Sometimes when I look at you I see my wife

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-Ciao Harry Potter- gli mostro il terzo dito, mentre lui continua a ridere. –Ti giuro, assomigli troppo ad un cartone animato-
-Grazie per gli occhiali comunque, non dovevi. E gli occhiali non sono rotondi!-
-No è vero, hanno la forma dei miei vecchi Ray-Ban a goccia-
-Esatto-
-Assomigli ancora ad un cartone animato però-
-Ti odio-
-Non mi hai ancora dato un bacio-
-E non lo avrai-
-Daaaaai-
-Nope-
-Non parto-
-Ti odio-
-Non stai migliorando la situazione- roteo gli occhi al cielo, mi chino verso di lui, e gli schiocco un bacio.
-Adesso sei contento?-
-No, ma sempre meglio di niente- mette in moto, ridacchiando. –Come andata? Sei riuscita a salvare il mondo? O per lo meno a salvaguardare i diritti umani?-
-Ah ah ah, quanto sei spiritoso. Comunque no, ho analizzato semplicemente il tasso di mortalità nei Paesi che hanno ancora la pena di morte-
-E' alto?-
-Negli Stati Uniti in realtà è diminuito. Sai, dopo l'entrata del Protocollo facoltativo alla pena di morte, molti di quelli che non l'hanno sottoscritto hanno deciso di stabilire determinate regole per evitare che vengano perpetrate in maniera spropositata, tuttavia la Cina continua a fare un po' come le pare, mi chiedo perché non venga denunciata al Consiglio dei Diritti Umani-
-Ed io che pensavo che le cose che studiassi tu fossero noiose-
-Ma quanto sei stronzo-
-Ho semplicemente detto la verità! Ero convinto si trattasse solo ed unicamente di politica, visto che ti stavi trasformando in una piccola dittatrice, invece studi tante altre cose-
-Sto seriamente meditando se offendermi oppure no-
-Ti amo-
-Fanculo-
-Non te la prendere sempre per tutto- gli faccio la linguaccia, e lui scoppia a ridere. –Ti ricordi quella volta che ti ho preso dalla psicologa, la prima in assoluto, e siamo stati in giro tutto il giorno e, visto che avevano girato completamente New Orleans, abbiamo preso la statale ed io ho scoperchiato la macchina?-
-Sì ma non riesco a vedere il nesso-
-Mi ricordo te che ridevi e che imprecavi contro di me perché ti stavi scompigliando tutti i capelli, eppure continuavi lo stesso a ridere, era passato davvero tanto tempo da quando ti avevo visto così-
-Abbiamo fatto prendere un colpo ad Isebelle-
-Sì, me lo ricordo benissimo-
-C'è qualcosa che vorresti dirmi? Perché ti giuro che non riesco a capire dove tu voglia arrivare-
-No, mi è semplicemente venuta in mente questa cosa, non so per quale motivo, probabilmente mi manca la mia adorata Ferrari-
-Non è normale che tu abbia ricevuto una Ferrari per i tuoi sedici anni-
-Ho ricevuto una Mercedes e la mia adorata Jessie per i sedici anni, la Ferrari è arrivata per i diciotto-
-Ah scusa, devo essermi confusa-
-Non è da te, tu ricordi sempre tutto-
-E tu hai troppe macchine, ho perso il conto-
-Ti amo tanto-
-Come è andata oggi a lezione?-
-Tutto regolare, lunedì dissezioniamo un cadavere-
-Che figata-
-Non dirlo mai più, è raccapricciante come cosa-
-Ma puoi sapere come è morta una persona e quando!-
-Perché non hai preso medicina?-
-Non lo so, se avessi seguito tutte le mie passioni a quest'ora avrei dovuto fare trentamila cose-
-Questo è vero, comunque questa sera c'è la consueta festa Harvard-Yale qui a New York-
-Mi chiedo per quale motivo la facciano in città quando una è in Massachusetts e una a New Haven-
-Perché siamo esattamente a metà, e poi tutti si fanno ore e ora di treno perché sono due cittadine universitarie parecchio noiose-
-A me piace Cambridge-
-Ecco appunto-
-Che sei stronzo- mi strizza una guancia, ridacchiando. –Ci saranno anche i tuoi amici?-
-Penso di sì, non ne sono sicuro-
-Non so se mi danno più i brividi o il nervoso-
-Cerca solo di rilassarti, io spero che la fidanzata di Albus non mi dia di nuovo problemi-
-Non essere troppo duro con Claire, è naturale che dia ragione ad Albus-
-Non mi risulta di essere in torto-
-Daniel, ma che t'importa?-
-Che, per una volta, non sono il cattivo della storia, e vorrei che tutti mi vedessero così-
-Non puoi piacere ad ogni persona che incroci, me lo hai insegnato tu, o sbaglio?-
-Ce ne sono un paio che non mi sopportano, Ellen, se potesse, mi farebbe prendere fuoco-
-Che ha fatto questa volta?-
-Niente, si limita a mandarmi frecciatine e a guardarmi come...come se potessi prendere fuoco-
-Tu sei davvero sicuro che non le hai fatto niente?-
-No, le sto antipatico a pelle, non ti sembra assurdo?-
-Anche io ti stavo antipatica a pelle all'inizio, per questo mi preoccupo-
-Dai, non ricominciare, una delle cose di cui mi ha incolpato è di non dare conto a nessuno, quindi figurati; per me esisti solo tu, lo sanno tutti-
-Dobbiamo per forza andare a questa festa sta sera? Sono stanchissima-
-Lo so che il problema sono i posti affollati, ma dovrai superare questo tuo blocco prima o poi-
-Ma sono stanca-
-Facciamo un patto: tu vieni con noi questa sera alla festa, perché ci vogliono venire anche gli altri, e domani, visto che è sabato e nessuno dei due ha impegni, rimaniamo a letto fino a mezzogiorno, e sarai tu a decidere che cosa fare-
-La tua proposta mi alletta-
-Abbiamo un accordo?- chiede, tendendomi la mano.
-Abbiamo un accordo- ridacchio. –Adoro il nostro rapporto-
-L'importante per me è che tu sia felice, ne hai passate davvero tante in questi anni e, adesso che è tutto finito, voglio che tu sia sempre con il sorriso stampato sulle labbra-
-E' una cosa matematicamente impossibile, ci sono giorni sì e giorni no, lo sai anche tu-
-Allora voglio che ci siano più giorni sì che no-
-Quello che dici è davvero molto dolce, ma non voglio che diventi la tua missione personale. Le cose andranno come devono andare, e tu non devi fartene una colpa nel caso-
-Ma io ci proverò-
-Okay, questo non posso vietartelo-
-Non mi puoi vietare niente in ogni caso, pensi che la cosa dell'essere indipendente valga solo per te?-
-Stupido- arriviamo al ristorante, dove fuori troviamo Daisy. –Come è andata?-
-Ho messo in ordine stoffe per tuuttta la mattina, ma mi hanno dato i pass per la fashion week di quest'anno, e poso portare te e le ragazze-
-O mio dio è fantastico!-
-O mio dio!- Daniel mi fa il verso, sventolando in aria le mani. –Scusate non ho resistito-
-Ecco appunto, magari ti trovi un modello e scarichi Manson una volta per tutte-
-Ora non ti allargare-
-Non litigate dai, anche perché io ho fame, mi hanno fatto fare avanti e indietro per tutto il giorno-
-Siamo tirocinanti, che ci vuoi fare-
-Io mi trovo bene in ospedale, devo semplicemente seguire i medici e prendere appunti-
-E ti va bene?- si stringe nelle spalle. –Mi aspettavo un po' più d'azione come in Grey's Anatomy-
-E' per questo che ti ripeto sempre che dovresti smetterla di guardare così tante serie tv, non rispecchiano la veridicità della nostra realtà-
-Ti devo ricordare che cosa siamo noi?- sibilo, mentre il cameriere ci accompagna ad un tavolo libero.
-In effetti non ha tutti i torti-
-Daisy, non complicare le cose-
-Non puoi argomentare in nessun altro modo, vero?-
-Sei davvero saccente alle volte-
-Deformazione professionale- scuote la testa, prendendo il menù. –Sto morendo di fame-
-Certo, non hai fatto colazione questa mattina-
-Ti ho detto che avevo la nausea-
-Spero che non sia qualcosa legato alla tua dieta-
-Stai tranquillo papà-
-Stronza- sibila, ridacchiando.
-Come è andata la prova ieri sera? In che cosa consisteva?-
-Sa che sappiamo Daisy, ha intravisto Albus-
-Mai mandare un ragazzo a fare il lavoro di una ragazza, quando si tratta di spiare vi fate scoprire subito-
-Povero Al, guarda che l'ho abbiamo notato quando la caccia selvaggia era già iniziata-
-Beh tu sei qui e sei ancora vivo, quindi deduco che ti sia comportato bene-
-Dopo i doni celestiali, dopo che ho fatto una strage, dopo che ho scelto la caduta, secondo te avrei mandato tutto a puttane per una cavolata del genere?-
-Non ti offendere, ma sei stato tu che hai mandato a puttane questo rapporto prolungando il momento fatidico per due anni-
-Visto? E' questo ciò a cui mi riferivo prima-
-Non ho capito-
-Lascia stare-
-Rose!-
-Niente, è una cosa di cui stavamo discutendo io e Daniel-
-Da quand'è che voi due avete dei segreti con me?-
-Si chiama 'privacy' Daisy-
-Dopo tutti questi anni? Non mi fare ridere Manson-
-Che è successo? Sei un po' nervosa oggi-
-Che cosa ha fatto Luke eri sera?- Daniel si irrigidisce, e si schiarisce la voce. –Sono grande abbastanza e ne ho passate tante in questi anni, posso sopportarlo-
-Daisy se ci sono cose che non ti dico è perché ti voglio bene e ci tengo a te, e anche perché ho paura delle ripercussioni che potrebbe avere sul sottoscritto, perché ambasciator non porta pena solo sulla carta-
-Non credo che i modi di dire siano scritti- dico, pensandoci seriamente su.
-Fammi indovinare, lui invece ha colto l'occasione al volo-
-Mi dispiace, ti giuro che gliel'ho detto, ma ha risposto...-
-Che non abbiamo definito il tipo di relazione e che, quindi, non siamo vincolati l'uno all'altro-
-Posso fargli prendere fuoco se vuoi-
-Grazie Rose, ma tu non hai più i tuoi poteri-
-Possono tornare così sono venuti-
-Non ti preoccupare, sto...sto bene-
-Tu sei molto più bella di quella con cui si è appartato nel bosco-
-Non ha avuto paura dei lupi?-
-Non ci sono lupi Greyson, te lo posso assicurare-
-O mio dio, stai facendo come lui-
-Cosa?-
-Stai facendo come Daniel, che inizia a sparare battute a raffiche quando la conversazione diventa troppo scomoda o dolorosa-
-Naaaah-
-Adesso che me lo fa notare sì! Ti stai danielizzando!-
-O mio dio la fine è vicina-
-Comunque sto bene, non preoccupatevi, questa storia mi ha fatto capire che devo effettivamente parlare con Luke e chiarire la situazione-
-Compro il gelato se vuoi-
-Spero che la nostra discussione vada bene in realtà però sì, da quando sei a dieta non ci sono più schifezze in giro-
-Ci stai uccidendo lentamente-
-Ti sei svegliato stronzo oggi Daniel?-
-Dico sul serio: cerco di mangiare le tue stesse cose per renderti le cose più facile e, verso l'una le due di notte, mi alzo e mangio la scorta segreta di biscotti che ho nascosto in camera mia-

Afterglow(#Wattys2022)Where stories live. Discover now