Ritorno in hotel

295 8 49
                                    

James si infilò nuovamente la maglietta e in pochi secondi si ritrovò fuori dall'abitazione insieme a Cristiano.

«Non chiudi la porta a chiave?» Chiese il più piccolo, incuriosito.

L'altro fece un mezzo sorriso e scosse la testa.

«No, non ero solo a casa quando sei arrivato.» Affermò, come se stesse dicendo una cosa normale.

James sgranò gli occhi e sbiancò immediatamente.

«Che intendi dire?» Domandò ancora, con un pizzico di spavento nella voce.

Aveva paura che qualcuno avesse visto ciò che era successo pochi minuti prima tra loro due.

Cristiano sorrise. Non lo avrebbe mai ammesso, ma lo divertiva vedere James preoccupato quando in realtà non c'era nulla di cui preoccuparsi.

«Stai tranquillo, Jamesito. Intendevo dire che in casa c'è anche la cameriera, ma non ha visto nulla.» Mormorò, mentre si chiudeva alle spalle l'enorme cancello, facendo un occhiolino.

James si tranquillizzò all'istante e tirò un sospiro di sollievo, provocando una risata al più grande.

«Avevi paura?» Chiese Cristiano, sperando di riuscire a portare la conversazione verso ciò che era successo per baciarlo di nuovo.

L'altro esitò un po' prima di rispondere, ma alla fine decise di essersi mostrato già abbastanza vulnerabile.

«Ma chi? Io? No, ma cosa dici? Di cosa dovrei avere paura?» Farneticò, cercando di fare finta di nulla.

Il più grande sorrise e spostò lo sguardo sulle labbra di James.

«Avevi paura che avesse visto il nostro bacio, vero?» Sussurrò, avvicinandosi al suo amico.

James arrossì, ma abbassò lo sguardo tentando di non farsi vedere.

Cristiano, però, da attento osservatore, lo notò e gli rialzò il viso con due dita, facendo in modo che si guardassero negli occhi.

Esitò per qualche secondo, ma alla fine poggiò nuovamente le labbra su quelle del più piccolo.

Questa volta era un bacio più casto e meno passionale del precedente, ma anche più dolce.

James amava quel tipo di baci, perché lo facevano sentire al sicuro.

Soprattutto se a baciarlo era Cristiano.

Le loro labbra furono vicine solo per qualche secondo, e quando i due si staccarono James si sentì meno in imbarazzo.

Sorrise a Cristiano e appoggiò la fronte contro la sua.

«Sai, resterei a baciarti per tutta la notte, ma credo sia meglio che tu torni in hotel.» Sussurrò il più grande sorridendo, e l'altro annuì.

Aveva ragione. Erano passate le due e lui era ancora a casa Ronaldo.

Cristiano si avvicinò a una delle sue tante auto e aprì la portiera a James, facendolo ridere.

Dopo poco entrò anche lui, mettendo l'auto in moto e accendendo la radio.

L'inizio del tragitto fu piuttosto silenzioso, finché non partì in radio una delle canzoni preferite di James.

Alzò leggermente il volume e iniziò a canticchiare.

«Are you still with him? I don't wanna know...» Ripeté, guardando il più grande.

Cristiano si rese conto, dopo aver ascoltato attentamente le parole di quella canzone, di aver dimenticato una cosa davvero importante.

Un piccolo particolare che però era davvero importante.

«James, io... Paulo mi ha lasciato.» Sussurrò, distraendosi per qualche attimo dalla guida.

Il più piccolo era già a conoscenza di ciò che era successo, ma Cristiano non poteva saperlo.

«Lo so.» Mormorò, facendo immediatamente girare Cristiano verso di lui.

Era confuso, e pensò di aver sentito male.

«Cosa?» Chiese, con un velo di preoccupazione nella voce.

James si rese conto solo dopo di ciò che aveva detto, e cercò di giustificarsi.

«No, niente. Mi dispiace, come mai ti ha lasciato?» Domandò, rischiando di sembrare indelicato, nonostante in parte conoscesse già la risposta.

Cristiano strinse le mani sul volante e accelerò, dando spazio ad un sorriso amaro sul suo viso perfetto.

«Dice che da troppo tempo ho qualcun altro per la testa.» Spiegò a bassa voce.

James era confuso. Quella cosa non l'aveva sentita.

«Ed è vero?» Chiese, sperando con tutto sé stesso in una risposta negativa.

Cristiano, però, aveva davvero qualcun altro per la testa.

«Sì.» Sussurrò, e se ci fosse stato silenzio probabilmente si sarebbe sentito il rumore del cuore di James che si spezzava.

Non sapeva, però, di essere lui la persona a cui Cristiano non smetteva di pensare da mesi.

Are you still with him? || CrismesWhere stories live. Discover now