Capitolo venti

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- Bene, possiamo iniziare
Lo slenderman era in vantaggio, aveva in pugno la ragazza e non l'avrebbe lasciata tanto facilmente. Invece, Annie, era convinta che presto avrebbe ricevuto la tanto attesa libertà; ma in cuor suo sapeva cosa le sarebbe accaduto più in là.
- Ti farò delle semplici domande su di te, per adesso.
La ragazza annuì guardandolo dritto in faccia, quasi sfacciata.
- Come ti chiami?
- Annie Nash.

In quell'istante ricordò i suoi genitori, che erano morti a causa di quell'essere. Non aveva mai rimpianto così tanto di aver passato così poco tempo con loro. Avrebbe potuto fare così tante cose; andare in vacanza con loro, visitare migliaia di posti incantevoli, giocare con suo padre come quando era piccola. Invece si era limitata a stare con loro solo a pranzo e a cena, tutto per degli stupidi manga. Annie li amava tanto; leggerli la portava in un altro mondo, un mondo in cui tutto era possibile, dove quasi sempre la protagonista aveva la meglio sul suo nemico, dove lei poteva immaginare ogni avvenimento. Il mondo che a lei piaceva, ma che le aveva portato via il tempo.
E adesso le sembrava più di stare in un manga di genere horror, che si stava per concludere male, con la morte della protagonista forse.

- Bene, Annie Nash. Da dove vieni?
- Da Londra.

Già, la piccola Annie, veniva da Londra. Era nata lì, e ci aveva vissuto fino a quell'anno. A Londra aveva trascorso tutti anni magnifici, tra le sue passioni e gli amici che aveva. Amici, pensò. Aveva dovuto salutare tutti quelli che le erano stati vicino dall'infanzia; e ora non li avrebbe più rivisti. Pensò alla sua migliore amica, Ginevra, che più di tutti le era fedele. La conosceva fin dall'asilo, e non si erano mai staccate nonostante gli innumerevoli litigi.
In quel momento avrebbe voluto chiamarla e dirle che le voleva bene, ringraziarla di tutto ciò che aveva fatto per lei.

- Quanti anni hai?

- Diciotto.
I suoi diciotto anni. Ricordò l'enorme festa fatta il 4 marzo per lei, dove aveva rivisto tutti i suoi amici anche se era a Boston. Tutto era stato curato nei minimi dettagli, ma la cosa più bella che Annie aveva trovato, erano semplicemente tutti i suoi amici e parenti. In quel momento si sentì più amata che mai.

- Passiamo alle risposte che mi interessano davvero.

Proprio quelle che a cui non voleva rispondere.

- Sai cosa sono i K?
Ripensò all'articolo che aveva letto, quello che spiegava il minimo necessario.
- Ho letto un articolo a tal proposito. Non c'era scritto molto, so solo che sono delle creature " magiche " e che ce ne sono di diverse specie.
- Bene. Tu a quale specie pensi di appartenere?
- Credo ai Ketys. Quelli con la magia di difesa, ma per tua fortuna non so usarli.
Lo slenderman la fissò e alla ragazza le parve che stesse sorridendo in un certo senso.
- Ma come siamo sfacciati. Forse dovresti imparare a stare zitta Annie.
Con un altro schiocco di dita, la stessa scarica di prima, la invase di nuovo, facendola urlare ancora una volta.
Quando quella tortura terminò, i suoi occhi si ricoprirono di calde lacrime dovute al dolore e alla disperazione.
- Lasciatemi in pace. Disse fra le lacrime; stava collassando.
- Ti lasceremo in pace quando avremo ciò che vogliamo.
Rise l'uomo.

Annie stava esplodendo, voleva andare via da lì e una piccola idea le venne in mente. Certo, non sapeva se sarebbe data a buon fine, ma " tentar non nuoce ", o forse si?
Le tornò in mente il momento in cui Jeff voleva ucciderla, e lei senza molti sforzi lo aveva sconfitto con i suoi poteri da K. Forse avrebbe potuto di nuovo usarli se lo voleva, ma se non avrebbe funzionato sarebbe stata uccisa all'istante.

Chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi; focalizzò la sua energia in un punto del corpo e, sperando che funzionasse, tese il braccio in avanti e aprì di scatto gli occhi. Una piccola scintilla ne uscì, ed Annie stava perdendo le speranze, quando finalmente qualcosa accadde.
Una scarica d'energia molto potente si fiondò addosso allo slenderman, facendolo balzare all'indietro; la ragazza ne approfittò uscendo dalla porta. Iniziò a correre senza fermarsi, andando alla cieca, sperando di trovare l'uscita, che, per sua fortuna, era vicina.
Aprì quella che doveva essere la porta d'ingresso, che dava su un bosco; si addentrò là dentro, senza smettere di correre. Respirava a fatica, e l'aria era troppo fredda per i suoi gusti. Le sue gambe non ce la facevano più, ma doveva continuare o l'avrebbero di nuovo presa.
All'improvviso la sua corsa venne interrotta da qualcuno. Quel qualcuno la fermò con facilità, facendola sbattere contro un albero; Annie riuscì a vedere solo un ascetta nelle mani di quel ragazzo, prima di svenire ancora una volta.

Angolino ~
Nyan ho aggiornato finalmente. come al solito spero vi sia piaciuto ~ volevo solo avvertirvi che la storia sta quasi per giungere al termine ; w ; eh si. altri 10 capitoli circa e poi il final ; w ;
Alla prossima~

Secret love [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now