Strano. Sì, fu strano, come nel sogno della scorsa notte.
-Be', Rose ed io...-
-Voi andate se volete, non vi preoccupate,- rassicurai Ed, mentre Harry a qualche metro più avanti aspettava che lo raggiungessi.
Ed annuì e prese per mano Rose, per poi lanciarmi uno sguardo malandrino, prima di incamminarsi per la direzione opposta al 451. Così mi voltai e cominciai ad avvicinarmi a Harry, ancora appoggiato a quella macchina e ancora con gli occhi pieni di parole illeggibili.
-Mi spii? O vuoi soltanto ostinatamente baciarmi?- dissi sarcasticamente.
Un sorriso si fece spazio sul suo volto e quando parlò l'aria davanti alle sue labbra si condensò.
-A dire il vero ero venuto per il concerto del tuo amico. E' bravo, a proposito. E non mi aspettavo che cantassi anche tu.-
-Nemmeno io onestamente.-
-Mi è sembrato di averla già sentita, la canzone che hai cantato...-
-In un certo senso l'hai sentita.-
-Quando?-
Ripensai alla sera in cui l'avevo trascritta su dei fogli trovati per caso a casa sua a Londra. Non avevo dormito per tutta la notte soltanto perché dovevo buttare giù la prima cosa che mi passava per la testa.
-La sera dopo che...- mi trattenni e riflettei esattamente su cosa dire, -... la sera della nostra prima volta.-
Abbassò lo sguardo, ricordando cosa fosse successo quel giorno e, -Perché non me lo ricordo?- disse.
-Perché dormivi, mentre la suonavo. Mi piaceva vederti dormire, per questo restavo sveglia.-
Anche il suo ritratto lo avevo fatto in una notte insonne.
Ogni momento insieme a lui era diventato più prezioso dell'oro e pensavo che perderlo sarebbe stato da incosciente.
-Quando l'hai scritta?-
-Quella notte,- risposi. -Però l'ultima parte... l'ultima parte l'ho aggiunta dopo che te ne sei andato.-
-Capisco,- disse e abbassò lo sguardo. -Non voglio trattenerti qui al freddo, Paige. Se devi tornare, vai pure. Volevo semplicemente salutarti e dirti che sentirti cantare mi ha... mi ha riportato indietro. Mi ha fatto rivivere quei momenti che ci sono appartenuti.-
Mi guardò.
E un po' mi sentii morire.
-Ho rivisto la tua passione,- mormorò infine.
Venni travolta dai brividi. Dovevo respingerli.
-Tu come torni a casa?- gli chiesi, cambiando discorso.
-A piedi, tanto è vicina. Te invece dove devi andare?-
-A Newton, è a circa quaranta minuti da qui.-
-A Newton? Così lontano?-
-Alla fine non è così male. Poi l'hotel in cui alloggio è in centro, davanti a un parco meraviglioso.-
-Pensavo stessi con Ed.-
-No, ho dovuto... ho preferito avere i miei spazi.-
-Se vuoi puoi venire a stare da me. Anche solo per questa notte.-
Sospirai in modo non troppo evidente.
-Preferisco tornare a Newton, Harry.-
-Sì, lo capisco.-
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Brave
Fanfiction"Il dolore rende deboli, non fortifica. E per mascherare questa debolezza si cerca in tutti i modi di fingere di poterlo combattere, inutilmente." La storia di come Paige e Harry s'incontrano fino a innamorarsi. Ma non sarà così semplice fra stori...