Prologo.

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Superato il caos delle prime settimane successive al suicidio del signor Roarke le cose sembravano essersi definitivamente assestate e quindi tornata a lavoro ripresi da dove avevo lasciato.
Harry e il suo fidanzato si erano trasferiti da me ad Atlanta, Caleb aveva iniziato l'università per studiare legge, Cassandra era tornata al college e , come ironizzavavamo spesso, i nostri genitori erano stati impegnati nel "rimettere in sesto l'America".
Insomma la mia vita sembrava finalmente aver ripreso il suo corso.
Nonostante fossero state solo due le settimane passate a casa, mi ci volle un po per riabituarmi all'idea di non vedere Caleb come prima persona al mattino.
Nell'ultimo periodo insieme aveva sviluppato l'abitudine di prepararmi la colazione.
Ogni mattina verso le otto arrivava con il solito vassoio a fiori che poggiava ai piedi del letto in attesa che mi svegliassi.
Ed ecco arrivare dopo meno di due minuti Cassandra, che come Caleb, aveva posticipato i suoi impegni per stare con me fino alla partenza.
Shelby si era addirittura trasferita da Alex per permetterci di stare più tempo insieme.
E ad essere sinceri nonostante i numerosi impegni dei nostri genitori, per una volta riuscimmo davvero a trascorrere del tempo come una vera famiglia.
Quando Caleb prima di lasciarmi salire sull'aereo diretto ad Atlanta mi domandò se ci saremmo rivisti presto io gli promisi di si.
Non avrei aspettato altri due anni prima di rivedere la mia famiglia, non dopo quanto avevamo passato.
Certo non sarei tornata subito perché nel profondo sentivo di aver bisogno di tempo per pensare, tempo per capire e così un giorno divenne una settimana, una settimana un mese ed infine un mese ne divenne tre.
In realtà quando mi dissero che avrei potuto gestire la sede distaccata a Washington non ci credevo, io direttrice?
Certo, ero già stata al comando prima di quel momento ma questa occasione era diversa, questo ruolo era diverso ed io completamente spaventata.
《Claire avrà provato lo stesso quando è toccato a lei》pensai.
Mia mamma agli occhi di tutti appariva probabilmente la donna più forte del pianeta, eppure il giorno in cui le assegnarono il ruolo di presidente mi chiamò quasi in lacrime.
《Eve tutto questo è....
Sarò la prima donna nella storia a guidare questo paese e se fallissi?》mi domandò.
"Non fallirai mamma" le risposi cercando di rassicurarla, ma come si può rassicurare la nuova Signora presidente in piena crisi mondiale?
Quando il G20 è preso d'assalto da una forza nemica che cerca in tutti i modi di far crollare il tuo paese e tu sei l'unica persona che può impedirlo, che altra paura puoi permetterti se non quella che possa andare tutto a rotoli sotto il tuo comando?

Spazio autrice:
I'm back!
Premetto che l'idea del sequel c'era già da molto molto tempo.
Voi che ne dite?
Cosa vi aspettate?
Fatemi sapere🤷‍♀️

If Rome Is Gonna Burn | Clayton Haas  [ Da Revisionare ]Where stories live. Discover now