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Intanto, su Ahch-To, la maestra Jedi Akana insegnava al suo apprendista la via della Forza. Aveva chiesto al ragazzino, figlio dell'amica che considerava come una sorella, di espandere le proprie sensazioni, avvertendolo di fare molta attenzione al luogo oscuro, nascosto sotto l'isola. Axel fece un tentativo ma era troppo per lui. Si alzò dalla roccia su cui era seduto fino a quel momento e disse alla sua maestra che non era ancora abbastanza forte per riuscirci. Akana lo fissò. I 2 soli illuminarono il volto della ragazza vicino ai 40 anni. Il sopracciglio spezzato a metà si inarcò in modo strano. -Dubiti delle tue capacità, Axel?- Lui annuì. -Grosso errore, mio giovane apprendista. Sei insicuro come lo eravamo io e tua madre ma dovrai imparare a non esserlo. Su, usciamo dal tempio, poi sguaina la tua spada.- Una volta fuori dal tempio, Axel sfoderò la propria spada laser e l'accese. Akana, prima di sfoderare la sua spada laser verde, diede una benda al ragazzo di 13 anni. -Mettila sugli occhi, Axel.- Lui guardò meravigliato la benda. -Ma, maestra, come faccio a combattere, se non ci vedo?- Akana sguainò la sua spada. -Gli occhi a volte ti ingannano.- Axel si legò la benda agli occhi e maestra ed apprendista iniziarono a combattere, come tante volte avevano fatto prima. Seduti su delle rocce, Dehl, Armitage, Millicent e la piccola Rey li osservavano.

Dehl diede una gomitata all'amico, rischiando di fargli cadere sia il gelato che la bambina addormentata che doveva accudire. -Sarebbe fico avere una propria spada laser ma devi essere o un Sith o un Jedi per averla.- Hux fece un sorrisetto, dopo aver leccato il cono del suo gelato. -Non è detto. She-Ra non è più un Jedi, eppure ha una propria spada. La vuoi anche tu forse?- Dehl fece una smorfia e scosse la testa. -Nah, che ci faccio?- Millicent, seduta fra i 2 amici, puntò gli occhi verso una farfalla e saltò sulle gambe di Dehl per prenderla. -Piano, Millicent!- La bambina si svegliò e si stirò così tanto che per sbaglio infilò un paio di dita in bocca ad Armitage. -Grazie, eh?- disse lui sarcastico ed ebbe un'idea. -Ehi, piccola Rey, vuoi un regalino?- La piccola annuì. -Zio Armie!- Lui le mise in bocca un ciuccio col simbolo dell'Impero Galattico. -Questo era il mio ciuccio e ora lo regalo volentieri a te.- Dehl e Millicent lo fissarono stupiti. -L'hai disinfettato, vero?- Hux fece spallucce. -E chi se lo ricorda ma a Rey piace, non è così, piccoletta?- La figlia più piccola di She-Ra si accoccolò alla sua giacca nera e fu sul punto di addormentarsi di nuovo, quando Dehl la prese in braccio. -Ehi, zio Armie, giochiamo al lancio della bambina?- Armitage si diede uno schiaffo in fronte. -Se ci scoprono i loro genitori o Akana, siamo fritti!- Dehl lanciò la piccola Rey verso l'amico, che la prese al volo. -Finché non lo vedranno, non ne soffriranno.- I 2 giocarono a passarsi la bambina per un po', che perse il ciuccio. Lo sguardo compiaciuto della gatta arancione indicò che si era appropriata del regalo di Hux. Poi intervennero Akana ed Axel, dopo quella che per Rey pareva un'eternità. -Che state facendo a mia sorella?- domandò Axel, con le braccia incrociate al petto, tipico gesto della madre. Dehl ed Armitage fissarono i nuovi arrivati e nessuno pensò di prendere la bambina. Akana, per fortuna, la fermò grazie alla Forza e la piccola rimase a mezz'aria. -Io non sono una palla!- Hux e Dehl si indicarono a vicenda. -E' stato lui!- dissero in coro. Axel prese in braccio la sorellina. -Non vi si può lasciare soli un momento che succede un casino.- mormorò Akana esasperata. Suo cugino e il suo migliore amico richiedevano una pazienza infinita persino per un Jedi. Poi la donna si voltò e vide che i soli stavano tramontando. -E' quasi ora di cena. Io vado a procurare un po' di cibo. Mi raccomando, non combinate niente in mia assenza.- Dehl e Hux fecero un sorriso furbo, mentre Axel scuoteva la testa. La piccola stringeva la veste del fratello. -Fame!- Armitage si chinò a dire qualcosa nell'orecchio della sua gatta, che corse giù per la collina. -Che le hai detto?- domandò Dehl ed Armitage sogghignò. -Oh, tu vedrai.-, -Vedrò cosa?- Intanto, Axel si girò, dando la schiena ai 2 amici, e si sedette a guardare il tramonto, sgombrando la propria mente. La sorellina lo guardava con ammirazione e tentava di imitarlo, anche se non era affatto facile con la fame.

L'Ammiraglio PelucheWhere stories live. Discover now