2-"Ci rincontriamo ancora"

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Gilbert pov:
É finita l'estate...cavolo se é volata! Ho pensato solo a divertirmi e nient'altro...bhe tranne a te Anne, te eri l'unico pensiero che non usciva mai dalla mia testa. Tu erí lí...che fosse giorno o notte non importava perché ti sognavo, a occhi aperti e chiusi...
Da quel nostro primo incontro, ti ho vista spesso in giro, destino forse?, con il passare del tempo, ho sentito i tuoi amici chiamarti "Anne" e ho capito che era il tuo nome.
Anne...ti si addice sai? Mi ispira intelligenza e potenza, ma anche una mente aperta e creativa...possibile essere tutto questo e altro? No, solo tu puoi, solo tu...Anne.
Ma adesso devo cercare di toglierti dalla testa, sto per iniziare le superiori e non posso andarci da innamorato, cioè voglio dire..non che io sia innamorato!
...UN PO' DI TEMPO DOPO...
Finalmente il primo giorno di scuola é arrivato, mi faccio bello con dei jeans e una maglietta nera, con macchie verdi. Prendo il mio zaino e mi dirigo, per la prima volta, a quella che sarà la mia scuola.
Non sapevo ancora con chi sarei stato in classe, ma non ero ansioso di saperlo, voglio dire basta che siano simpatici.
Arrivo all'ingresso dell'istituto, una folla di gente é sparsa li attorno. Fra genitori e futuri alunni c'era un caos incredibile, ma per fortuna cessó quando la preside prese il microfono.
Inizió ad elencare le classi e a chiamare studenti, io ero nella sezione" D" quindi dovetti aspettare un po' prima di essere chiamato.
Nell'attesa pensavo, ma non alla magnifica avventura che stavo per  intraprendere, ma a lei...ancora lei. Perché, la sua bellissima immagine mi tormentava cosí? Perché? Non capivo, forse...
<Gilbert Blythe> aveva annunciato la preside, risvegliandomi dai miei pensieri. Mi diressi all'interno, dell'edificio e poi insieme a tutti i miei compagni, in aula.
Presi il primo posto che trovai e subito si sedette vicino a me una ragazza, sapeva di rose e aria fresca. Mi girai a guardarla e per un attimo rimasi scioccato...
Era proprio una bella ragazza, bionda come il sole e con due occhi azzurri come il mare. Sapeva di estate e divertimento, ma allo stesso tempo, aveva un'aria snob e un pó antipatica. Non so il perché, semplicemente mi diede questo effetto.

Ragazza: <Ehm, puoi smetterla di fissarmi per favore? Sai non é molto piacevole>
Arrossii fino alla punta delle orecchie, che idiota! Non me ne ero minimamente accorto
<A, si sì scusami non me ne ero accorto> dissi un po' troppo velocemente e girando la testa dall'altro lato.
Per la prima volta guardai la mia classe, ero all'ultimo banco, quindi potevo vederla molto bene.
Passai gli occhi su tutti i miei compagni, studiandoli e osservando  i loro comportamenti, molti sembravano amici, altri erano soli.
Poi la vidi, era lì...era davvero lei? No no sarebbe uno scherzo del destino, dai non può essere lei...
Eppure era proprio Anne, uno scherzo molto dolce del destino...stava lí seduta accanto a un'altra ragazza dai capelli corvini, bella anche lei, ma nulla in confronto ad Anne.
I suoi capelli, erano di un rosso accesso e ben raccolti in due treccine, come la prima volta che la vidi...

Prof: < Buongiorno ragazzi e benvenuti al vostro primo giorno di scuola> disse <Bene ora vi chiamerò, per darvi dei moduli e poi vi presenterete>
Nonostante non avevo le forze, o la voglia, di alzarmi dalla mia sedia o di staccare gli occhi da Anne, dovetti farlo.
Mi presentai velocemente e anche lei lo fece, io la guardai per tutto il tempo, anche mentre parlavo. Ma lei sembrava non degnarmi di uno sguardo, nemmeno il più piccolo e insignificante...
Avevo scoperto, che il suo nome completo era Anne Shirley Cuthbert, che veniva da Avonlea e che la ragazza accanto a lei era la sua migliore amica, Diana.
La giornata proseguí così, con io che la guardavo e lei che mi ignorava, con le prof che si presentavano e il mio cuore che batteva.
A fine scuola decisi di correre a casa...non trovavo le forze, per andarle a parlare...così scappai, come un vigliacco.
Mi stesi sul letto, ero affaticato dalla corsa ma non mi importava. Sapevo chi era e da dove veniva, avevo sentito la sua voce calma e rilassata e wow! Dire che mi piaceva quella ragazza e i suoi modi di fare era dire poco!
Dovevo riuscire a parlarle...domani, si domani!

Chiamatemi AnnaUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum