Capitolo 18- IL "PICCOLO PROBLEMA PELOSO"

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Ormai aprile era quasi finito e Lily era diventata isterica. Non faceva altro che pensare agli esami, a cui però mancava ancora più di un mese e stressava anche gli amici. Marlene diceva che studiare in modo così ossessivo era un modo per non pensare alla terribile esperienza che aveva vissuto e James, dal canto suo, faceva di tutto per farla rilassare. In tutti i sensi.
Quella mattina del 27 aprile, la ragazza arrivò in Sala Grande per colazione con un pila di libri
«Ehi Lils ti abbiamo cercata dappertutto dov'eri?» le chiese preoccupata Marlene «Oh scusa, ero in biblioteca» «Così presto?!» esclamò Alice «Prongs, sei sicuro che sia la ragazza giusta per te?» intervenne Sirius rivolto a James, spalmando della marmellata sulla sua fetta di pane.
«Non ti ci mettere anche tu Black, sono già abbastanza stressata» gli rispose brusca Lily, sedendosi e versandosi del caffè
«Non ce n'eravamo accorti» mormorò lui. Per fortuna la ragazza non lo sentì. In quel momento Remus raggiunse il tavolo di Grifondoro, più pallido e stanco che mai
«Oh mio dio Remus tutto bene?» domandò subito Lily, diventando d'un tratto molto dolce. Il ragazzo le sorrise
«Si certo, non preoccuparti, sono solo stressato per le lezioni» le rispose e si andò a sedere vicino a Mary.
La rossa guardò l'amico perplessa, ma quel giorno aveva due compiti in classe così non si preoccupò troppo e corse via dalla Sala Grande, inseguita da James che, quei giorni non faceva altro che correrle dietro. Non poteva lasciarla sola in quel momento difficile.
La sera stessa, subito dopo cena, i due erano nel dormitorio del ragazzo a studiare, per non essere disturbati, quando lui chiuse i libri sbuffando
«Mi annoio»
«Beh non importa, dobbiamo studiare» decretò Lily
«Sicura?» James si era avvicinato al collo della ragazza e aveva iniziato e baciarlo.
Lei si lasciò sfuggire un piccolo gemito e stava per chiudere tutto, quando Sirius entrò sbattendo la porta. Lily alzò gli occhi al cielo e ritornò con lo sguardo sui suoi libri
«Mi dispiace interrompervi» disse con un sorriso sfacciato sul viso
«Prongs, abbiamo bisogno di te» aggiunse poi, tornando serio.
«Perché?» gli chiese lui, un po' infastidito per l'interruzione
«Emh...» guardò la ragazza accanto all'amico
«Il piccolo problema peloso». A quelle parole James si alzò subito
«Godric, me n'ero scordato!» esclamò. Lily li guardò curiosa «Amore, io devo andare, resta pure qui quanto vuoi» disse poi, le diede un veloce bacio a stampo e corse via, seguendo Sirius.

Lily li guardò sparire e rimise la testa tra i libri. Ma stavolta a interromperla arrivò Marlene
«Credo che stasera non sia la serata giusta» annunciò la rossa, chiudendo finalmente tutto
«Dov'è James?» le chiese l'amica
«Non lo so. Stavamo qui da soli» la bionda sorrise maliziosa «quando è arrivato il tuo ragazzo, ci ha interrotti, ha detto qualcosa come "problema peloso" e sono entrambi corsi via» spiegò brevemente Lily.
A quelle parole Marlene strabuzzò gli occhi
«Poco fa io e Sirius eravamo accoccolati su un divano giù in Sala Comune, ma poi è arrivato Peter che ha detto qualcosa riguardo a un "piccolo problema peloso" e lui è corso via» le due ragazze si guardarono
«Ci stanno nascondendo qualcosa» decretò Marlene.
«E noi scopriremo cosa» aggiunse l'altra.
Uscirono dal dormitorio maschile e, con fare indifferente, attraversarono la Sala Comune, per poi raggiungere le scale
«Dove andiamo?» chiese ad un certo punto Marlene, rendendosi conto che non avevano la più pallida idea di cosa cercare.
«Usciamo» le rispose Lily
«Come? Ma perché?»
«Io... non lo so perché, usciamo e basta»
«Lily, vorrei ricordarti che fuori è buio e se qualcuno ci vede ci becchiamo una punizione» le disse la bionda
«Non importa»
«Cosa cosa cosa? Lily Evans che infrange le regole?!» esclamò divertita
«Finiscila Marl!» la zittì lei.
In silenzio, raggiunsero il grande portone d'ingresso e sgusciarono fuori, attente a non farsi vedere da nessuno.

