Capitolo 23

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"Occhi belli, ti posso dire una cosa? Però, promettimi che non ti offenderai."
Logan guardò Ryan e inghiottì il boccone di sushi prima di rispondergli.
"Vai, spara. Non mi offenderò."

Ryan gli puntò le bacchette contro. "Prima di conoscerti credevo di essere io il capostipite degli sfigati, ma tu mi batti, cazzo."

"Grazie, Ry. Lo so, non serve che me lo ricordi."
"Sì, però, avevi detto che non ti saresti offeso."

Logan posò le bacchette nel suo piatto, sospirò e a Ryan parve molto stanco.
"Non mi sono offeso. Devo metabolizzare ancora il fatto che abbia parlato con Katie e che lei non sia arrabbiata con me. Domani ho l'incontro settimanale con la dottoressa Morrison e ne discuterò con lei."

Ryan allungò una mano sul tavolo fino a stringerne una del paramedico. Gli regalò un sorriso. "Vuoi capirlo sì o no, che non sei una persona cattiva e che i sbagli che hai fatto in passato da ragazzino devono rimanere solo lì, nel passato?"

Logan abbassò lo sguardo sulle loro mani unite unite e accarezzò il dorso della mano di Ryan con un pollice. "Lo so, ma per un paranoico come me ci vuole tempo per capire bene le cose."

Ryan sghignazzò. "Già che ne sei consapevole, è un grandissimo passo in avanti. Te lo direbbe anche la tua psicologa."

Logan lo guardò male. "Dopo, la doccia ardente te la farai da solo. Basta che giri al massimo la manopola dell'acqua calda."

"Eh, no!" Ryan balzò in piedi come una molla, andò a sedersi a cavalcioni sul suo ragazzo. "Io la doccia ardente voglio farla solo con te, Spears," gli sussurrò sulle labbra prima di baciarlo.

Logan gli arpionò i fianchi con le mani e Ryan iniziò ad ondeggiare con i fianchi avanti e indietro. "Mi avevi promesso sushi, pompino e doccia ardente. Al momento, hai spuntato dalla lista solo la cosa meno interessante."

"Sei un ingordo," replicò Logan. Poi gli infilò una mano dentro i pantaloncini e sgranò gli occhi. "Cristo, non indossi nulla qui sotto."

Ryan sogghignò. "L'ho fatto per risparmiare tempo."
Logan gli fece scorrere un dito tra le natiche, Ryan rabbrividì e mugolò, mordendosi il labbro inferiore.

Logan gli diede un colpetto con la punta del naso sul mento, poi sussurrò: "Andiamo a letto, Carter."

Quelle erano le altre paroline magiche per Ryan, dopo preservativo e lubrificante.

Che sgualdrina, se lo diceva da solo.

•••

"Toby! Ma sei impazzito!" urlò Logan appena vide il ragazzo trasportare un sacco di crocchette per cani che doveva pesare almeno dieci chili.

Toby guardò Logan per un istante, ma lo ignorò e continuò a trasportare quel dannato sacco.

Logan sentì la palpebra destra fremere per il nervoso. Non aveva mai conosciuto un ragazzo così cocciuto. Andò da lui quasi correndo. "Falla portare a me. È pesante e tu devi ancora riprenderti."

Toby quasi spinse via Logan, il suo viso si trasformò in una maschera di rabbia. "Lasciami stare, cazzo! Sono circondato da balie e sto uscendo pazzo! Il livido è il mio e se voglio peggiorarlo sono cazzi miei!"

Okay, Logan aveva mantenuto la calma per troppo tempo. Difatti, scoppiò come una bomba.

"Sei un piccolo moccioso, capriccioso ed ingrato. Qui dentro ti stiamo aiutando tutti e tu ci ringrazi rispondendoci male? Beh, fai il cazzo che ti pare, adesso mi hai proprio scocciato!"

Logan (Red Moon Saga 3) Where stories live. Discover now