Venti

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Ero sdraiata a letto, sveglia. Era mezzanotte e non riuscivo ad addormentarmi a causa dei pensieri che mi attraversavano la testa. Tendevo sempre a pensare di più di notte.

Le domande fatte da Sunwoo mi continuavano a balzare in testa e non riuscivo a fermarle, non importava quanto ci provassi. Le sue domande mi avevano davvero colpito perché non ero riuscita a pensarci da me.

Non credo di aver mai pensato così tanto a qualcosa ed era stressante. Se non ci avessi pensato bene le cose sarebbero potute finire male e questa era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento.

Mi rendevo conto che ci stavo pensando troppo ma cos'altro avrei potuto fare? Certo avrei potuto ignorare i miei sentimenti per lui, ma non era una cosa facile.

Mi alzai dal letto, pronta ad andare di sotto per prendere un bicchiere d'acqua ma sentí qualcosa bussare alla mia finestra. Accigliata, mi avvicinai alla mia finestra, aprendo le tende.

Mentre aprivo le tende, notai una figura in piedi sotto casa con dei sassolini in mano che sembravano esser stati presi dal giardino intorno la casa. Aprí la finestra e infilai la testa fuori per vedere chi fosse.

Era Juyeon.

"Che ci fai qui? E perché stai lanciando sassolini quando avresti potuto semplicemente scrivermi per aprire la porta d'ingresso?" gli urlai in modo che potesse sentirmi bene

Rimase in silenzio, rendendosi conto di ciò che avevo appena detto. Poi sorrise timidamente verso di me e rise goffamente.

"Beh, N-non ci avevo p-pensato" si strofinò la parte posteriore del collo in imbarazzo.

Alzo gli occhi al cielo, un sorriso si fece strada sul mio viso.

"Di cosa hai bisogno?" chiesi direttamente.

Si fermò per un attimo, e la sua espressione divenne seria. Incrociò le braccia dietro la schiena e guardò le scarpe.

"Devo dirti una cosa" disse semplicemente.

Rimasi in silenzio. Cosa mi voleva dire? Voleva parlarmi dell'altro giorno? Avrebbe respinto i miei sentimenti? Un milione di pensieri mi passarono per la testa in quel momento.

Lo guardai dall'alto in basso e annuii, dandogli la mia attenzione.

"Vuoi entrare prima di parlarmi?" chiesi.

Lui annuì e chiusi rapidamente la mia finestra, tirando le tende. Infilati rapidamente le pantofole e corsi al piano di sotto per aprirgli la porta.
Lo feci salire e lo portai nella mia stanza per parlare.

Mi sedetti e battei leggermente sul posto accanto a me, Juyeon felicemente accettò l'invito a sedersi. Ci sede mo lì e restammo per un po' in silenzio prima che Juyeon decidesse di parlare.

"L'altro giorno, volevi davvero dire quello che hai detto?" Mi interrogò tranquillamente.

"Sì", sussurrai, le mie guance si colorarono di una leggera tonalità di rosa.

Dopo aver sentito la mia risposta, tirò un sospiro. Sembrava essere un sospiro di sollievo.

"Pensavo mi stessi prendendo in giro", ridacchiò.

Gli regalai un sorriso e scossi la testa. Certo, avevo giocato molto con lui, ma mai l'avevo fatto con i sentimenti. I sentimenti non sono qualcosa con cui si dovrebbe scherzare.

Ancora una volta, rimanemmo in silenzio. Un silenzio alquanto imbarazzante dal momento che in pratica avevo appena ammesso il fatto che mi piaceva davvero Juyeon.

"Posso dirti una cosa?" Juyeon chiese, girando si per guardarmi negli occhi.

Annuii, indicandogli di continuare. Fece un respiro profondo prima di parlare, e le parole che disse dopo mi fecero battere il cuore velocemente e mi fecero arrossire.

"Mi piaci anche tu."

Credits YUKHE1S

|TAMPONS| Lee Juyeon (Italian Traslation)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu