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Fuoco e viaggio.

Mi svegliai perchè delle mani mi scossero e quando aprii gli occhi notai che la stanza era piena di fumo. "Harry, ma che diavolo sta succedendo?" Mi raddrizzai velocemente, coprendomi con le lenzuola visto che ero nuda. Quando mi guardai meglio attorno, il pavimento ero tutto bianco e l'estintore lì accanto. Merda, le candele. Come diavolo mi sono addormentata in mezzo a tutto questo?

Harry mi passò una sua maglietta dal suo armadio prima di alzarmi e vestirmi. "Mi sono svegliato per il fumo, penso che uno di noi due ha buttato i vestiti per terra."

Afferrò un paio di pantaloncini per me prima di prendere la mia mano e portarmi fuori dalla stanza. C'erano state fiamme ovunque, probabilmente si sono espase quando stavamo dormendo. Ma che diavolo. Tossii ed Harry pure, mi infilai i pantaloncini velocemente, andammo verso la porta d'ingresso e uscimmo.

Vidi i pompieri in fondo alla strada e anche un'ambulanza, Gesù Cristo. "Forse dovevamo spegnere le candele prima di addormentarci..." Dissi.

"Tu dici?!" Scattò guardando la sua casa. Corrugai la fronte, aveva il diritto di arrabbiarsi perchè la sua cazzo di casa è andata a fuoco ma non è colpa mia.

Dopo un paio di secondi mi guardò e sospirò. "Mi dispiace." Disse, aprendo le braccia avvolgendomele attorno stringendomi a lui. "È troppo frustrante."

"Sì, scusami."

"Non è colpa tua." Disse.

"Beh, non è neanche tua, dovevamo sapere che non dovevamo tenere le candele accese."

Lui annuì e mi baciò la fronte quando un paio di furgoni neri arrivarono. Dannati paparazzi. Iniziarono tutti quanti a prendere foto di me e Harry e chiedere cose ma lui mi tenne stretta a sè e li ignorò. Subito dopo un infermiere di soccorso venne da noi. "Possiamo darvi una controllata veloce?"

Harry annuì e prese la mia mano quando andammo verso l'ambulanza. Mi disse di andare per prima e mi sedetti così da lasciare la signora controllarmi. Disse che stavo bene e dopo iniziò a visitare Harry.

"Harry, hai preso il tuo telefono prima di uscire?"

Annuì e me lo diede prima che digitai il numero di mia mamma. Squillò per qualche secondo e dopo sentii la sua voce. "Pronto?"

"Hey, sono Preston."

"Stai bene? Hai la voce roca."

Guardai verso la casa e vidi che le fiamme stavano diminuendo, "Sì?" Dissi.

"Volevo solo dirti che c'è stato un' incendio a casa di Harry ma stiamo entrambi bene."

"Come scusa?"

Alzai gli occhi al cielo, "Beh, so che lo leggerai su qualche giornale o qualcosa del genere e non volevo farti preoccupare."

"Dannazzione, ti lascio andare in Inghilterra con una cantante famoso e questo è quello che succede?!" Sospirò. "Dovrei cambiare il modo in cui ti tratto."

"Nah, probabilmente no. Mi piace come mi tratti."

"Perchè ti lascio fare tutto quello che vuoi."

"Abbastanza." Dissi. "Comunque, devo andare, puoi avvisare Logan e dirgli che sto bene?"

"Sì, ciao tesoro. Chiamami dopo."

"Okay, ciao, ti voglio bene." Chiusi la chiamata e restituii il telefono a Harry che aveva finito la visita. "Sembra che quella ragazza c'ha messo un po' troppo a farti la visita, mh?" Corrugai la fronte facendolo sorridere.

"No." Disse divertito. "È stata lenta come una me-"

"Harry Styles?" Un pompiere venne verso di noi. Harry annuì e l'uomo si avvicinò. "Potete prendere le cose di cui avete visogno, ma c'è ancora il fumo e non è sicuro restare."