Tonno

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Clara chiuse di scatto il libro di matematica, sorridendo.

Aveva già finito i compiti per il giorno dopo, il penultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale, ed era già stata interrogata in tutto.

Era spensierata e con la testa già proiettata alle vacanze che avrebbero fatto a casa di Nelson a Vipiteno, per la prima volta senza i suoi genitori.

Sopratutto, era contenta di tornare a passare del tempo con Nelson, visto che nell'ultimo periodo si erano visti davvero poco.

A settembre avevano iniziato tutti il primo anno di liceo scientifico: lei e Federico erano in classe insieme, Cesare e Nelson in quella affianco.
Passavano comunque tutti gli intervalli insieme ed era bellissimo; per la prima volta era tutti nella stessa scuola.
Durò davvero poco perché, dopo un mese e mezzo circa, Nelson capì che lo scientifico non era per lui, e si trasferì all'artistico.

Li scoprí di trovarsi bene e di essere nel suo mondo e Clara era davvero contenta per quello, ma le dispiaceva non vedere l'amico come prima, nonostante comunque si vedessero almeno tre volte in settimana ed il sabato.

Sapeva che comunque non sarebbe stata questa scelta a dividerli, visto che per anni non erano stati nella stessa scuola, la loro amicizia andava oltre.

Si vestì, mettendosi un bel maglione caldo di colore lilla e dei jeans neri, poi prese il suo cappotto col nocciola, il telefono e la borsa, ed uscì di casa, pronta a raggiungere Nelson in centro.

Le aveva dato appuntamento in Piazza Maggiore per una cioccolata e per farle conoscere un suo compagno di classe che sarebbe andato con loro a Vipiteno.

Sarebbero dovuti venire anche Cesare e Fede, ma erano insieme a studiare a casa del primo per l'interrogazione di matematica del giorno successivo.

Mandò un sms a Cesare prima di uscire, per dirgli che, se avessero finito prima, li avrebbero aspettati volentieri, e uscì di casa.

Mezz'ora dopo era stretta tra le braccia di Nelson che le sorrideva mentre Piazza Maggiore, già avvolta dal buio nonostante fossero le cinque del pomeriggio, si riempiva di vita.
C'erano infatti molte persone che correvano da una parte all'altra con sacchetti e borse, tutti intenti a svolgere i loro acquisti natalizi.

Clara si allontanò da Nelson e, solo in quel momento, vide meglio il ragazzo alto e biondo alla sua sinistra.

Era molto magro e i capelli biondi gli ricadevano a tettoia sul volto. Erano tenuti molto corti e Clara sentì l'impulso di mettere una mano tra di essi e scompigliarli, ma si trattenne.

Notò inoltre un neo molto grande sulla guancia sinistra del ragazzo e un naso a freccia.
Probabilmente sul viso di un'altra persona quel naso sarebbe stato osceno, ma a lui, in qualche modo, stava bene.

"Piacere, tonno" Disse portando avanti la mano destra.

Clara la guardò per un istante, sorridendo.
Nelson gli aveva detto che si chiamava Francesco, ma nessuno lo chiamava davvero in quel modo, probabilmente neanche sua madre.

Si, si era informata bene sul suo conto, dopotutto non era una che si apriva facilmente con le persone, e quando in qualche modo ne era obbligata, come in questo caso, se poteva cercava di spare più cose possibili prima del loro incontro, giusto per essere preparata.

"Piacere, Clara" Disse stringendogli la mano.

Si sorrisero a vicenda guardandosi negli occhi e Clara sentí un calore all'altezza del petto.

Quello sguardo gentile e quel sorriso e le fecero provare una voglia assurda di lasciarsi andare.
Con quel ragazzo, mai visto e appena incontrato, sentiva davvero di potersi fidare.

Ti terrò per mano | PrequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora