Capitolo 2 - principessa salvata

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Aragorn, Arwen, Gandalf e Legolas si sono fermati dopo ore che cavalcavano.
Hanno acceso un fuoco per la notte, mentre Aragorn e Legolas stanno cercando altra legna da ardere.
-Quanto ci manca ancora per raggiungere la principessa?-
-Domani all'alba ripartiremo e domani sera se tutto va bene saremo da lei per aiutarla..-
-Aragorn..- lo richiama l'amico -La salveremo- dice risoluto l'elfo.
-Lo spero... sai lei è una ragazza fantastica... e credo che senza di lei tutta la nostra famiglia non sarebbe la stessa...- Aragorn si ferma triste.
-Ehi, amico la salveremo- l'elfo gli batte la mano sulla spalla.
Tornano dagli altri due compagni di viaggio.
Il giorno dopo si rimettono a cavallo ma verso mezzo dì devono rallentare l'andatura e andare al passo.
-Siamo in territori pericolosi adesso, da quando gli orchi sono venuti così avanti... io e Gandalf andiamo avanti, Legolas stai con Arwen- e detto questo Aragorn e Gandalf si staccano dagli altri due.
-Allora Arwen com'è è essere mortali?- chiede Legolas all'amica.
-Non posso giudicare... ma ti posso dire che amo avere una famiglia, è la cosa più bella di tutta la mia vita- Arwen allunga la mano e tocca appena quella di Legolas stretta sulle redini.
-Legolas, pensi di farti la famiglia che meriti?- gli chiede dolce.
-Intanto salviamo la tua..- le dice riferendosi a sua figlia.
-Da tanto tempo non parlavamo tra noi come facevamo... tanti anni fa-
-Mi sei mancata Arwen-
-Anche tu amico mio- da qui il sorriso prese parte alla conversazione.
-Descivimi la tua famiglia- chiese Legolas che era tornarto sereno.
-C'è Eldarion ha 24 anni, ha un buon cuore sa essere benevole ma allo stesso tempo giusto ed è un buon guerriero... segue le orme di suo padre, Kayla ha compiuto 20 anni pochi giorni fa... lei è una mezzoelfo, suo fratello invece è umano... lei ha capacità elfiche, a entrambi abbiamo insegnato l'elfico... Kayla, beh pensiamo che tra le capacite elfiche abbia acquisito anche l'immortalità ma non lo sappiamo ancora...è una ragazza bellissima, dolce, solare... forse un po' troppo buona quando si tratta di giudicare... è brava a maneggiare la spada... è bravissima.. e anche con l'arco, ha una mira formidabile..-
-Sembra una famiglia perfetta-
-Oh no!- dice Arwen ridendo. -Discutiamo molto spesso, molte volte siamo in disaccordo per cose anche futili! Kayla una volta su due litigava con suo padre e nelle loro litigate si poteva vedere e sentire il loro amore... Mi ricordo quel giorno che Aragorn le regalò il suo pony personale, lei però non lo voleva... voleva un cavallo e non gli parlò per due giorni interi... è una ragazza testarda, ma sa amare e farsi amare..-
I due continuarono a chiacchierare.
Intanto davanti Aragorn e Gandalf discutevano su come liberare Kayla.
-Allora abbiamo deciso...Dopo lo diremo agli altri-
-Che cosa ti turba Aragorn?- gli chiede Gandalf.
-Niente.. stavo pensando alle ultime cose dette a Kayla-
-Cosa le avete detto?-
-Le ho promesso che l'avrei salvata e così sarà... prima che ci attaccassero mi stava raccontando qualcosa... e stavo trattenendo le risate per non darle la soddisfazione di farmi ridere appunto-
-La principessa è una ragazza forte-
-Kayla stiamo arrivando- dice Aragorn con determinazione
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Intanto Kayla lotta contro la stanchezza e la spossatezza.
Quando gli orchi avevano attaccato, lei aveva impugnato la spada e e aveva lottato, combattuto ma erano troppi, era stata ferita.
La ferita era alla gamba e si stava infettando provocandogli enormi dolori, nonostante avesse legato un pezzo di stoffa attorno alla gamba.
Kayla è una ragazza d'oro, non si arrende facilmente e men che meno ora.
