35. L'amour toujours

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  • Dedicata a Lucy, Ilary, Erika e Delilah
                                    

HARRY'S P.O.V

Se avessi saputo che le mie preoccupazioni erano totalmente infondate, non avrei perso così tanto tempo in pensieri. 

Non è cambiato nulla rispetto a ieri, ma la consapevolezza che Lei è legata a me, in modo per così dire ufficiale, è fantastico.

Grace è la mia ragazza, la mia ragazza è Grace; suona bene.

Sono passati quattordici giorni, ma sono bastati per portarmi qui, su questo aereo per Parigi, perso a guardarla mentre parla con Liam.

Ha litigato con Mad; quando sono arrivato sotto l'appartamento prima della partenza, era nervosa e non c'era traccia di un sorriso sul suo volto. Non ha voluto raccontarmi nulla, nonostante io gliel'abbia chiesto più volte.

Sapevo che il ruolo di fidanzato non mi si addiceva, ma non pensavo di fallire miseramente, quattro ore dopo, esserlo diventato.

Grace però mi ha rassicurato con un bacio, garantendomi che sta bene e che preferisce non parlarne ne tanto meno pensarci. Pensare a Lei e Mad in condizioni diverse da quelle di due persone completamente o quasi in simbiosi, è strano; immagino che sia successo qualcosa di grave, se non hanno avuto modo di chiarirsi l’un l’altra prima della partenza.

Siamo su questo aereo da mezz'ora ormai e da quando siamo decollati, Lei è persa in una fitta conversazione con Liam.

Lui ha sempre avuto questa strana capacità di far aprire le persone; è per noi una sorta di punto di riferimento in alcuni casi, in particolare quelli che implicano lo sfogarsi. Lui semplicemente annuisce, ti guarda,  sorride e con una frase ad effetto finale, riesce a darti la risposta che stavi cercando.

Una specie di Louis più diplomatico e meno invadente.

Oggi però sembra che i ruoli si siano invertiti; Grace ascolta, annuisce, sorride, e Liam parla, parla e parla.

Avevo immaginato questo viaggio in modo totalmente diverso; nella mia immaginazione tutto era correlato a una stretta vicinanza fra me e la mia ragazza, ma evidentemente, anche questa volta, mi sbagliavo.

Nonostante tutto però, questa piccola distanza da Lei, ha i suoi vantaggi; posso rimanere a guardarla senza sembrare troppo stupido ai suoi occhi, posso assorbire ogni suo piccolo particolare, senza che lei si vergogni e me lo impedisca, e posso costruire quell'attesa nota ormai a tutti, per le sue qualità di incremento del desiderio.

Il mio desiderio verso di Lei è alle stelle; dormire con lei è stato tanto bello quanto straziante. Averla così vicina a me senza dare la possibilità ai miei ormoni di dare libero sfogo alle loro ormai care attitudini, è stato davvero frustrante, ma so che ho fatto bene a trattenermi e che dovrò trattenermi ancora.

Per la prima volta non mi dispiace, il suo discorso da ubriaca mi è piaciuto, nonostante io non la pensi allo stesso modo; sono un ragazzo e probabilmente la differente concezione che abbiamo del sesso, dipende da questo, ma rispetto la sua idea.

Mi piace che Lei dia tanta importanza alle cose, che siano semplici gesti, o qualcosa di più. E’ bello che Lei abbia dei valori e delle idee ben definite, condivisibili oppure no.

Quindi per ora mi avvarrò della frase di auto convincimento che non faccio altro che ripetermi: L'attesa aumenta il desiderio Harry, l'attesa aumenta il desiderio.

"Se continui così la consumi"

Quando ho chiesto a Louis di interrompere il mio flusso di pensieri/ormoni?

"Posso farlo, è la mia ragazza"

Suona così bene che potrei ripeterlo in continuazione.

"Mi sembri un quindicenne alla prima cotta Harry"

A kind of magicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora