Capitolo 14 - Ne sei sicuro?

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Quel giorno dopo scuola guidai verso casa ad una velocità media come d'abitudine. La radio era a tutto volume colpendo i miei timpani ogni millesimo di secondo.

Dopo la lezione di matematica ero andato a cercare Tiffany al suo armadietto in modo da conoscerci un po' meglio. Continuavo a sperare che lei non fosse così male come sembrava, e credeteci o meno, quando la lasciai avevo addirittura un sorriso sul volto. Sorprendentemente mi aveva parlato come un normale essere umano, senza toccarsi i capelli o fingere una risata più 'femminile', cosa che credevo fosse troppo da chiedere.

Risultò che avessi ragione sul fatto che Tiffany fosse una brava persona una volta che la si conosceva , e assolutamente non potevo esserne più felice. Ora non dovevo subire le pene dell'inferno per rendere Louis geloso, e forse solo forse, potevo continuare finché lui non fosse caduto fra mie braccia.

Canticchiando allegramente sulla musica, parcheggiai la macchina nel vialetto fuori da casa mia. Rimossi le chiavi prima di uscire dall'auto e dirigermi verso la porta d'ingresso.

Entrando al caldo feci un sospiro di sollievo e chiusi la porta dietro di me.

"Harry?"

Mi sfilai le scarpe e andai in sala dove mia madre stava stirando dei vestiti mentre guardava la TV. Non avevamo parlato del nostro 'litigio' sin da quando non era accaduto e ne ero felice. Non volevo farle pressioni, e di sicuro non volevo litigare di nuovo con lei, quindi per ora decisi di fregarmene finché non ne avrebbe parlato lei.

"Ciao mamma." Mi avvicinai per darle un bacio, prima di lasciarmi cadere sul divano cambiando canale.

"Com'è andata oggi a scuola?" chiese con noncuranza, non facendo attenzione al fatto che avessi appena messo qualcos'altro da guardare.

Alzai le spalle, nonostante volessi squittire per la felicità perché Louis aveva reagito proprio come volevo io quando avevo pensato il piano. "Okay, credo."

Mia madre annuì sorridendomi. "Niente di nuovo? Non ti sei fatto nuovi amici o qualcosa del genere?"

I miei pensieri divagarono sul ragazzo dai capelli marroni con gli occhi da cucciolo che in questi giorni camminava sempre da solo nei corridoi, a meno che non fosse con quel ragazzino sfigato di nome Henry. Louis aveva davvero abbandonato Liam, che pezzo di merda. Non sapeva di avere uno dei migliori amici che potesse avere. Non che conoscessi Liam molto bene, ma da quel poco che conoscevo potevo comunque dire che fosse un grande amico.

"No, ma c'è questo ragazzo che va in giro sempre da solo. Sembra abbastanza simpatico e ci ho anche parlato un paio di volte..."mi affievolii, non sapendo bene dove volessi arrivare.

Alzò un sopracciglio leggermente sorpresa. "Mmh, e qual è il suo nome?"

Esitai un attimo, non sapendo se fosse a conoscenza del fatto che lui fosse uscito per un po' con Louis. Va beh, in ogni caso che cosa sarebbe potuto succedere di brutto? "Liam Payne."

Gli occhi di mia madre si spalancarono leggermente per lo shock. "Intendi il figlio di Geoff?"

Non avevo idea di chi fosse il padre di Liam, ma fui davvero sorpreso che lei conoscesse lui e non sua madre. Forse era per via del cognome... ? "Non ne sono sicuro, ma suppongo di si. Che mi dici di lui?" Chiesi innocentemente, come se non sapessi niente di Liam e della sua famiglia.

Alzò le spalle, forzando un sorriso sul volto. "Suo padre era un giocatore nella squadra di calcio della scuola, il migliore. Di solito usciva con um... Troy, ma non ha mai fatto niente a nessuno. Era il semplicemente il ragazzo più gentile su cui si potesse posare gli occhi." Spiegò.

Corrugai le sopracciglia al nome 'Troy' e decisi di parlarne cautamente. "Oh, e chi è Troy?"

Mamma si irrigidì visibilmente al suono del suo nome, facendo quasi cadere il ferro sull'asse da stiro. Si schiarì la gola un paio di volte prima di rispondere alla mia domanda senza guardarmi negli occhi. "Lui è... lui è il padre di Louis."

When Hate Turns Into Love (Larry Stylinson // Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora