Charles si voltò verso di lei "Ma quindi ora si può dire che voi due siate fidanzati? Cioè, è una cosa ufficiale, siete pronti ad affrontare le domande dei giornalisti?". Vega abbozzò un sorriso "Sono talmente poco appariscente che nessuno mi verrebbe a proporre un'intervista". "Sei importante per le persone che contano, questa è la cosa fondamentale no?" ribatté Pierre ammiccandole e attendendo che lei li raggiungesse per prenderla sottobraccio. Varcarono le porte della vip lounge con molte persone che si voltarono verso di loro, mentre Vega arrossiva terribilmente in volto. Probabilmente tutta quella gente si stava chiedendo cosa ci facesse una come lei con due piloti bellissimi e sinceramente se lo domandava spesso anche lei.

"Ordiniamo tre mate?" chiese Pierre accomodandosi al tavolino riservato a loro. "Anche qualche brioches per favore, sto morendo di fame" si lamentò Vega appoggiandosi una mano sullo stomaco. Charles e Pierre si scambiarono un'occhiatina divertita, poi il monegasco le tirò una gomitata correggendola "Si dice croissant Vega, non brioches". La ragazza borbottò qualcosa di negativo e incomprensibile sui francesi, poi si chiuse nel silenzio mentre il cameriere portava loro il mate, il tipico tè sudamericano.

"Ma Horner che dice di tutto questo?" chiese all'improvviso Charles indicando i due ragazzi. "Se ne deve fare una ragione" rispose Pierre ridendo e gonfiando il petto. "Lo sai vero che se fai soffrire sua figlia lui è capace di licenziarti?" scherzò ancora il monegasco. "È più probabile il contrario, -ribatté Vega sospirando- che sia mio padre a farmi star male".

Per risposta ricevette un'occhiata interrogativa da parte di Charles. "Diciamo che abbiamo parecchie differenze di vedute" chiuse Vega abbozzando un sorriso. Cercava di sdrammatizzare, ma sapere di andare in Giappone all'oscuro del padre e soprattutto contro il suo consenso non la faceva stare tranquilla. Per niente. Nonostante persino Geri l'avesse incoraggiata, si sentiva a disagio e in torto.

"I genitori sono sempre così- continuò Pierre salvando Vega da un discorso pungente- vogliono il nostro bene ma non sempre capiscono quale sia". "E poi tu non hai di certo una storia poco complicata -proseguì Charles rivolto alla ragazza- potresti scriverci un libro. Diventerebbe immediatamente un best seller" "Giuro che ci sto pensando -ridacchiò Vega sorseggiando il suo mate- è sulla mia lista delle cose da fare prima di morire".

La conversazione poi si spostò su argomenti più leggeri, come le speculazioni sul mercato piloti dell'imminente nuova stagione e la gara che si sarebbe disputata dopo due giorni. Charles non sembrava preoccupato delle prove libere di quella giornata, mentre Pierre era meno sicuro della sua Red Bull. Vega era seduta al tavolo con loro, ma solo fisicamente. La sua mente era già proiettata a svariati km di distanza. E continuava a controllare freneticamente l'orario nel suo cellulare per paura di perdere il volo e mancare il suo appuntamento con il destino.

"Io vi devo lasciare" sospirò Vega alzandosi dal tavolino quando l'ora prefissata era infine scattata. "Horner ti richiama all'ordine?" chiese Charles con un sorrisetto. La ragazza scosse la testa "No, devo partire per l'Italia. Non vedo i miei zii da molto tempo e credo sia venuto il momento di trascorrere un po' di tempo con loro". Le dispiaceva mentire anche a Charles dal momento che era stato la prima persona ad essere amichevole con lei, ma quella era la scusa che aveva inventato per convincere suo padre e non poteva rischiare che la vera versione circolasse nel paddock.

Nessuno doveva sapere del suo viaggio in Giappone.

Pierre le prese una mano, facendola voltare verso di lui. Le puntò contro i suoi grandi occhi blu per qualche istante, come se potessero pronunciare tutte quelle parole che non poteva dire a voce. "Avvisami quando arrivi -mormorò continuando a guardarla- e stai attenta". Vega annuì con la testa, incapace di aggiungere altro, dal momento che nella sua gola si era formato un nodo di ansia e lacrime trattenute. Si allontanò velocemente dalla vip lounge, prima di avere dei ripensamenti.

1 (prima parte)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora