-Sono un coglione- si disse Hoseok, portandosi le mani sul viso.

-Così è palese. Certo Hobi, arrossisci, chiudi la chiamata e manda tutto a puttane, è questo che ti dice il cervello?- 

La porta della sua stanza si aprì, mostrando sua madre. La signora Jung era una donna molto fine e delicata negli atteggiamenti che aveva sempre capito le esigenze del figlio che tanto amava, proprio come il padre, che però era leggermente più severo. 

-Hoseok, non dire parolacce- 

-Sì, scusa, mamma- era arrossito anche di più.

-E smettila di parlare da solo, sembri pazzo- disse ridendo. 

Anche il rosso si fece scappare un sorriso, che si trasformò subito dopo in un'espressione delusa, ricordandosi quanto appena successo. 

-Tesoro, che succede?- 

-Io... niente, ho fatto scena muta con Min...- 

Non voleva dire la verità. La madre sapeva della sua omosessualità, e lo aveva sempre appoggiato, ma avere un cotta per il proprio professore era troppo imbarazzante a detta del minore. 

-Non preoccuparti, potrai sicuramente recuperare- disse la madre, col tono più gentile possibile. 

Hoseok annuì e la madre uscì dalla stanza. Dopo un po' decise di chiamare Jimin. 

-Jimin...- 

-Hoseokie hyung, dimmi tutto- 

-È successo un casino... ho fatto un casino...- 

-Che succede, Hobi?- stavolta Jimin era preoccupato per il suo amico. 

E Hoseok gli raccontò tutto. Era affranto, imbarazzato, quasi distrutto da quanto successo, e come ogni migliore amico che si rispetti, Jimin cercò di rassicurarlo. 

-Hyung, vedrai che andrà tutto bene-

Hoseok ormai piangeva, e Jimin si sentiva male per lui. Riusciva quasi a provare il suo imbarazzo attraverso la sua voce, e non era una bella sensazione.

-Che ne dici di parlarne col professore?- 

-Non saprei come contattarlo in ogni caso...- 

-Diciamo che suo padre e mio padre... potrebbero essere fratelli... quindi lui...-

-È TIPO TUO CUGINO???- 

-Già- 

Hoseok avrebbe tanto voluto strangolarlo. Dopo tutti questi anni non gliel'aveva detto?

-JIMIN!-

-Scusa... è che è imbarazzante...- 

-Non preoccuparti, ti capisco, solo... non devi vergognarti di me, ok?-

-Mh, va bene, grazie per non esserti arrabbiato...- 

Hoseok sorrise. 

-Ma ti pare?- disse con una risata che gli venne ricambiata.

-Però ora mandami il numero, o mi arrabbierò sul serio-

-Certo, hyung- 

Jimin chiuse la chiamata e mandò subito il numero al maggiore che rispose ringraziandolo e chiamò il proprio professore.

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