~Capitolo 3: Un Abito E Mille Problemi~

Start from the beginning
                                    

Annuii semplicemente e lui si alzò, pronto a portarmi da quelle svitate delle sue sorelle, oltretutto era abbastanza logico che non fossero Smoothie e Brulee, quindi chissà chi mi avrebbe accompagnata.
Una volta usciti dal castello, due tipe praticamente uguali con i capelli rosa e delle labbra enormi piene di rossetto rosso ci si pararono davanti. Onestamente sembravano normali, ma facendo parte della famiglia Charlotte, non si poteva mai sapere. Si avvicinarono a me, fissandomi da capo a piedi, come se stessero cercando qualcosa, un qualche dettaglio di cui nemmeno io ero a conoscenza.

Katakuri:"Lola, Chiffon, la affido a voi, fate in modo che non le accada nulla, in caso chiamatemi con la RadioSnail"

"Ma sei serio? Dai, come se non riuscissi a difendermi da sola, ma fammi il piacere"

Annuirono all'unisono e mi presero a braccetto, iniziando ad incamminarsi verso la città, luogo in cui sinceramente avrei preferito non rimettere piede, avevo una brutta sensazione.

???:"Che sbadate, non ci siamo presentate per bene, io sono Chiffon"

???:"Ed io sono Lola"

Feci semplicemente un cenno di assenso, per fare in modo che recepissero il messaggio che avevo capito perfettamente, inoltre ero riuscita in poco tempo ad individuare dei dettagli che mi avrebbero permesso di riconoscerle l'una dall'altra.

Yoru:"Mi faccio chiamare Yoru"

Chiffon:"Lo sappiamo, sei molto famosa, la ragazza che ha lo stesso nome della spada del grande Mihawk occhi di falco"

Lola:"Già, conosciamo molte delle tue imprese e siamo molto emozionate di conoscerti di persona"

Yoru:"Grazie, credo"

Dopo poco, si fermarono di colpo, causando la sensazione per la quale mi sembrava di aver ricevuto un rinculo neanche avessi sparato con un grosso fucile. Alzai lo sguardo e vidi che davanti a noi c'era un'enorme boutique con un mucchio di abiti da sposa esposti in vetrina, accompagnati ovviamente da accessori ornati da pietre preziose, perlopiù diamanti. Onestamente ero sempre stata affascinata da quei vestiti così eleganti e principeschi, come ogni ragazza del resto, ma avevo scartato da tempo l'idea che ne avrei mai indossato uno. E invece ero praticamente stata costretta a sposarmi, quindi di conseguenza ero anche obbligata a scegliere tra i molti vestiti che c'erano.
Venni trascinata con forza all'interno del negozio, dove subito all'entrata vi era un bancone con la cassa e varie RadioSnail con vicino dei quadernetti con molti appunti scritti, forse erano i vari ordini per gli abiti. Chiffon si avvicinò e suonò un piccolo campanello che era poggiato lì. Subito, sentii dei passi veloci avvicinarsi e una donna arrivò da ciò che presumibilmente era il retro del negozio. In confronto ad altre persone che avevo incontrato da quando ero sull'isola (*coff la famiglia Charlotte *coff), lei sembrava relativamente normale: era abbastanza alta, vestita con una camicetta e dei pantaloni neri. Aveva dei capelli castani, tirati su in un piccolo chignon. Attaccata al tessuto della camicia, vi era una targhetta con un nome, "Crystal".

Chiffon:"Ehi Crystal, come va?"

Crystal:"Ciao ragazze, va tutto bene, deduco siate qui perché ci sarà un nuovo matrimonio in famiglia, ho ragione?"

Lola:"Proprio così e lei è la sposa, siamo sicure che tu potrai aiutarla a trovare l'abito giusto"

Crystal:"Contate pure su di me! Forza allora, seguimi da questa parte"

Finalmente le gemelle mi lasciarono andare ed io mi addentrai tra le varie stanze del negozio seguendo la tipa, che con destrezza svoltava nei vari corridoi di quel luogo che a me ricordava un labirinto in miniatura. Alla fine, arrivammo in quello che sembrava un camerino, solo in versione extra large, completo di specchio a figura intera, potenti lampade per specchiarsi il meglio possibile e un piccolo piedistallo dove salire mentre si provavano gli abiti.

SWEET LIKE CANDY (KATAKURI × FEMALE READER)Where stories live. Discover now