Capitolo 17

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"Vega?"

La ragazza sobbalzò sul letto. Nella sua camera d'albergo regnava però il silenzio. Era stato un sogno o davvero l'avevano chiamata?

I suoi dubbi vennero dissipati da qualcuno che bussava ripetutamente alla sua porta. Si alzò ancora assonnata. Chi poteva essere a quell'ora?

Aprì la porta, ritrovandosi di fronte Pierre. Indietreggiò per la sorpresa. Il ragazzo sembrava stupito quanto lei e abbassò lo sguardo sul suo corpo. Vega seguì la traiettoria dei suoi occhi e realizzò all'istante che avrebbe voluto scavarsi una fossa dove nascondersi. La sera precedente, a causa del caldo, aveva deciso di dormire indossando solo il suo reggiseno nero e un paio di mutande abbinate. Ed era quello che aveva ancora addosso quando aveva aperto la porta a Pierre.

Si sentì avvampare per l'imbarazzo, mentre il francese cercava di formulare "Scusa...non pensavo di...insomma, ero convinto di trovarti già pronta per andare al circuito". Vega lo guardò perplesso. Per quale dannato motivo avrebbe dovuto andare all'Hungaroring nel mezzo della notte?

Poi le venne un'illuminazione con un brivido. Si voltò verso l'orologio da parete. Segnava le 8.00 del mattino. La sua maledetta sveglia l'aveva tradita, probabilmente era scarica.

Si passò una mano sul volto "Non so cosa dire, Pierre. Sono terribilmente in ritardo, mi sono svegliata solo ora. Dammi il tempo di indossare qualcosa di più decente e arrivo da te".

Scappò all'interno della stanza, iniziando a maledirsi per la sua sfortuna. Magari lui era venuto a prenderla per entrare insieme nel circuito. E lei si stava giocando tutte le sue possibilità. Era un completo disastro.

"Indossa qualcosa di comodo!" le urlò Pierre dal corridoio. La ragazza non capì e, indossata una felpa larga, si riaffacciò alla porta "Come mai?". Pierre abbozzò un sorriso, ma Vega notò come stesse cercando di celare qualcosa di più profondo. "Posso entrare in camera o devo continuare a svegliare l'hotel?" le chiese.

Vega si spostò all'istante, lasciando entrare il francese e borbottando "Ah, sì. Certo, entra pure...". Non poteva nascondere che la presenza del ragazzo la mettesse a disagio, soprattutto dato che era mezza svestita. Ma era un senso di disagio buono, come un presentimento misto a speranza. Pierre le attivava tutti i recettori sensoriali, quando era accanto a lui si sentiva viva il doppio, ogni suo senso era acuito.

"Cosa succede?" gli chiese vedendolo teso mentre si guardava attorno nella stanza. Pierre le strinse all'improvviso le braccia, avvicinando il suo volto al suo, le pupille talmente dilatate da divorare quasi interamente il blu dei suoi occhi. "Ti prego, non ho mai chiesto a nessuno di fare una pazzia simile con me, ma ne ho bisogno. Scappa con me per qualche ora, andiamo a Budapest. Ho davvero la necessità di staccare da tutto questo. Voglio fuggire e dimenticarmi per qualche istante chi sono e cosa la gente si aspetta da me" le sussurrò disperatamente.

Vega cercò di allentare la presa delle sue mani, un po' spaventata dalla foga con cui parlava Pierre. "Sei sicuro di stare bene? Lo sai meglio di me che stamattina ci sono le prove libere! E poi ti devi preparare per la qualifica e..." Vega si interruppe vedendo gli occhi di Pierre spegnersi di colpo. La lasciò andare, sedendosi di peso sul letto "È proprio questo il punto -mormorò sconsolato- troppi impegni in successione, troppe persone che si aspettano tanto da me. Non riesco più a reggerlo, devo davvero staccarmi anche solo per qualche ora".

Vega si sedette accanto a lui, appoggiando delicatamente una mano sulla sua spalla. "Pierre, -disse dolcemente- è la vita che ti sei scelto, è la tua strada, quello che hai sognato da una vita, l'obiettivo che hai sempre perseguito...non puoi mollare tutto ora che sei in vetta". Lui si voltò verso di lei, con gli occhi lucidi "E non ho diritto ad attraversare una crisi? Non ho diritto ad allontanarmi per ricaricare le energie? Non chiedo troppo, solo qualche ora. Ne ho davvero bisogno, Vega". La ragazza annuì, non potendo rifiutarsi. Pierre stava male e chiedeva aiuto a lei. Non poteva ancora stabilire cosa ci fosse tra loro, ma anche se si fosse trattato unicamente di un legame di amicizia, non poteva tirarsi indietro ora, proprio ora che Pierre si stava esponendo così tanto con lei.

1 (prima parte)Where stories live. Discover now