You play stupid games, you win stupid prices

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-Sei davvero sicura di volerlo fare?- mi chiede Luke, osservando il bicchiere che contiene la pozione. Ha uno strano colore blu, e non voglio pensare a tutte le schifezze che ci abbiamo buttato dentro.
-Non vedo altra soluzione-
-Mi sentirei più sicuro se venissi anche io, ovviamente mi nasconderei sotto il mantello dell'invisibilità, non mi farei notare-
-Non è necessario Albus- in quel momento Daniel ritorna da noi, mostrandoci una giacca.
-Mancava questa- la indosso. Ho già i suoi vestiti di sopra, in modo che, quando avverrà la trasformazione, non rischierò di strappare i miei.
-Ho la sensazione che mi ricorderò questa serata per sempre-
-Stiamo ignorano il fatto che siano state Rose e Daisy a preparare questa pozione, è praticamente la cosa più pericolosa che dovremo affrontare- esclama Daniel. Il suo volto è ancora pallido; ha vomitato un paio di volte mentre ci destreggiavamo con ingredienti vari e formule, domani lo porterò da Celeste, sono più sicura se lui lo controlla.
-Uomini di poca fede- borbotto.
-Sai che una pozione preparata male può causare un avvelenamento?-
-Beh ho già rischiato la morte due volte Audrey, la terza non mi spaventa- sospira. A quel punto butto giù l'intruglio, ha un sapore simile al tabacco, non molto gradevole.
Sento uno strano formicolio al corpo, seguito da un forte dolore alle articolazioni: i miei muscoli si stanno allungando, così come le mie ossa, infatti ecco che la mia altezza aumenta. Il viso inizia a pungermi, i capelli spariscono e i ragazzi sgranano gli occhi, increduli.
-Ci siamo riuscite sul serio, non lo credevo possibile-
-Ero convinto di averle viste tutte in questi anni, ma questo ribalta la situazione- dice Daniel, puntando un dito contro di me. –E' come guardarsi allo specchio-
-Ma è l'odore di Ellen che sento su questa camicia?-
-O mio dio anche la tua voce è uguale alla mia!- fa un balzo, spaventato. –E comunque era quella che avevo oggi, quando il professore ci ha dato il voto mi ha abbracciato-
-Sei peggio di un segugio, l'anno scorso hai riconosciuto il profumo di Rebecca!- esclama Chris, stupito.
-Capto le gatte morte a metri di distanza, ma ora io e Luke dovremmo andare-
-Daniel che parla come Rose, mi sognerò questa cosa in eterno- dice il diretto interessato, con gli occhi sbarrati.
-Non sono Daniel, sono Rose-
-Lo so, però io ti vedo come Daniel-
-Bloccati prima che la discussione assuma connotati filosofici e teletrasportiamoci alla festa-
-Ho come l'impressione che mi ricorderò questa serata per tanto tempo-
-Stai diventando ripetitivo-
-Fate attenzione- mormora Daniel. –Mi raccomando Rose-
-Non mi scopriranno mai. Ho a che fare con te da quando avevo quattordici anni, ti conosco quasi meglio di tuo padre- assottiglia le labbra. Ben presto, però, il suo volto scompare avvolto dalla luce, mentre il mio si tende verso l'alto. Ormai ho imparato a non vomitare più, il mio organismo si è finalmente abituato alla più estrema delle magie.
Il fascio di luce scompare, lasciandoci ricadere sul prato vicino alla facoltà.
-Dove sarà il party?-
-A casa di Carter, i suoi genitori possiedono una villa enorme poco lontano da qui-
-Chissà perché non mi stupisco- mentre mi sistemo i vestiti, noto la rosa sulla parte interna del polso. Negli anni ho messo in dubbio i sentimenti di Daniel molte volte, ho permesso che mi mettessero varie pulci nell'orecchio quando, per fugare ogni mio dubbio, avrei soltanto dovuto guardarla, sono stata davvero una sciocca.
-Non sapevo che avesse un tatuaggio lì-
-Ne ha sette: la rosa, il filo rosso sull'altro polso e il faro nella parte esterna che ci siamo fatti per il secondo anniversario, i miei fiori preferiti nella parte interna sopra il gomito destro, invictus sul lato interno del polso destro, una rondine sempre su questo fianco e una piuma d'angelo dietro il collo. Siete nella stessa squadra di canottaggio, come hai fatto a non vederli prima?-
-Non guardo il tuo ragazzo quando si fa la doccia-
-Non li noti nemmeno quando è senza maglia?-
-Onestamente no- roteo gli occhi al cielo. –Noi ragazzi non ci...fissiamo il muro-
-Voi maschi e la vostra mascolinità tossica- borbotto. –Non c'è niente di male-
-Ricordati che sei Daniel, non Rose, basterebbe questo a farci scoprire-
-Daniel condivide molte delle mie idee, se è per questo. Ha ammesso che, dopo il mio suicidio, ha iniziato a vedere le cose sotto una prospettiva diversa-
-Spero che, continuando a parlarne, tu ti renda finalmente conto che non è stato lui a cercare di strozzarti-
-So benissimo che si tratta del demone ma, come ho già detto, quello era il corpo di Daniel, erano le sue mani che si stringevano intorno al mio collo-
-Non hai più i segni-
-Li ha guariti lui-
-Hai visto?-
-Luke, concentriamoci sul nostro piano- dico, incominciando a camminare. –Spero di stare andando nella direzione giusta-
-Quando vai sempre dritto, prima o poi, spunti da qualche parte, comunque sì- annuisco. Ci sono poche persone per strada, nonostante sia venerdì sera, e la temperatura non è nemmeno così bassa. Il cielo è coperto di nuvole, le stelle si vedono malapena ed io sto iniziando a chiedermi se sia una buona idea.
Non ho paura di destare sospetti col mio comportamento, ho passato gli ultimi cinque anni della mia vita ad intrecciare la mia esistenza con Daniel Manson, conosco bene ogni suo gesto, il modo in cui ravviva i capelli, quel sorriso sghembo che mette sempre su quando sa di essere la centro dell'attenzione, conosco l'inclinazione della sua voce quando sta per arrabbiarsi, l'espressione che mette su quando è in procinto di insultare qualcuno. Quel che realmente mi preoccupa è il riuscire a trattenermi dall'insultare Carter per quel che ha fatto, non perché abbia attaccato me, ormai sono abituata ad essere ferita, a rischiare di morire, bensì perché ha attaccato Daniel, ha insinuato un morbo dentro di lui, lo ha messo contro i suoi amici, senza contare che ho visto il suo sguardo, i suoi occhi vuoti quando ha realizzato ciò che ha fatto e, in un momento del genere, in un momento in cui si trova sul bordo, non vorrei che tutta questa storia gli avesse involontariamente dato una spinta.
-Rose-
-Cosa?-
-Non mi piace lo sguardo che hai messo su, che cosa ti sta passando per la testa?-
-Mi chiedo semplicemente che cosa stia pensando Daniel, forse non avrei dovuto lasciato a casa da solo-
-Ci sono i ragazzi-
-Sai che non parla con nessuno a parte me-
-Con me lo ha fatto, ti ricordi questa mattina?-
-Sì, mi ricordo benissimo che ti ha raccontato quanto lo soffocassi, forse è lui che non si ricorda che sa il mio orario a memoria, che vuole sempre sapere dove vada o cose del genere, e menzioniamo anche il fatto che debba sempre intimidire qualsiasi rappresentante della razza maschile mi si avvicini. Vuoi sapere di cosa ho paura? Che lui ed Albus si diano addosso come ai vecchi tempi!- a quel punto un paio di lampioni esplodono, facendo piombare tratti di strada nella più totale oscurità. Prendo un respiro profondo e cerco di calmarmi. –Questa è decisamente una cosa per cui potrebbero scoprirmi-
-Rose, sei sicura che tra te e Daniel vada tutto bene?-
-Andava tutto bene prima di quel che è successo oggi pomeriggio e andrà tutto bene anche dopo-
-Ci sono momenti in cui ho l'impressione che vi sforziate entrambi di far funzionare questa relazione più per quel che è successo in passato che per altro-
-Ascoltami Luke- mi volto di colpo e gli brandisco un dito contro. –Io amo Daniel Manson e Daniel Manson ama me, fine della storia. Abbiamo i nostri alti e bassi come tutte le coppie e come tutti quelli della nostra età, e mi pare di aver già ripetuto un bel po' di volte che nessuno, e dico nessuno, ha il diritto di mettere bocca nel nostro rapporto. Non c'è stato un giorno negli ultimi due anni e due mesi in cui ho messo in discussione i miei sentimenti per lui e posso assicurarti che per quella testolina bionda è lo stesso. E' vero, ci sono momenti in cui lo ucciderei, in cui lui non può fare a meno di criticarmi, in cui non possiamo stare vicini perché ci diamo sui nervi a vicenda e in cui il passato sembra ancora dispiegare i suoi effetti su di noi ma ti posso assicurare che non c'è una sola cosa che non farei per Daniel. Tu lo hai conosciuto che stavamo già insieme, ma se avessi vissuto quel che abbiamo vissuto a New Orleans, se ci avessi visto, capiresti per quale motivo lo sto dicendo. Ti sei mai accorto che, fatta eccezione per Daisy quando è arrabbiata, nessuno si è mai azzardato a mettere in dubbio noi due? Neanche quando abbiamo scoperto di Rebecca o quando, per un paio di mesi, ci siamo lasciati ad inizio dell'anno?-
-Allora ti ripeterò quel che ti ho detto quando ci siamo rivisti: non devono proprio toccarti Daniel-
-Se non fosse stato per lui, non sarei sopravvissuta al suicidio. Appena ha sentito il dolore sui polsi si è precipitato da me e mi ha donato il sangue quando avevo bisogno di una trasfusione. Comunque vada, anche se ci lasceremo da qui a qualche anno, Daniel Christopher Manson sarà sempre una parte di me, e questo non cambierà mai-
-Da una parte sono contento che tu stia sfogando tutta questa rabbia contro di me, cosicché ci sia un rischio minore di scagliarti contro Carter, dall'altra però ho paura, mi stai facendo davvero paura-
-Rilassati, non ti torcerei nemmeno un capello- riprendiamo a camminare in silenzio. Sono stanca che si mettano in discussione i sentimenti miei e di Daniel, non è affare loro.
