~Capitolo 5: Prime Incomprensioni~

380 22 4
                                    

Mi sentivo come se fossi sdraiata su del cotone, era così morbido, non volevo aprire gli occhi. Quel letto in qualche modo era diventato una nuvoletta di pura comodità, era dannatamente comodo.
Quello era ufficialmente il paradiso, continuavo a dirmi che non mi sarei mai alzata, e infatti avevo ufficialmente mandato a fanculo tutto e tutti in favore di una bella dormita.
Però, cominciai a sentire qualcosa scuotermi leggermente e il mio nome chiamato dolcemente.
Con estremo rammarico, alzai le palpebre e, una volta abituata alla luce, vidi una scena che mi fece andare in quel paese il cervello: ero letteralmente sora Katakuri con la testa poggiata sulla sua sciarpa! 
Dire che mi spaventai è dire poco, ma prima che potessi anche solo pensare di muovermi, mi ritrovai con la schiena contro il materasso e Mr Sciarpina sopra di me, che mi teneva ferma con una mano.

Katakuri:"Buongiorno anche a te"

Yoru:"Come cazzo fai a stare così tranquillo!? Ti rendi conto in che posizione ci trovavamo!?"

Katakuri:"Siamo sposati ormai, non vedo il problema"

Ed ecco che i ricordi della sera prima mi tornarono in mente. Onestamente, volevo ancora sperare che fosse stato tutto uno sogno, ma a quanto pare non era così.
Sollevò un braccio e cercò di toccarmi la guancia, ma io lo fermai afferrandogli il polso (di grandezza enorme, neanch'io so come ci riuscii). Mi misi seduta e la stessa cosa fece lui, i nostri sguardi erano incrociati, anche se ovviamente io cercavo di mantenere il più possibile le distanze. Insomma, la situazione era già complicata, col cavolo che che mi sarei avvicinata e mi sarei comportata da "mogliettina perfetta".

Yoru:"Non mi toccare, piuttosto, perché mi hai svegliata?"

Katakuri:"Dobbiamo prepararci, tra poco salperemo verso casa nostra"

"Un attimo, non è che sta parlando di..."

Yoru:"Stai parlando di Komugi Island, vero?"

Katakuri:"Esatto, come lo sai?"

Yoru:"I tuoi fratelli me l'avevano accennato prima delle nozze... senti, dammi cinque minuti e sono pronta"

Lui annuì e si alzò, iniziando a prepararsi con molta calma. Io invece ero un fascio di nervi, e come se non bastasse, ero totalmente assorta da pensieri su pensieri: dovevo riuscire a trovare quel posto che pensavo si trovasse lì ad Whole Cake Island, ma con la notizia che mi sarei dovuta spostare, avrei perso un grande occasione.
Chissà se avrei potuto continuare le mie ricerche anche su un'isola differente...
In ogni caso, non avevo molta scelta, per cui mi rassegnai e andai verso l'armadio, trovandolo totalmente vuoto, se non per un vestito sul rosa chiaro e delle ballerine del medesimo colore.

"Vogliono farmi assomigliare ad un dolcetto evidentemente..."

Andai in bagno a vestirmi, pensando che probabilmente, l'armadio era stato svuotato perché dovevamo appunto partire, però non sapevo quando era successo e come avevano fatto ad essere così veloci, essendo che la sera prima era ancora pieno.
Una volta finito, tornai da Katakuri, che nel frattempo si era preparato con i suoi soliti vestiti che mi lasciavano sempre parecchio perplessa.
Notandomi, aprì la porta della stanza affinché uscissi per prima e successivamente, mi si mise vicino, facendomi strada fuori dal castello, attraverso la città, per poi giungere al porto.
Lì, era ormeggiata una nave che (ovviamente) ricordava varie cose dolci.
Dei soldati degli scacchi stavano palesemente ultimando i preparativi per la partenza, ma non appena videro Katakuri e me, si sbrigarono a mettersi in posizione come per accoglierci.
Accolsero mio marito come il comandante che effettivamente era e successivamente fu il mio turno.

Soldati:"Madame Charlotte, siamo lieti di averla a bordo"

"Madame Charlotte..."

Yoru:"Grazie, ma per favore, chiamatemi solo Yoru"

SWEET LIKE CANDY (KATAKURI × FEMALE READER)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora