{I'm sorry...} Parte uno.

3.8K 183 93
                                    



In ordine cronologico o magari no, era giunto il momento. Il momento di risolvere i miei problemi.

Bene, da dove dovevo cominciare...

Non diciamoci baggianate, lo sapevo benissimo da dove iniziare, dal mio problema più grande: Zayn.

Non fraintendiamoci, per un nanosecondo, ero felice di aver sentito la sua voce, di quello che mi aveva detto e anche del fatto che si era curato di chiamarmi per dirmelo. Semplicemente, non era il momento adatto. In effetti, sembrava non esserlo mai, sembrava che per dare attenzioni al mio cuore, non era mai il momento giusto.

Non potevo liquidarlo al telefono, dirgli "Sai Zayn, non posso parlare ora, ma grazie dell'interessamento e di avermelo detto". Dovevo cercare una via di fuga e dovevo trovarla in fretta.

"Pronto? Non sento bene? C'è un interferenza! Pronto? Pronto, chi è?" Parlai, non so da dove mi uscii, ma contro ogni mia particella di volontà, contro ogni cosa sensata in realtà, dopo quelle mie  stupide parole, riattaccai il telefono in faccia a Zayn...

Avrei potuto odiare me stessa in quel momento, anzi, mi sarei dovuta odiare sempre. Non sapevo cosa stavo combinando, non lo sapevo mai di preciso. Strinsi il mio cellulare in una mano, correndo, o quasi, subito verso Harry dope aver riattacco la telefonata. Hazz, categorizziamolo come mio "problema" numero uno, stava, in quel preciso momento, varcando la soglia della porta d'ingresso del Daddy's Bar.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte. Lo strinsi a me, evitando, sin da subito, in qualsiasi modo, che si voltasse verso l'esterno. "Weed?" Stupito da quel mio gesto, mi parlò, ed io, non rispondendogli, lo strinsi ancor di più a me, portando io lo sguardo verso l'esterno; Lou, inconsapevolmente, stava camminando verso l'entrata.

Frettolosamente, agii d'istinto, facendo forse la cosa più stupida che potessi fare. Mi allontanai da Harry, solo per potergli prendere la mano. Prendergli la mano e trascinarlo verso Liam. Liam che, confuso dal mio comportamento, fermo vicino al bancone, aveva osservato ogni mio movimento.

"Hazz, ti presento Liam! Il ragazzo di cui ti ho parlato ieri!" Odiando ancor di più me stessa, in quel momento, parlai ad Harry, oscillando il mio sguardo preoccupato verso Liam. Non avrei potuto sapere cosa si sarebbero detti da lì a breve, ma la faccia di Hazz, dopo che gli avevo presentato Liam, credetemi, parlava da sé. Sapevo benissimo del senso di protezione che Harry nutriva nei miei confronti, quindi, Liam si sarebbe dovuto aspettare delle raccomandazioni e delle minacce.

Quante bugie del cazzo.
Ma cosa stavo combinando?
Non solo avevo messo me stessa in una bugia enorme, ma, avevo trascinato anche Liam che, nella mia vita, non ci azzeccava proprio nulla. Mi dispiaceva per lui, anche per me, mi dispiaceva un po' per tutto. Ma non vedevo una via d'uscita in quella situazione. Dovevo, per forza, agire in quel modo.

"Avrete molto da chiacchiere! Vi lascio da soli!" Frettolosa aggiunsi, mordicchiandomi l'interno guancia in modo nervoso. Liam aveva un'espressione ed uno sguardo di chi, in quel momento, ancora faticava a capirci qualcosa. Io ci stavo capendo meno di lui, ma quello, ancora una volta, non era il momento di pensarci. Sempre in modo frettoloso, praticamente li lasciai da soli, vicino al bancone e di spalle alla porta d'ingresso. "Torno subito, scusatemi un attimo!" Mi affrettai nel parlare, come già accennato, prima di andare via da loro due. In una frazione di secondi, che precedeva la mia uscita da locale, sperai e pregai per Liam.
Una volta uscita poi dalla porta, poco prima di evitare una catastrofe, vidi Louis, quasi giunto all'ingresso.

Lo fermai seduta stante.
Fermai anche lui, come Hazz poco prima, avvicinandomi, per poi abbracciarlo forte. Lo strinsi così forte a me, sorprendendolo in un abbraccio che tolse, ad entrambi, il respiro.

Call me Daddy 2.Where stories live. Discover now