Prendo un respiro profondo. La temperatura è scesa parecchio nelle ultime settimane, non mi stupirei se domani mattina, appena sveglia, dovessi vedere tutto intorno a me di un bianco candido.
Arriviamo finalmente a destinazione. Ci sono statue di ghiaccio sul prato, ragazze vestiti con succinti abiti da regina delle nevi che ci accolgono ammiccando languide e camerieri che si inchinano al nostro passaggio.
-Adesso capisco per quale motivo vi piace così tanto questa società segreta-
-E non hai visto la festa di iniziazione-
-Credo di non voler sapere altro-
-Uccideresti Daniel-
-Per l'ultima volta, non sono una gelosa psicopatica, mi danno solo fastidio le gatte morte, con Skyler non ho battuto ciglio-
-Ma con Rebecca...-
-Non sai quanto Daniel la amasse, o a quanto abbia rinunciato per lei, mi sentirò sempre in competizione- potrebbe ribattere che, per me, ha scelto la caduta, potrebbe ribattere con tutto ciò che ha fatto per me negli ultimi anni, ma il tarlo, questo paragone incolmabile, non mi lascerà mai. Fa ancora venir fuori le insicurezze della ragazzina quindicenne che non capiva che cosa le stesse succedendo.
-Daniel, Luke, sono felice di vedervi- Carter ci accoglie con le braccia spalancate e il solito sorriso inquietante stampato sul volto. –Come va? Tutto a posto? Credevo che portassi la tua dolce metà, hai insistito fino a questa mattina di voler venire con Rose- non rispondo. Come al solito non mi aveva detto niente, probabilmente voleva farmi una sorpresa, mentre io ancora dubitavo di lui e di Ellen.
-A lei piace passare più tempo con Albus in questo periodo- rispondo. Luke si volta verso di me preoccupato, non riuscendo ben a capire che cosa stia tentando di fare.
-Ci sono tantissime ragazze che farebbero la fila per stare con te, ti ho già detto che mia cugina Ellen sarebbe perfetta per te...ora però devo andare, divertitevi- ci sorride per un'ultima volta, prima di inabissarsi in mezzo alla folla.
Mi volto a rallentatore verso Luke, che alza di scatto le mani.
-Ti assicuro che io non ne sapevo assolutamente niente, non ne hanno parlato in mia presenza-
-Mi chiedo perché Daniel non mi abbia detto niente-
-Per lo stesso motivo per cui ti ha tenuto nascosto Rebecca finché ha potuto: evitare che ti preoccupassi mentre lui finiva quel che doveva fare con loro, non ha avuto più contatti con lei dopo che lo ha guarito-
-Sì ma ci deve essere qualcosa di grosso sotto, non fai ingerire inconsciamente a qualcuno un demone soltanto perché non ti piace la sua ragazza-
-In effetti...cosa conti di fare adesso?-
-Avvicinarmi nuovamente a Carter. Credo che il loro scopo fosse riuscire a controllare Daniel in un certo qual modo, di allontanarlo da noi, il che mi fa pensare che gli abbiano fatto una proposta che ha rifiutato-
-Avrebbe senso, anche perché, da come Carter si è rivolto a te prima, sembrava che aveste già parlato di qualcosa che a Daniel non è andata per niente a genio-
-Ed io scoprirò di cosa si tratta, poi mi occuperò di Ellen-
-Ricordati che la pozione dura solo due ore- apro leggermente la giacca, mostrandogli le tasche interne ricolme di provette.
-Mi sono portata le scorte-

Afterglow(#Wattys2022)Where stories live. Discover now