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LANDO

"Bravo Lando" Una pacca vigorosa di Zack Brown mi colpisce d'improvviso, facendomi sobbalzare.
Ho da poco finito tutte le interviste, tornando nell'Hospitality arancione.
Sono arrivato a punti, il che non è mai un male, e i complimenti di tutti non possono che farmi piacere.
Certo, quello che non mi ha fatto piacere è stato vedere Lewis vincere, esultare, baciare Isabella davanti a tutti...So che dovrei ormai essermi abituato, ma temo non succederà mai.
Senza contare poi che questa sera mi ha chiesto di vederci. Non mi ha dato molte spiegazioni, ma solo l'indirizzo del suo Hotel e il suo numero di stanza.

Fatto sta che non riesco a pensare ad altro da ore ormai, torturandomi con domande, possibilità e teorie.
A volte mi chiedo perchè non possa semplicemente lasciarmi in pace, altre invece vorrei solamente passare il resto della mia vita con lei.
Sono completamente fuso, me ne rendo conto da solo, ma non ho mai provato nulla di simile.
Tutto con lei è come fosse la prima volta e non conta più che io abbia vent'anni o cinquanta, ho il cuore a mille, un sorriso stupido in viso, una gelosia angosciante e un tale mix di emozioni da rischiare di far esplodere qualsiasi essere umano al mondo.

Succede che io mi chieda perfino se sia così essere innamorati, se sia normale sentirsi come mi sento io, poi mi rassegno al fatto che non è necessario categorizzare sempre tutto.
In fondo, se questo non è amore, è la cosa più vicina che possa esistere, di questo sono convinto.

Questi pensieri e molti altri mi accompagnano per tutto il resto della giornata, fino a quando non arriva la fatidica ora dell'incontro.
Esco dal mio motorhome sbuffando, chiamo un taxi e attendo ansioso l'arrivo all'albergo.

ISABELLA

Continuo a torturami le mani, piene di anelli, per ore intere. Cammino avanti e indietro per la stanza, aspettando solo che Lando si decida finalmente a bussare a quella porta.
E se decidesse di non venire? E se Lewis tornasse in camera e non mi trovasse? E se-

Le nocche sbattute delicatamente sul legno interrompono il flusso dei miei pensieri, facendomi sobbalzare.
È lui, è qui.

Prendo un profondo respiro e mi avvicino alla porta, aprendola lentamente.
Davanti a me trovo un Lando agitato quanto la sottoscritta, glielo si legge in faccia.
Sorrido nel notare questo dettaglio, venendo ricambiata.

"Ciao" Diciamo in coro, ridendo subito dopo.
Mi faccio da parte per farlo entrare.
"Allora, che ci faccio qui?" Chiede lui, evidentemente intimorito dalla situazione che gli si presenta.
"Volevo parlati Lando, ne avevo davvero bisogno. E per una volta volevo farlo senza aver fretta o paura di essere sentita da qualcuno" Parlo velocemente, tutto d'un fiato, come temessi che se ne andasse di colpo, senza farmi finire.
Lo vedo annuire, per poi sedersi sulla scarpiera situata ai piedi del letto.

"E non potrebbe arrivare Lewis? Sai non vorrei rischiare di essere picchiato" Ride lievemente, facendomi rilassare. Se scherza è a suo agio, questo è certo.
"Questa non è la camera che divido con Lewis, che tra l'altro è alla sua festa, sai quella con Daniel e gli altri. Potrei averci messo mano io in modo che potessimo rimanere soli" Un sorriso compare sul suo volto, mentre si sbatte una mano sulla fronte platealmente.
"Daniel! Ecco cosa diavolo aveva venerdì!" Scoppia nuovamente a ridere, ancora più libero. Sorrido a mia volta, andandomi a sedere al suo fianco.

Rimaniamo così immobili e silenti per qualche secondo, poi finalmente prendo coraggio e parlo.

"Lando io lo so che fra noi sono successe, o sarebbe meglio dire non successe, molte cose. Abbiamo un trascorso particolare, questo senza dubbio, e per qualche motivo la nostra storia si è interrotta improvvisamente" Prendo un altro respiro profondo, portandogli una mano sulla guancia per fargli incontrare i miei occhi.
"Ma so anche che i ricordi più belli della mia vita ce li ho con te. So che a volte durante il giorno, che io sia al lavoro o a casa, sola o in compagnia...Insomma, capita che ti penso, penso a quanto sarebbe bello averti lì. Capita che quando rido ti cerco, perchè sei ancora la persona con cui vorrei essere felice, spensierata e serena.
Capita che mi fermi a pensare a quanto eravamo belli noi come un noi e non solo come Isabella e Lando.
Capita che io mi illuda di stare bene, ma Lando, io non sto bene, non senza di te. E c'ho messo un po', ma non potevo lasciar passare altro tempo prima di dirti cosa provo ogni singolo giorno".

Wonderwall - Lando Norris Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora