Rotture

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<<XENE?>> urla qualcuno.
Mi giro e mi ritrovo il viso di Mark a pochi centimetri dal mio.
Arrossisco visibilmente e mi allontano il più possibile, Mark sembra tranquillo.
<<capelli rossi, occhi smeraldo... Pelle chiara... Stiamo parlando dello stesso Xene?>> continua il castano.
<<e tu come fai a conoscerlo...?>> chiedo confusa, ora tutta la squadra sta assistendo alla scena con sguardi confusi, l'allenatrice, al contrario, sembra stupita. Che conosca anche lei Xene?
<<i-io... L'ho incontrato una volta... È comparso dal nulla ha detto che ci saremmo reincontrati. Anche lui gioca a calcio e bhè poi... È scomparso come è apparso>> mi risponde il moro.
Aiden e Shawn mi guardano con sguardi stupiti, l'allenatrice sta per parlare ma Aiden la ferma.
<<q-quindi mia sorella è fidanzata con un ragazzo che compare e scompare dal nulla...? CHE STORIA È QUESTA?>> Aiden sembra confuso e anche leggermente arrabbiato.
Io sto in silenzio, non so proprio che dire.

<<Evans, Frost -ci richiama l'allenatrice- non dovete più avere contatti di nessun genere con Xene!>>
Spalanco gli occhi alle parole della verde.
<<M-ma c-cosa...?>> inizio ma vengo interrotta <<mi hai sentito? Non puoi più avere contatti con lui mi spiace ma...>> continua la Shiller che, però, viene interrotta bruscamente.
<<COSA NE SA LEI? NON MI PUÓ VIETARE DI VEDERE XENE! CHE NE SA LEI? LO CONOSCE PERCASO?!?>> l'allenatrice abbassa lo sguardo. <<ALLORA LO CONOSCE. ALLORA SPIEGAMI! TI SEMBRA UNA PERSONA PERICOLOSA? IO FACCIO CIÓ CHE VOGLIO E LEI NON MI PUÓ VIETARE DI VEDERE XENE>> l'allenatrice sta zitta, come il resto della squadra. Lacrime amare cadono sulle mie guance fino a rigarmi il volto. <<non puoi più vederlo che ti piaccia o no -inizia l'allenatrice in un sussurro- io sono l'allenatrice e io faccio le decisioni per il bene dei giocatori!>> continua più decisa. Io la fisso con sguardo indecifrabile "che ne sa lei? Ma cosa vuole? Xene non è pericoloso e lo dovrebbe sapere conoscendolo!" Penso.

<<PERCHÈ? DAMMI ALMENO DELLE SPIEGAZIONI!>> <<Xene è pericoloso! Non puoi più vederlo>> inizia ad alzare la voce la verde <<NON È PERICOLOSO!>> urlo io. <<LO È! HO PRESO LA MIA DECISIONE! NON PUOI PIÙ VEDERLO>> urla di rimando.
Io non dico nulla, corro. Corro sulla neve gelida, corro per incontrarlo. Deve darmi spiegazioni.
<<AYUMUU!!!>> urla Shawn da lontano.
<<AYUMU!>> continua. La voce si fa sempre più bassa e, dopo essere entrata nella foresta, gli urli di Shawn sono inesistenti.
Una figura si avvicina a me, lentamente. <<mi spiace Ayumu>> dice una voce, Xene. La figura si avvicina e la voce si fa più alta.
<<Ayumu io... Non posso più starti accanto... Sono un pericolo>> continua Xene. Adesso è a un metro da me, con il lo sguardo sulle sue scarpe.
"Ha sentito tutto"
<<Xene! Guardami!>> dico quasi urlando, lui non fa nulla. <<XENE!>> urlo.
Niente.
Non mi guarda.
Altre lacrime rigano il mio viso.
<<p-perchè?...>> la voce è spezzata dai singhiozzi <<IO TI AMO XENE!>> <<mi devi stare lontano è pericoloso starmi accanto, capirai il perchè in futuro ma ora, perfavore, stammi lontano>> la sua voce trema, come la mia.
Silenzio.

<<Xene...>> dico in un sussurro.
<<mi dispiace>> si gira, sta per andarsene.
<<Xene io ti amo...>> dico a bassa voce, fra i singhiozzi.
<<non potrei mai starti lontana... Ti amo troppo... E...>> vengo interrotta dagli urli di Xene: <<E IO NO! OKEY? IO NON TI AMO! STAMMI LONTANO!>> qualcosa si spezza dentro di me, lui non mi guarda.
Piango, piango, piango.
<<Come... Io credevo che...>> inizio.
<<CREDEVI MALE. VATTENE AYUMU>> urla lui, ancora di spalle.
Piango ancora.
Mi giro.
<<ti odio...>> sussurro fra i singhiozzi.
Per un secondo mi è quasi sembrato che Xene avesse sussultato, ma sicuramente mi sbaglio.
Me ne vado.
"Come ha potuto?" Penso.
Inizio a correre per mettere più distanza possibile fra di noi, intravedo l'Alphine.
Corro più veloce, ma inciampo.
Cado.
Dolore.
Mi guardo la caviglia, mi fa malissimo. Mi levo la scarpa velocemente e, dopo quella, anche il calzino.
La caviglia è violacea e mi fa veramente male.
Inizio a piangere più forte.
Provo ad alzarmi, cado nuovamente. Altro dolore alla caviglia.
<<AAAAAAAAAH>> urlo.
Inizia a fare freddo. Sono coperta da una semplice maglietta di cotone e un giubbotto abbastanza leggero.

Prendo la caviglia fra le mani che è sempre più viola.
Provo ad alzarmi di nuovo, non posso rimanere qui.
Poggiò la mano destra sulla neve, poi la sinistra. Le uso come appoggio per alzarmi.
<<3... 2... 1...>> dico fra me e me.
<<via>> mi alzo. Un dolore lancinante.
<<AAAAAH>> urlo ancora. Cado sulla morbida neve, gli occhi si fanno pesanti. Vedo tutto sfocato. Intravedo la figura di una ragazza corrermi incontro. "Mi ha trovato qualcuno... Sono salva" penso prima di vedere tutto nero.

Your eyes... -Xavier Foster-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora