Spero di sbagliarmi

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Uscita dal Plaza, la mia preoccupazione è troppa, l'incontro con Paco Rabanne mi ha sconvolta. Tutte le cose che non so, le cose ignote, mi hanno turbata. Sono in pericolo? Non lo so. Mio padre è in pericolo? Probabile, ma in fondo non so neanche questo.
Nel tragitto per tornare a casa mi sembra di sentire la voce sicura, fin troppo tranquilla di Spencer: "tuo padre e mio padre Hale, si tratta di loro....affari insieme, colleghi....solo una copertura....cose con gente losca....brutti affari, o peggio...non lo so" non gli dissi nulla, volevo dire qualcosa ma avevo troppe domande in testa, quindi mi trovai a boccheggiare senza riuscire a dire nulla di sensato.
Appena arrivata a casa, decido di parlare con papà, si renderebbe conto (o almeno spero) se gli avessi parlato io, che forse eravamo in pericolo tutti, (dentro di me, c'era una piccola parte convinta che non eravamo in pericolo, che papà sapeva fare il suo lavoro, lo faceva da anni, non sarebbe stato così stupido da farci mettere in pericolo per...per..non lo so per cosa. Soldi? Forse, e se ci fosse altro? Impazzirò?Si, l'unica cosa sicura è questa.)
Quando peró entro effettivamente in casa vedo solo mamma:
<<Hey, dov'è papà? Gli dovrei parlare>>
<<Lydia non ricordi ? È in viaggio di lavoro>>
<<e dove, di grazia?>>
<<Svezia, ah no, Svizzera, si sono abbastanza sicura che sia in Svizzera>>
Oh, la Svizzera! Perfetto scenario stile "The Wolf of Wall Street", quel film mi ha sempre spaventata, dimostra l'effetto che possono avere i soldi sulla gente, quanto possano essere più potenti anche delle droghe, ho sempre avuto paura di poterci rivedere mio padre in quel film, di poterci rivedere me, inghiottiti in un brutto vortice, avere sempre più voglia di fare soldi, costi quel che costi.
Le uniche persone che possono salvarmi in questo momento sono Eric e Astrid.
Quando sono entrambi a casa, provo a spiegargli la situazione e mentre Eric sembra molto (e dico molto) più preoccupato di me, come se io fossi già stata uccisa da due narcos e mio padre in galera per truffa, Astrid mi tranquillizza dicendomi che non sono problemi miei e cose tipo "tuo padre è un maestro nel suo lavoro, non si sarebbe affidato alle persone sbagliate" nel frattempo Eric sembra non sapere assolutamente cosa dirmi, apre la bocca per poi chiuderla un secondo dopo.
<<Andrà tutto bene, Ly, vedrai>> dice Astrid con un tono di voce convinto, sicuro e che mi tranquillizza.
<<Vero Eric?>> dice riferendosi al mio ragazzo, ma, quando vede che lui continua a non dire nulla sembrando ancora preoccupatissimo, assume quello sguardo che fa quasi paura.
<<Vero Eric?>> questa volta però alza la voce per avere l'attenzione completa di Eric che finalmente riesce a dire qualcosa:
<<eh? Si sì certo, andrà tutto per il meglio Ly>>
<<potevi sembrare un pó più convincente stupido abitante di Red Hook>> sussurra la mia migliore amica al mio ragazzo, senza riuscire a non farsi sentire da me.
Per il resto della serata provo a non pensarci e fare finta di nulla e ci riesco, quasi. Mi diverto, ma non mi distraggo completamente: dentro di me avverto ancora il pericolo, sento una brutta sensazione, quasi un presentimento. Spero solo di sbagliarmi.

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