{Lies...} Parte due.

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"Tutti, ti prego! Tutti, tranne Zayn!"
Farfugliai tra me e me chiudendo le palpebre degli occhi, come una bambina spaventata, che per evitare di guardare, smise del tutto di farlo.

Pian piano, aprii un occhio solo, vedendo quella macchina, ancora lì, ancora ferma.
"Uh, porca puttana, è lui!" Imprecai, voltandomi, dando le spalle a quella macchina, stringendo di nuovo le palpebre degli occhi.

"Che faccio? Porca vaccarella! Che faccio? Scappo?" Continuai a parlare da sola, in un modo agitato, tenendo sempre gli occhi chiusi. "Vado nel senso opposto? Così non gli passo davanti!" Credetti di essere giunta ad una soluzione, poi mi ricordai che la strada di casa mia era a senso unico, quindi, per uscire fuori da essa, dovevo per forza voltarmi ed andare nell'unico senso dove vi era ferma l'audi di Zayn. "Ci sono! Torno in casa e prenoto un volo solo andata per il Madagascar! Ah!" Esclamai sempre in modo stupido tra me e me, ad alta voce.

"Vuoi prenotarlo anche per me? Solo andata, tu ed io, da soli..." Sentii una voce, sentii la sua voce, ad un tratto, rispondere ai miei pensieri dettati ad alta voce, provenire dalle mie spalle.

Ma perché sbucava sempre nel momento meno opportuno?

Perché sempre dalle mie spalle poi?

Perché di nuovo quei brividi lungo la mia schiena?

Mi voltai di scatto e istintivamente, verso quella voce che mi aveva parlato. Mi voltai così velocemente che non ebbi il tempo di focalizzare. Focalizzare il fatto che mi ritrovai tra le braccia di Zayn, con il viso stretto al suo.

"Tu-tu non eri, insomma, perché sei ancora qui?" Balbettai imbarazzata, avendo da subito i suoi occhi che guardavano fissi nei miei. "E-e tu perché sei vestita in questo modo? Dove stai andando?" Mi parlò, non rispondendo alla mia domanda, usando un tono, uguale al mio, come presa in giro. Lo guardai dopo le sue parole, abbassando lo sguardo sul mio top, estremamente scollato. Alzai poco dopo lo sguardo verso di lui, guardandolo nuovamente negli occhi. "Devo vedere un amico!" Gli esclamai convinta di me, continuando a perdere il mio sguardo nel suo. Lui, dopo le mie parole, sorrise, guardandomi subito dopo in modo serio, dalla testa ai piedi, soffermando il suo sguardo sulla mia scollatura. "Ovviamente parli di me, vero? Devi vederti con me, giusto?" In modo quasi serio, mi chiese. Io non sapevo esattamente cosa rispondergli, insomma, dovevo vedere Lou, non capivo neanche perché lui fosse ancora lì. Fortunatamente, o sfortunatamente, il mio cellulare in quello stesso momento iniziò a squillare. Frettolosa, spostai la mia attenzione, riportandola, per l'appunto, sullo schermo del mio cellulare; stava chiamando Lou.

Davanti allo sguardo attento di Zayn, portai il cellulare verso l'orecchio, rispondendo a quella chiamata in arrivo. "Piccolino? Dammi due minuti, sto prendendo un taxi!" Esclamai subito in risposta alla chiamata, quando venni improvvisamente interrotta da Zayn, che, con scatto veloce e brutale tolse via dalle mie mani il cellulare, staccando il telefono in faccia a Lou. "Ma che fai?" Stupita, aggiunsi, notando sin da subito uno suo sguardo fin troppo serio nei miei confronti. "Piccolo? Ma tu stai scherzando, Venere?" Con una sottile aria di gelosia mi parlò Zayn, guardandomi sempre dritto negli occhi, cercando una risposta seria e sincera da parte mia.

Peccato che io la serietà non sapevo neanche dove abitava.

"Ma tu stai male!" Gli esclamai, cercando di riprendendomi il cellulare dalle sue mani. Lui alzò un braccio verso l'alto, tenendo il mio cellulare nella mano, lontano da me. Ero un tantino più bassa di lui, non sarei mai riuscita a riprendermi il cellulare. "Ridammelo!" Continuai, usando un tono arrabbiato. Lui non calcolò le mie parole, tanto che non ci pensò minimamente a ridarmi il cellulare. Mi guardò con un'espressione strana aggiungerei, sollevando un sopracciglio come se stesse aspettando delle spiegazioni da me.

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