17. A teenager in love

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«Oh Mad, da quando esco con John B la mia vita è così stupenda!» disse Tonya lanciandosi in maniera drammatica a letto e facendo sprofondare la sua faccia sul mio cuscino.
«Oddio, Tonya, stai diventando pesante!» affermai scherzosamente mentre guardavo nel mio armadio per scegliere cosa mettere quella sera. Indovinate un po'? Almeno questo di piano non era fallito, non c'era voluto tanto per fare avvicinare Tonya e John B. In realtà non ero tanto sicura che John B fosse preso da Tonya quanto lei di lui, continuava a parlare a JJ di una certa Sarah e non mi andava di approfondire la cosa, non volevo riaprire vecchie ferite.
«Che vuoi! Sei stata tu qualche settimana fa a dirmi di provarci con qualche surfista e in spiaggia c'era solo lui!» che casualità, Tonya.
«Oh già, è tutta colpa mia quindi» dissi mentre provavo sopra di me un abito corto in seta, di colore verde petrolio.
«Mettiti questo stasera! Sei una favola, amore, farai colpo sull'amico di John B che porterà stasera. Chissà chi è» già, chissà chi è.

Lascio immaginare a voi la faccia di Tonya non appena vide arrivare il suo amato surfista con lo stesso biondino che aveva bandito dal suo locale. La guardai in viso, era diventata rossa dalla rabbia e teneva la bocca chiusa temendo di dire qualcosa di sbagliato. Anche lei si voltò verso di me, confusa. Io feci spallucce. Certamente, era stata messa alle strette. Odiava JJ con tutta se stessa e mai per nessun motivo al mondo avrebbe voluto trascorrere una sera con lui ma allo stesso tempo non poteva dire al ragazzo che cercava disperatamente di conquistare di non potere portare il suo amico, avrebbe fatto una pessima mossa.
Non appena i due furono vicini a noi, Tonya si gettò letteralmente addosso a John B e neanche considerò JJ che, invece, si accingeva a salutarla per poi bloccarsi imbarazzato quando lei lo schivò. Mi fece sorridere vedere che ogni tanto anche a lui capitava di essere impacciato, di arrossire, di toccarsi i capelli perché si sentiva a disagio.
Poi mi guardò. Fissò i suoi occhi nei miei. Tutto il resto si bloccò.
Si mise di fronte a me, mi accarezzò il braccio mentre mi dava un lungo bacio sulla guancia. Sentii i brividi percorrere velocemente il mio corpo e la mia pelle bruciare. Averlo di fronte a me ma non poterlo toccare era frustrante ma rendeva JJ ancora più dannatamente attraente, irresistibile.
«Ciao, Madison, da quanto non ci si vede?» chiese e non potei che sorridere.
Tonya mi guardò stranita e io subito mi ricomposi e misi la mia faccia seria, quella annoiata.
Tonya si mise al mio fianco, «scusami di averti coinvolta in tutto questo» mi sussurrò. Io annuii e cominciai a camminare perché non sapevo ancora se fossi brava a mentire.
Andammo al the beach, Tonya non vedeva l'ora di mostrare il suo bellissimo locale a John B e di fargli assaggiare la buona cucina, almeno così diceva in continuazione da tutta la serata. John B la abbracciava e la teneva per mano ma era come se ci fosse sempre un certo distacco che lui teneva a mantenere.
Al tavolo Tonya si mise al fianco di John B senza neanche esitare e così a JJ non restò che sedersi accanto a me. Da sotto il tavolo lui mi prese per mano e mi fece sorridere in modo genuino. Mentre quei due parlavano, JJ appoggiando il viso sulla sua mano mi guardava divertito perché non riuscivo proprio a gestire tutta quella attrazione che mi spingeva verso di lui. Sapere di avere il suo sguardo fisso su di me mi rendeva ancora più nervosa ma la cosa non mi dispiaceva, fatto sta che ero rossa in viso da tutta la serata. Tonya se ne accorse e mi guardò preoccupata.
Subito dopo mi arrivò un messaggio.

Da: Tonya🦋
Scusami per averti messa  in questo casino,
rimedierò, quell'essere ripugnante non ci
proverà più con te, promesso

Non sapevo cosa volesse dire Tonya con questo messaggio ma non ebbi tempo di rispondere chiedendo spiegazioni che prese subito la parola.
«Allora, Mad, sono sicura che JJ vorrà sapere che sei una ragazza dalle mille risorse!» JJ aggrottò le sopracciglia e si mise ad ascoltare attento Tonya.
«Beh sì! Tutti i ragazzi le vanno dietro, chi è quello che la settimana scorsa ti ha mandato tre cocktails mentre lavoravi?»
Oh cazzo Tonya, è possibile che anche quando cerchi di fare del bene non fai altro che peggiorare le cose? E chi cazzo se lo ricorda quel ragazzo di cui neanche so il nome?
«Come fai, Mad? Lei se li prende sempre tutti!» continuò strizzando il naso.
JJ mi guardò furioso, sapevo che il sangue gli stava ribollendo nelle vene, sapevo che credeva che gli avessi mentito o tenuto nascosto qualcosa ma la realtà è che lavorando come cameriera in un locale del genere ti vai abituando a tutte le cose che ti capitano, non ci fai neanche più caso. Sinceramente avevo dimenticato la notte stessa di quei tre cocktails.
Il biondino prese il tovagliolo con cui si stava asciugando la bocca, «Scusatemi, devo prendere un attimo aria» disse e gettò contro il tavolo il tovagliolo alzandosi.
«Apprezzo questo tuo tentativo di proteggermi Tonya ma non c'è bisogno di mettere così a disagio le persona. Perdonatemi ragazzi, gli vado a parlare» Tonya mi guardò scocciata, ma poi sollevata perché avevo evitato che al mio posto si alzasse John B che mi vide andare via speranzoso che JJ si calmasse.

