1. "Per essere felici biosogna rompere gli schemi."

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Io, Rose Weasley in persona, ho avuto la geniale idea, una volta uscita da Hogwarts, di andare a vivere con la mia equilibratissima cugina e migliore amica Dominique che nei periodi di luna piena diventa ancora più insopportabile e lunatica del solito.

Abbiamo uno splendido appartamento, perennemente disordinato vorrei aggiungere, al centro di Londra in una di quelle vie dai palazzi tutti uguali, scelta non proprio eccellente dal momento che trovare casa nostra ubriache fradice alle 5 del mattino è sempre un'impresa, ma ci accontentiamo di dormire sulle scale fino a che non smaltiamo l'alcol o la nostra adorata vecchia vicina di casa non ci trova e ci porta a casa, cosa alquanto imbarazzante tra l'altro, ma d'altronde siamo Weasley quindi siamo abituate.

Comunque di tempo ne è passato da quando siamo usciti per l'ultima volta dal portone di legno massiccio di Hogwarts, sono cambiate così tante cose, sono cambiata io per certi versi, ma devo ammettere che le persone che albergano nel mio cuore sono sempre le stesse.

Dovete sapere che una volta lasciato il castello avevo un piano, uno splendido piano per dirla tutta, ma, come mi disse una volta Dominique quando mi ritrovò sul divano disperata con in mano una vaschetta di gelato finita, i piani sono sopravvalutati, per essere veramente felici bisogna rompere gli schemi ogni tanto.

Dominique non sarà una poetessa questa è certo, ma il ragionamento di base è più che sensato per essere stato prodotto da lei, che è abituata a scrivere solo articoli su gossip o sfilate per la Gazzetta delle Streghe.

Quando me lo disse probabilmente non aveva idea di quanto fosse azzeccata quella frase in quell'esatto momento della mia vita, era esattamente ciò che mi serviva,  credo che sia per questo che è la mia migliore amica, non so come faccia perchè sono certa non sia una legilimes, ma da che la conosco ha sempre detto la cosa giusta al momento giusto.

È su questo che sto rimurginando stesa sul letto fissando il soffitto imbiancato da poco mentre fuori la finestra sta sorgendo il sole, se solo Dominique nella stanza affianco non avesse il sonno così pesante probabilmente riuscirebbe persino a sentire le rotelle del mio cervello che girano, quando il suono di una materializzazione attira la mia attenzione.

Ipotizzando, credo sia uno dei membri della mia amabile e per niente ingombrante famiglia che ha ben pensato di piombare in casa mia all'alba senza un apparente motivo.
In questi anni ci ho fatto l'abitudine al loro comparire senza avvertire semplicemente perché sono annoiati e casa nostra è il primo posto che gli viene in mente.

Per cui non mi meraviglio quando, entrando in salotto, trovo Albus intento a sgranocchiare del biscotti fregati dalla cucina, steso comodamente sul divano come se fosse a casa sua, e vi assicuro che una casa ce l'ha.

Lo fisso con un sopracciglio alzato in attesa che mi dia una spiegazione plausibile per aver interrotto le mie elucubrazioni mentali mattutine, mentre sorseggio il poco caffè che sono riuscita a recuperare in cucina.

<<Al?>> lo richiamo dal momento che è stato 10 minuti buoni a fissare il vuoto.

<<Oh si, giusto. Sono venuto a darvi questo.>> esclama all'improvviso come risvegliato da uno stato di trance, allungandomi una busta bianca che ha appena cacciato dalla giacca.

<<Giorno Rose, giorno Albus.>>
Dominique entra in soggiorno con i capelli arruffati e la faccia stravolta, va verso la cucina alla ricerca, probabilmente, dell'ultima goccia di caffè che le è appena stata fregata dalla sottoscritta, poi torna indietro con gli occhi spalancati, rendendosi conto solamente adesso della reale presenza di nostro cugino.

Tutto secondo i piani, o forse no ~  ScoroseWhere stories live. Discover now