If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas [ Da Revisionare ]

Capitolo 19.

"Hey Eve posso rubarti solo un secondo?" mi chiese Shelby dopo aver salutato tutti.
"Certo, dimmi pure" risposi avvicinadomi a lei una volta rimaste sole.
"Ascoltami Eve, all'inizio non credevo sarebbe diventato così evidente ma dopo questa sera non sono più tanto sicura che..."
"Evidente?
Cosa?" domandai perplessa.
Non avevo la più pallida idea di cosa volesse dire.
"Eve mi riferisco a poco fa in cucina.
Apri gli occhi, solo uno stupido non si accorgerebbe di niente.
E tu non sei stupida, nemmeno lui lo è"
"Shelby non capisco a cosa ti riferisci io non..."
"Da quando Caleb è tornato a casa voi due vi siete avvicinati.
Non fraintendermi, io ne sono felice, si vede che entrambi avete molta stima l'uno dell'altro ma la mia speranza che fosse semplicemente questa la causa del vostro avvicinamento si è dimostrata infondata.
Mi sbagliavo.
Qualcosa è cambiato in questo periodo ed è completamente impossibile negarlo"
"Non capisco dove sia il problema.
Non è la prima volta che lavoriamo insieme, ma si, stranamente questa volta sembriamo aver trovato una sorta di equilibrio.
È questo che crea disagio?
Che per una volta riusciamo a lavorare insieme senza problemi?" domandai iniziando ad alzare la voce.
Il discorso di Shelby cominciava ad infastidirmi, dove voleva arrivare, cosa stava cercando di dirmi davvero?
"Sai che non è quello che ho detto.
Non mettermi parole in bocca che non ho detto perché non è quello che voglio"
"E allora quale è il tuo problema?" la incalzai.
"Il mio problema è che non voglio ti si spezzi il cuore!
Voglio aiutarti prima che sia troppo tardi.
Ho visto i vostri occhi incrociarsi più volte di quante avrei voluto, quindi si sono preoccupata per te.
Non si tratta di equilibrio Eve!
Non fingere di non capire quanto la situazione sia diventata ormai inequivocabile.
C'è un punto dal quale non è possibile tornare indietro, un punto di non ritorno e tu ci sei molto vicina"

"Da te non me lo sarei mai aspettata Shelby, sai, da quando ti conosco ho sempre riposto molta fiducia nella tua persona e credevo lo stesso valesse per te ma a quanto pare..."
"Io ho fiducia in te Eve..."
"No, non ne hai ed il fatto che tu non mi reputi all'altezza di gestire questa situazione, a tuo parere 《ormai così evidente》, mi delude profondamente.
Questo mi fa male, ma a quanto pare è colpa mia..."
"Eve ti prego ascolta..." mi interruppe Shelby facendo un passo verso di me.
"...in passato ti ho chiaramente mostrato un qualcosa della mia vita che non avevo mai mostrato a nessuno.
Magari tu adesso pensi di dovermi aiutare ma non è così.
Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, nemmeno il tuo" ripresi senza darle la possibilità di continuare.
"Eve perché non ci sediamo e ne parliamo con calma, io voglio solo..."
"Io non voglio.
La mia vita privata non ti riguarda, apprezzo ti interessi per via di mio fratello ma..."
"Tuo fratello?
Okay, adesso stai esagerando!
Sai che non mi importa di te solo per via di Caleb, lui in questa situazione non..."
"Questa situazione a cui ti riferisci è una situazione di famiglia, la mia famiglia.
Quindi se non è per via di Caleb, non ti riguarda.
Ti prego di restarne fuori e di non farne parola con nessuno, tantomeno più con me"
"Come vuoi, vuoi tagliarmi fuori?
Va bene, la scelta è tua, fallo.
Sappi però che quando 《l'equilibrio》 a cui tanto ti appelli si spezzerà, perché credimi lo farà, io sarò qui.
Non perché tengo a Caleb ma perché tengo a te, sei anche la mia di famiglia.
Solo, per favore, non dargli la possibilità di farti a pezzi, non lo sopporterei"

"Questa volta sei tu ad avermi spezzato il cuore Shelby, nessun altro"