«Che cosa vuoi, Madison?» disse dopo avere fatto il suo tiro di sigaretta.
«Lo sai che non ti ho mentito, non l'ho mai fatto, JJ» gli presi il viso tra le mie mani e lo costrinsi a guardarmi. Lo so che cercava di evitare il confronto e teneva lo sguardo basso, aveva gli occhi rossi. Il pensiero che io potessi tradirlo lo distruggeva, lo sapevo.
«Lo so che tu non mi menti Madison ma io ho questa paura matta che-» e la sua voce venne spezzata da un pianto. Lo strinsi forte, forse un po' incosciente, sperando che nessuno facesse caso a noi. Ma non me ne fregava nulla in quel momento.
«JJ cosa devo fare perché tu ti possa fidare completamente di me?» mi allontanai ma continuai a guardarlo.
«Cazzo, odio piangere» e si toccò gli occhi.
«Non ti tradirei mai, sei la mia cosa bella, te lo dico sempre» e gli toccai quei riccioli biondi che gli cadevano sulla fronte.
«Sono troppo, immensamente, fottutamente geloso e insicuro» si voltò di spalle, forse per non farsi vedere in un altro momento di debolezza.
Gli accarezzai la schiena, era così forte, ne aveva passate tante.
«Non so se riesco ad essere quello che vuoi tu, ad essere sempre un bravo ragazzo, mai nervoso, mai istintivo, mi dispiace per te» continuò con la voce rauca.
«Sei esattamente quello che voglio io, JJ» mi misi di fronte a lui e gli strinsi entrambe le braccia, «io ti amo, JJ» dissi tutto d'un fiato, neanche io riuscivo a credere di avere pronunciato quelle parole. Era la prima volta in vita mia che sentivo un sentimento così grande che poteva essere espresso soltanto usando quella frase. E non me ne pentivo. Più lo guardavo negli occhi, più mi rendevo conto che nessuno al mondo mi avrebbe mai dato le sensazioni che lui suscitava in me: sicurezza, protezione, fiducia, amore.
«Tu cosa?» domandò incredulo.
«Ti amo. Con tutto il cuore, JJ Maybank» ripetei con un sorriso enorme.
Mi prese per i fianchi e mi strinse verso di lui.
«Cazzo se ti amo anch'io, Maddie» e mi diede un bacio in fronte.
Mi prese per mano e mi allontanò da lui, guardandosi poi attorno impaurito che qualcuno avesse notato tutto quell'affetto. Era così apprensivo. Sì, anche lui voleva tenere nascosta la nostra relazione perché non si sentiva al sicuro per via di suo padre -anche se non sapeva ancora delle minacce-, ma sono certa che se io avessi insistito un po' lui avrebbe rischiato qualsiasi cosa per stare con me e mi avrebbe protetta contro tutti. Sapevo che principalmente anche lui si impegnava a non farsi accorgere da nessuno solo perché io glielo chiedevo con convinzione, lo faceva per me. Anche se cercava di autoconvincersi che fosse giusto pure per lui.
«Ti voglio tutta per me, è così brutto starti lontano e tenere segreto tutto questo» disse coprendosi il viso con le mani.
«Oh, JJ, è brutto anche per me ma... è anche eccitante» mi sorrise e si leccò le labbra con la sua stessa lingua. Quelle labbra che desideravo tanto baciare.
«Sei così bella stasera» continuò poi guardandomi dalla testa ai piedi con quell'espressione sfrontata.
«Torniamo dentro, dai» dissi e mi girai per entrare.
«Sisi, tu cammina, io ti guardo da dietro» risi ma sapere che lui mi guardasse con desiderio mi faceva impazzire.
Mi misi al mio posto. Tonya e John B mi fissarono in attesa di sapere.
«Allora? Sta piagnucolando?» sbuffai perché ormai la mia amica era diventata così prevedibile.
Dopo pochi minuti lo vidi rientrare, aveva un sorriso stampato in faccia e un'espressione soddisfatta di sé come se fosse consapevole del fatto che mi aveva resa totalmente pazza di lui, la camicia azzurra sbottonata gli risultava gli occhi e quella sua camminata sicura di sé. Indescrivibile.
Si sedette al mio fianco. Guardò tutti e poi si concentrò su di me.
«Adesso va molto meglio».


Ciao, carissime, questo capitolo mi piace molto e spero tanto che piaccia anche a voi🥺 mi farebbe piacere se lasciaste una recensione perché questo mi sollecita ancora di più a scrivere!
Comunque in questi giorni ho scritto una storia anche sul mio -altro- amato Tom Holland, spero che anche voi condividiate con me questa ossessione e che quindi diate un'occhiata a questa storia, mi farebbe piacere💜
Mi dileguo, non vi voglio annoiare, scrivetemi🚁
-E

A place to rest;Donde viven las historias. Descúbrelo ahora