Capitolo 5

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Passai tutta la prima settimana di vacanza a masturbarmi su fantasie dove Lucilla era sempre la protagonista. Alla fine quasi mi convinsi di poter essere omosessuale.

Non volevo farmi amici, sentivo che a me serviva solo lei, Lucy.

Poi una sera mi si avvicinò un ragazzo. Iniziò a parlarmi. Si chiamava Enrico... era carino e molto simpatico. Andammo avanti fino tarda notte.

E io grazie ad Enrico capii che ero eterosessuale convinta... o almeno eterosessuale abbastanza convinta. Sentii la voglia di stare con lui, senza tutte le inibizioni che in passato avevo provato verso i ragazzi. Ero cambiata.

Fu soltanto una semplice storiella estiva, ma con lui la seconda settimana passò più in fretta del previsto.
E fu bello anche stare con i miei genitori. I consiglio di Lucilla si era rivelato azzeccato.

Dimenticai di aver imbrogliato alla maturità, superai le mie paure sulla mia propensione sessuale e riscoprii l'importanza di avere una famiglia.

Ma non vedevo l'ora di rivedere la mia amica. Quello era rimasto.

La sera prima di tornare a casa la sentii come mio solito al telefono.

- Ele! Allora?

- Allora cosa?

- Questa sera la dai al tuo Enrico? Questa è l'ultima occasione.

Era da giorni che tentava di convincermi a regalargli la mia verginità... quando lui era stato un galantuomo rispettandomi.

- No!

- No?! Vuoi farci venire le ragnatele?

Riusciva sempre ad imbarazzarmi Lucilla.

- Non preoccuparti che le ragnatele non ci sono. Enrico me lo avrebbe detto.

- Leccandola non si capisce se dentro ci stanno le ragnatele.

Le avevo raccontato che anche se non avevo fatto sesso completo con Enrico c'erano stati lo stesso dei momenti interessanti. Lui amava usare la lingua. E anche io avevo amato questa sua passione.

Io ero piuttosto soddisfatta di quelle esperienze con lui.

- Lucy piantala! A pensare di avere le ragnatele lì mi sta venendo il voltastomaco.

- Fai controllare a lui... dammi retta.

- Ho detto di piantarla.

Ci fu una strana pausa che mi mise in allerta.

- Ele. Devo dirti una cosa molto importante.

Aveva cambiato discorso. Dimenticai Enrico in un istante.

- Una cosa brutta?

- Non so... dipende dai punti di vista credo.

- Così mi fai preoccupare Lucy. Stai male?

- Stai tranquilla, io sto benissimo. Però tieniti libera per dopodomani. Alla mattina.

- Perchè?

- Ora non posso dirtelo.

- Lucy... hai detto tu che dovevi dirmi una cosa importante!

- Ho cambiato idea. Voglio dirtela a voce. Domani quando ci vediamo.

Non ci fu modo di farle sputare il rospo. A stare tranquilla non ci riuscii.

Continuai a chiedermi il significato di quel mistero. Mi rovinai persino il distacco da Enrico. Mi passò la voglia di rivederlo e quindi gli dissi addio.

LucillaWhere stories live. Discover now