#11

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Mi svegliai per un lieve rumore nella stanza accanto, l'altra parte di letto era intatta, nessuno ci aveva dormito sopra. Harry entrò nella stanza con passo felpato, feci finta di dormire. Si corico' a fianco a me. Avevo dormito circa un ora, era mezza notte. Incrociai i piedi e appoggiai una mano sul petto e l'altra sullo stomaco. Mamma diceva che era un modo strano di dormire, per me era comodità pura. Se poi piegavo leggermente la testa mi addormentavo in 2 nanosecondi. Ma non lo feci. Mio padre accanto a me aveva gli occhi chiusi, il volto rilassato, respirava regolarmente. Fissai per un po' il soffitto nella penombra. Avevo paura, avevo paura che se avessi chiuso gli occhi quando li avrei riaperti sarei stata a Manchester con mia mamma, e che quindi tutto questo era solo un sogno. Spostai lo sguardo sul muro alla mia destra. Poi ancora sul soffitto. Girai leggermente la testa verso sinistra. Mio padre stava dormendo a pancia in su. La mano destra sullo stomaco, quella sinistra sul petto e i piedi, in fondo al letto, incrociati. Sorrisi. Forse non era un sogno, forse non erano coincidenze, forse era la realtà. Harry era mio padre, veramente. I ricci, gli occhi verdi smeraldo, i lineamenti del viso, l'orgoglio, la calma, e ... lo strano modo di dormire. Mi girai verso la parete destra. Incrociando i piedi tra di loro e tenendo le mani sullo stomaco e sul petto. Chiusi gli occhi. Un muovimento del letto, un braccio mi avvolse e mi tirò a sé. Due labbra soffici si poggiarono sul mio collo.

"Buona notte Darcy..."una voce roca mi arrivò all'orecchio.

"Buona notte papà..." la mia voce uscì involontaria, ma la lasciai andare in fondo, lo era.

***

"Bi-Bip Bi-Bip Darcy Hope Hamlet, la scuola ti aspetta!!!! Bi-Bip Bi-Bip Darcyy?!?!!?" Una voce impetuosa arrivava dal comodino. Mi alzai di soprassalto. Oh Dio! La scuola! Aspetta! Una lacrima mi percorse il viso, era un sogno uno stupidissimo sogno!

"Merda!" Urlai frustata.

"Darcy... Hai 16 anni, però va beh okay sei un' adolescente, qualche parolaccia te la lascio dire..." la voce veniva dalla stanza accanto. Ma non era la mamma, neanche la zia e neppure la nonna.

"Chi... è?"chiesi diffidente avvicinandomi alla porta.

"Darcy sta tranquilla... sono io... ho solo la voce un po' roca di mattina."disse la voce.

Io? Anche io sono io... ma chi sei tu? E se... no non è possibile, era un sogno. Varcai la soglia e...

"Oh buon Gesù,con la cariola di paglia!!" Esclamai

"Cosa?" Chiese Niall ridendo. I cinque "ragazzi" (ormai 35 anni si può dire uomini) erano seduti sul divano e discutevano.

"Buon giorno bella addormentata..." disse Louis con un sorriso a 195.379 denti.

"Buon giorno" dissi con gli occhi spalancati mentre li squadravo da capo a piedi. Darcy respira. Aria dentro, aria fuori. Non era un sogno era tutto vero. Oh Dio che bello ora calma. E... abbassai lo sguardo su di me. Ero in mutande e canottiera!!! Corsi in camera a velocità radar. Mi cambiai e tornai da loro. C'era solo Harry, che beveva il tè.

"Ne vuoi un po'?"chiese

Scossi la testa.

"Se vuoi posso raccontarti come ci siamo conosciuti io e tua madre, suppongo che lei non te lo abbia mai raccontato..."disse sedendosi sul divano.

"Non mi ha mai detto niente..." dissi e mi sedetti al suo fianco.

"Vorrà dire che lo farò io adesso, visto che abbiamo fino alle due di questo pomeriggio per stare in camera..." Bevve un sorso e cominciò a parlare.

His Daughter (H.S.) [In Revisione]Where stories live. Discover now