Capitolo undici

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La giornata passò in fretta, tra io che pulivo, Jeff che chiacchierava con i miei e, quest'ultimi, che passavano il tempo fra di loro. 

Arrivò la sera, e io ero a dir poco stremata. Mi sdraiai sul mio amato letto, per poi chiudere gli occhi. Volevo riposare, e nessuno me lo avrebbe impedito.

Cinque secondi, passarono solo cinque secondi e poi il mio telefono iniziò a suonare; Nella mia camera riecheggiò l'opening di Kill la Kill, anime che amavo assolutamente.

Contro voglia presi il cellulare, che intanto continuava a suonare e a vibrare facendo un rumore assordante, e risposi.

« Chi è che rompe le cosiddette palle a quest'ora? » Risposi assonnata, senza dar tempo all'altro di dire " ciao '.

« Ah bene, è così che saluti la tua amata compagna di banco? » La voce di Ella mi trapanò le orecchie.

Ella era stata la mia prima amica in quel posto; il mio primo giorno di scuola si era seduta accanto a me, abbandonando la sua ex compagna di banco, e quest'ultima naturalmente se l'era presa.

Si presentò tutta sorridente, e nelle successive ore mi era sempre stata vicina. Mi aveva fatto visitare tutta la scuola, che era gigantesca.

Eravamo diventate subito amiche, e da quel giorno non ci separammo un attimo. Praticamente, era la mia migliore amica.

« Scusa Ell, sono stremata. » Stavo morendo di sonno, e in quel momento l'ultima cosa che volevo fare era parlare con lei.

« Annie, ti devo raccontare una cosa. » E fu così che Ella mi trattenne al telefono per ben un'ora, parlandomi del fatto che era uscita con uno dei ragazzi più carini della scuola.

Appena chiusi la chiamata mi alzai, ormai il sonno era passato e avevo gli occhi sbarrati.

Scesi di sotto, dove trovai ancora Jeff e i miei a parlare, ma non si accorsero di me.

Andai direttamente in cucina, dove preparai un bel panino con pomodoro e tonno, il mio preferito. Stavo per addentarlo, quando il rumore di qualcosa appena caduta mi fece girare di scatto.

Trovai un Jeff sorridente, con in mano alcune posate.

« Che ci fai con quelle posate in mano? »

« Io e tuoi abbiamo cenato, tu eri di sopra a parlare, così non ti abbiamo aspettato. Stavo sparecchiando, comunque. » Rispose annoiato, si vedeva lontano un miglio che i miei lo avevano stressato con le loro domande.

« Che hai detto ai miei? » Chiesi.

« Mah, niente di che. Gli ho raccontato qualche balla. E.. Che io sono il tuo ragazzo. » Sorrise malizioso, alzando un sopracciglio.

« Cosa?! » Urlai, io gli avevo detto che era solo un amico, e lui se ne esce che è  il mio ragazzo? Pensai.

« Tranquilla, scherzavo. Sei troppo buffa quando ti arrabbi. » Rise a crepapelle. Di nuovo uno dei suoi idioti scherzi, ma non lo trovai affatto divertente.

Mi era preso un infarto, il mio cuore sarebbe esploso.

Presi tra le mani la prima cosa che trovai, il panino, e glielo lanciai addosso. La sua faccia ora era piena di pomodoro; a quella vista scoppiai a ridere, mettendo le mani sulla pancia e piegandomi.

« C-così impari. » Dissi tra una risata e l'altra.
Se lo meritava.

Da l'altro canto, lui si avvicinò a me, prendendomi per i fianchi. Con una mano aprì l'acqua del lavandino, con l'altra prese la mia testa.
Ora, immaginate il resto.

Ed eccoci qui. Io bagnata fradicia, e lui col pomodoro ovunque.

Ah.. E i miei che ci guardavano furibondi, anche se sapevo che stavano trattenendo le risate.

// Angolino autrice

Ed ecco il capitolo (?)
Spero vi piaccia
Stavo pensando.... La storia come l'ho scritta, non mi piace molto. Non so, volevo cancellarla. Ma forse cambierò solo alcuni capitoli.

Alla prossima~

Secret love [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora