43. Plane

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GRACE'S P.O.V.

Vorrei che esistesse un sistema, qualsiasi cosa in grado di fermare i miei pensieri, perché ho davvero bisogno di mettere in pausa la mia mente.

Sapevo che sarebbe stato un incredibile errore, che non avrei dovuto sfruttare la mia pausa studio in quel modo, ma è semplicemente successo: mai scrivere Harry Styles sulla ricerca di Google perché il mondo che si apre è talmente ampio e articolato, da annientare completamente qualsiasi mia difesa, principio o credenza.

In tutta onestà non so dire se sia stato un bene o un male, ma so per certo che l'Harry che ho visto in quelle foto, e quello di cui ho letto, sembrano essere due persone completamente diverse.

Avrei voluto parlarne con Lui, capire come fosse possibile questa enorme differenza, ma ancora una volta, il fato si è messo in mezzo; una serata importante a cui partecipare, un'intervista e una riunione con lo staff.

Addio chiarimento, benvenuti dubbi.

"Ti ho già detto che mi spaventi a volte?"

Sì, me lo ha già detto, ma con molte probabilità, sarei io quella che si deve spaventare; ho una pazza amica al mio fianco che continua a creare playlist musicali in continuazione.

"Mad mi spaventi da vent'anni eppure ci ho fatto l'abitudine, si può sapere cosa stai facendo?"

Sono acida, me ne rendo conto, ma tutto questo studio mi sta rendendo nervosa. Mancano cinque giorni all'esame e io ne ho solamente tre da dedicare al ripasso. Ho studiato tantissimo e sono riuscita a terminare il programma nella speranza di stare tranquilla e godermi questi ultimi giorni in compagnia di Harry, ma qualcosa è andato storto.

Ansia.

"Creo delle playlist per ogni occasione. Sono emotivamente instabile e ho bisogno di sostegno musicale dal momento che la mia amica è sul pianeta libri"

Sarebbe molto più comodo essere sul pianeta libri onestamente, invece mi trovo sul pianeta Harry.

Sono una pessima amica probabilmente; so quello che è successo con Liam e dovrei starle vicino, ma è una scelta che deve fare da sola, io so cosa farei.

So cosa farei se fossi nei suoi panni ma di certo non so come comportarmi nei miei.

"Non sono sul pianeta libri."

Tutta la freddezza si è accumulata nel mio corpo? Perché ho questa strana attitudine nel crearmi problemi da sola? Voglio dormire, dormire e basta e approfitterò di questo lungo volo per spegnere la mente e dormire.

Siamo su quest'areo da più o meno mezz'ora; per quanto mi piaccia volare, sarebbe carino non restare fermi su una pista di decollo per motivi tecnici. Lo staff continua a ripeterlo all'interfono e riesco ad essere infastidita anche dalla voce dell'hostess x, dalla voce y.

"Non sei nemmeno sul pianeta aereo" puntualizza la mia amica.

Non sono su nessun pianeta, al momento sto fluttuando nell'ansia e nell'agitazione e Mad non aiuta.

"Non esiste il pianeta aereo." rispondo incrociando le braccia al petto.

Non mi sopporto quando faccio così, non mi tollero proprio. Perché diavolo non mi do una calmata? È solo un ragazzo Grace, il tuo esame è più importante.

"Nemmeno il pianeta libri. Quindi dammi le coordinate del tuo pianeta che provo a raggiungerti"

Io sarò strana, ma stare con Mad è comunque di conforto perché Lei sarà sempre più strana di me.

Magra, ma efficiente consolazione.

"Ti stai improvvisando astronauta?"domando.

Con queste cuffie in testa potrebbe benissimo avere le sembianze di un astronauta. Ho provato a farglielo notare, ma dice che sono le cuffie di Sam e la musica ascoltata dalle cuffie di Sam, è la miglior musica di sempre.

A kind of magicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora