le strinse una mano smaltata di nero e adornata da vari anelli di metallo strambi. "Ti voglio bene, sorellina, lo sai?"

Angel gli fece una smorfia con le labbra. "Adesso, non fare il ruffiano."

Ryan sorrise per poi stringere anche la mano magrolina di Joel. "E voglio bene anche a te."

"Oooh, abbraccio di gruppo!" esclamò Joel, mettendo un braccio su Ryan e uno su Angel.

"No! Che schifo!" sbraitò sua sorella. "Siete infetti! Non voglio innamorarmi e diventare una disgustosa caramella zuccherata come voi!"

Ma Joel e Ryan la snobbarono e la strinsero in mezzo a quell'abbraccio quasi asfissiante.

"Vi odio," bofonchiò Angel.

Ryan le baciò il capo. "Non è vero."

La prima persona che Ryan aveva amato era stata proprio Angel e l'avrebbe amata per sempre.

•••

Logan, uscito dallo studio della dottoressa Morrison, aveva bisogno di camminare un po' all'aria aperta per schiarirsi i pensieri. Quindi decise di raggiungere il parco a piedi.

Quella seduta era stata intensa. Logan aveva parlato a raffica per un'ora intera senza fermarsi un'istante e la psicologa lo aveva lasciato fare perché aveva capito subito che ne aveva bisogno.

L'aveva aggiornata sulla questione di Toby e gli aveva raccontato di Ryan.

La dottoressa gli aveva ricordato più volte di continuare a procedere con calma e di non forzarsi a parlare con Toby se non se la fosse ancora sentita.

E Logan non se la sentiva ancora, infatti, perché aveva una paura fottuta di combinare l'ennesimo macello.

"Logan? Porca puttana, Logan Spears!"

Logan si sentì chiamare da una voce familiare, si guardò attorno fin quando non vide un ragazzo che conosceva fin troppo bene andargli incontro.

Indossava una divisa da meccanico, aveva una sigaretta mezza fumata tra le labbra e quell'immancabile ghigno maligno stampato perennemente in faccia.

"Mike," lo chiamò.

Quando il ragazzo gli fu di fronte, lo strinse in un abbraccio virile. Logan distorse le labbra in una smorfia perché puzzava di sudore e fumo di sigaretta.

"Logan! Non ti ho visto e ne sentito per tutti questi anni," affermò il suo vecchio compagno di guai, squadrandolo dalla testa ai piedi. "Sei diventato proprio un damerino," commentò, sarcasticamente.

Logan voleva andarsene via di corsa, solo lui ci mancava quel giorno per mandargli definitivamente il cervello in tilt.

Quel figlio di puttana che lo aveva accompagnato in quasi tutte le cazzate che aveva fatto da ragazzino.

"Dopo il diploma sono andato a studiare in Inghilterra. Per questo motivo non mi hai più visto in giro."

Mike inarcò un sopracciglio moro. "Ti sei laureato?"

Logan annuì. "Sono un paramedico."

Mike scoppiò in una risata roboante che non fece altro che irritare maggiormente Logan. "Non ci credo. Tu un paramedico?"

"Eh, così sta scritto sulla mia laurea," replicò Logan, senza provare a nascondere il fastidio che avvertiva.

"Assurdo, eri una capra come me al liceo. Infatti, io non l'ho preso proprio in considerazione il college e sono finito a lavorare nell'officina di papà. Però, per arrotondare faccio altro. Sto aspettando un cliente adesso, non so se mi capisci."

Gli fece un occhiolino e si tastò una tasca. Logan sapeva bene quale fosse il contenuto di quella tasca e lui si era promesso e ripromesso negli anni di non voler avere più niente a che fare con quella merda.

"Ho inteso, Mike. Adesso, però, devo andare. È stato... interessante rivederti," gli disse, perché di certo non era stato un piacere rincontrarlo dopo tanti anni.

"Ehi, aspetta! Perché una sera non ci andiamo a bere una birra insieme? Magari ci troviamo pure qualche bella ragazza da scoparci come i vecchi tempi."

Logan negò immediatamente con il capo. "No, Mike, sono fidanzato."

"Davvero? Non solo ti sei laureato, ma sei anche fidanzato! È chi è la fortunata? La conosco?"

Quella era l'occasione giusta per fargli capire quanto Logan avesse lavorato su se stesso per rendersi finalmente una persona migliore.

"Il fortunato," lo corresse. "Sto in insieme ad un ragazzo, Mike."

Mike si gelò, il ghigno gli sparì dalle labbra. Poi scoppiò a ridere e gli diede una pacca sulla spalla. "Davvero simpatico, Logan. Per un attimo ci avevo creduto. Dai, a parte gli scherzi, come si chiama la tipa?"

"Ryan, ed è un tipo. Anche io sono frocio, Mike. Lo sono sempre stato, ma mi nascondevo perché a diciassette anni ero un vero coglione come te."

La brutta faccia di Mike si distorse per il disgusto. "Non ci credo. Per anni sono stato amico di un frocio con il culo rotto?"

Logan non si sentì minimamente ferito dalle sue parole perché sapeva bene come funzionasse la testa omofoba e tarata di Mike.

"Oh, Mike, ma io e te non siamo mai stati amici quindi non fartene un problema. E dovresti proprio provarlo il sesso anale, la prostata è davvero magica."

Detto ciò, Logan si lasciò un Mike interdetto, disgustato ed adirato alle spalle.

"Cazzo, il mondo è sempre più pieno di questa merda," lo sentì ringhiare.

Ma Logan continuò a camminare per la sua strada, sentendosi più leggero e soddisfatto di sé stesso per una volta.

Prese il cellulare e scrisse velocemente un messaggio a Ryan.

Stasera cena a casa mia?

Ryan rispose subito.

Solo se poi giochiamo al dottore e al paziente. A letto, occhi belli. Io farò il
paziente, ovviamente.

Ma tu non avevi paura dei dottori?

Del mio dottore no. Potrei avere un fastidioso prurito intimo che deve essere assolutamente controllato, dottor Spears.

Logan rise. Cazzo, prima o poi avrebbe trovato il coraggio anche per dire a quel pazzo di un ragazzo che era innamorato perso di lui.

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Kamu Akan Menyukai Ini

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Uno studente , alle prese con il ragazzo più popolare della scuola. Chissà cosa gli riserverà il destino. #1 AU #1 Wattpad
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