Le ore di dolore le aveva riempite di pensieri e in questo momento la sua mente era occupata dal momento prima dell'attacco, suo padre che non voleva ridere e lei che se la prendeva.
La notte stava calando.
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I 4 compagni sono arrivati.
-Allora, passare inosservati è escluso, è impossibile, quindi io Gandalf e Arwen creiamo un diversivo mentre Legolas, tu sei quello più veloce e agile, tu dovrai trovare Kayla e portarla nel punto prima stabilito- spiega il piano Aragorn.
Mentre Aragorn, Gandalf e Arwen attaccavano gli orchi dal davanti Legolas arrivava da destra quasi inosservato in tutta la confusione.
Tanti orchi muoiono ma Legolas ancora non trova Kayla, che povera si rifugia dietro l'albero, con tanta fatica,spaventata.
Legolas uccide l'ennesimo orco mentre urla il nome della ragazza, ma lei spaventata non risponde.
Allora lui si appoggia sul fianco dell'albero dietro cui è nascosta Kayla.
La ragazza con le ultime forze che gli rimangono prende per un piede l'elfo e lo tira a terra.
Legolas sbatte la schiena a terra e Kayla gli si butta sopra con l'intenzione di attaccare ma sfinita si accascia sul petto dell'elfo.
Legolas un po' confuso guarda la ragazza che non accenna a muoversi.. vede arrivare altri orchi, si alza a sedere e poi in piedi, tira su la ragazza che sembra riprendersi un poco, Legolas allora la lascia pensando che si riesca a reggere ma si ripiega subito sotto alla gamba dolorante.
L'elfo si china sulle ginocchia tenendo su la ragazza che sussurra -Ai..u..t...o-
-Sei Kayla?- chiede Legolas mentre le sposta i capelli dal viso, porta una ciocca dietro l'orecchio e scopre l'orecchio a punta.
-Speriamo di si... ti riesci a tenere su?- la ragazza per tutta risposta chiude gli occhi per il dolore.
-Lo prendo per un no- dice l'elfo alzandosi e prendendo la ragazza a mo' di sposa.
Legolas si inoltra nel bosco, corre e tiene stretta la giovane.
Si ferma ad uno spiazzo tra gli alberi e distende lei a terra.
Slega la fasciatura improvvisata e scruta la ferita, tira fuori delle erbe da un sacchetto appeso al fianco e medica la ferita.
Dopo poco Kayla riprende i sensi, si alza sui gomiti e vede seduto ai suoi piedi un elfo, con lunghi capelli biondi in ordine, magro ma comunque tonico e muscoloso.
-Chi sei?- chiede con tanta fatica.
L'elfo si avvicina a Kayla, che lo vede in viso e si incanta nei suoi occhi chiari.
-La ferita va meglio, domani mattina dovresti stare meglio-
-Chi.. sei?- chiede di nuovo, ma non riesce a sentire la risposta perchè le mancano le forze e si deve rimettere giù.
Kayla vede il bel viso dell'elfo sopra di lei che la guarda preoccupato, sente delle voci ma non riesce a distinguerle.
Arrivano Aragorn, Arwen con solo 2 cavalli.
-Kayla!- la madre la abbraccia con forza.
-Sta bene, anche se per la ferita riuscirà a stare in piedi solo domani.. solo due cavalli?-chiede Legolas.
-Grazie amico mio per averla portata qui salva- lo ringrazia Aragorn che poi va dalla figlia per abbracciarla.
-Grazie!- dice Arwen mentre abbraccia Legolas.
-Solo due cavalli perchè gli altri due sono morti per colpa degli orchi- lo informa Arwen.
-E Gandalf invece è dovuto andare via.. non ci ha detto dove andava, solo si è allontanato a piedi e ci ha ordinato di andare a Gran Burrone e di aspettarlo- continua Arwen.
-Dobbiamo muoverci.. non tutti gli orchi sono morti- dice Aragorn.
-Ne arriveranno... altri- interviene Kayla.
-Ha bisogno di mangiare e bere- dice Aragorn e sua moglie gli da quello che serve prendendolo da una sacca a cavallo.
Kayla mangia e riprende un po' di forze.
-Dobbiamo ripartire, subito.. Arwen vieni con me Legolas riesci prendere a cavallo Kayla?- Aragorn prende di nuovo in mano la situazione.
L'elfo annuisce sale a cavallo e Aragorn aiuta Kayla a salire davanti a Legolas.
Per arrivare in groppa la ragazza deve fare uno sforzo immenso, appena si siede sente un braccio che gli cinge la vita e la tiene stretta a se.
La ragazza è stanchissima, si appoggia al corpo dietro di lei, piega di lato appena la testa e vede l'elfo che l'ha salvata e che l'ha riportata dai suoi genitori sorride per poi chiudere gli occhi per riposare.
Sente il nitrito del cavallo, il dolore alla gamba, il respiro dell'elfo sul suo collo, il braccio che gli cinge la vita e si posa sul suo fianco con gentilezza ma con forza per tenerla su e il calore del suo corpo.
Cavalcano tutta la notte e all'alba rallentano l'andatura.
Piano piano Kayla si risveglia e stacca la testa dalla spalla dell'elfo.
-Buongiorno mia signora- la ragazza si gira e vede che sta guardando davanti a se serio.
-Buongiorno- sbiascica lei, tornado a guardare davanti a lei.
-Dove sono i miei genitori?- chiede guardandosi intorno e non torvandoli si agita.
-Ferma o cadi da cavallo- la ammonisce -Gli orchi ci seguivano ci siamo dovuti dividere, ci rincontriamo a Gran Burrone- le spiega, intanto le stringe i braccio intorno alla vita per non farla cadere visto che si stava agitando troppo.
Kayla mugula per il dolore alla gamba che torna a farsi presente.
-Ma tu non hai dormito?- chiede mentre cerca di celare il male della ferita.
-No-
-E non sei stanco?- insiste la ragazza per parlare.
-Noi elfi sappiamo come dividere le energie, risparmiarle e utilizzarle al meglio-
Cavalcano ancora per un po' in silenzio ma Kayla odia questo silenzio così pressante.
-Ehi poi ieri non mi hai detto come ti chiami!-
-Sono Legolas figlio del re Thranduil-
-Quindi sei un principe!- esclama.
-Non sei uno di molte parole- la frase finisce in lamento.
Legolas se ne accorge e ferma il cavallo.
-Tieniti alle redini devo scendere e non avrai più l'appoggio- le dice mentre le passa le redini, toglie il braccio della sua vita e scende.
Poi le porge la mano che la ragazza afferra e l'aiuta a scendere prendendola con l'altro braccio, Kayla non riesce ancora a stare in piedi per il dolore e Legolas la aiuta facendola sedere appoggiata ad un albero.
-Non avevi detto che il dolore sarebbe passato?- chiede la ragazza in una smorfia.
Legolas toglie la benda e vede che la ferita non sta guarendo ma sta peggiorando.
-Sta peggiorando... sei stata colpita da una freccia?- chiede la ragazza annuisce.
-L'ho tolta perchè stava facendo infezione...-
-Era una freccia avvelenata, adesso cercherò di medicarti ma farà male- Legolas prende delle erbe cerca di medicarla.
-No Legolas ti prego mi fa malissimo!-
-Tranquilla, non ti agitare, chiudi gli occhi..- sussurra mentre continua a medicare.
Dopo poco smette e rimette le bende.
Si siede vicino a me e mi porge da mangiare ma rifiuto.
-Mia signora devi mangiare-
-Sei una contraddizione mi chiami "mia signora" ma mi dai del tu- dico cercando di allentare la tensione.
-Non chiamarmi più "mia signora"- gli dico e mi sorride.
-"Come vuoi mia signora.."- dice in elfico "", pensando che io non lo capisca.
-"I miei genitori mi hanno insegnato l'elfico"- lo rimbecco.
-"è vero! Tua madre me l'aveva detto..."-
-"Mia madre ti ha parlato di me?"- chiedo perplessa.
-"Si e aveva ragione sei una bellissima ragazza..."-

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SE NON AVETE NIENTE DA FARE PASSATE A LEGGERE ANCHE L'ALTRA MIA STORIA, GRAZIE.

L'amore che fiorisceWhere stories live. Discover now