James, Sirius e Peter avevano raggiunto la Stamberga Strillante, dove trovarono Remus, pronto per la trasformazione
«Scusa Rem mi ero scordato che oggi c'era la luna piena» disse mortificato James, vedendo l'amico già molto debole. E il peggio doveva ancora arrivare.
«Non preoccuparti» gli rispose il ragazzo con un sorriso tirato, si vedeva chiaramente il dolore che provava. La stanza fu invasa dalla luce bianca di un raggio lunare. Cominciarono le convulsioni e i tre distolsero lo sguardo, non sopportando di veder l'amico soffrire in quel modo. Mentre il Lupo Mannaro cominciava a prendere forma, Sirius, James e Peter si trasformarono rispettivamente in un cane nero, un cervo e un topo. Quando si girarono davanti a loro non c'era più Remus, ma un essere molto magro e dal pelo grigio, che li guardava incuriosito. Uscirono dalla Stamberga, rincorrendosi felici. I tre animagus iniziarono a correre verso la Foresta Proibita come ogni mese, ma quella volta non sentirono le zampe del lupo e si fermarono. Videro che la creatura era ferma e stava odorando l'aria. Poi cominciò ad avviarsi verso il castello, verso due figure lontane.
Prongs e Padfoot si guardarono e iniziarono a correre il più veloce possibile verso quei due individui vicino ad Hogwarts. Correvano così forte che riuscirono a superare il Lupo Mannaro. Ormai le due figure vicino alle mura del castello erano visibili e sia il cervo che il cane si fermarono di botto.
Attaccate al muro, Lily e Marlene seguivano terrorizzate la scena che avevano davanti. Erano entrambe molto pallide e avevano gli occhi fuori dalle orbite.
Il lupo li aveva raggiunti e i due animagus si misero davanti alle ragazze, facendo loro da scudo. La creatura, però, non si fece intimorire da quelli che di solito erano i suoi compagni di gioco notturni e li spinse via con una zampata. Prima di essere allontanato dalle mura, Padfoot afferrò tra i denti un lembo del mantello della bionda e questa venne spostata con lui. Lily, rimasta lì, afferrò velocemente la bacchetta mentre cercava di scacciare il terrore, ma il lupo mannaro fu veloce e non ci pensò due volte a colpirla con i suoi lunghi artigli. Per fortuna, dopo solo una zampata, la creatura cadde a terra, perdendo i sensi.
«Lily! Oh mio dio, Lily!» James si era ritrasformato ed era corso dalla ragazza, che stava perdendo molto sangue da un braccio. La sollevò e bastò quell'unico movimento per far svenire anche lei.

Lily aprì gli occhi e un soffitto bianco fu la prima cosa che vide. Alzò un poco la testa e si accorse di essere in una stanza illuminata dal sole di una calda giornata. Capì di essere in Infermeria. Girò un poco la testa e si accorse che nel letto accanto al suo c'era Remus, senza maglietta, bianco come non mai e pieno di cicatrici sul busto e sulle braccia. Alzò un poco lo sguardo, spostandolo sugli occhi cioccolato dell'amico e si accorse che erano rossi. Vide che il suo volto era bagnato. Il ragazzo girò lo sguardo e, vedendo che l'amica era sveglia, le lacrime aumentarono mentre cercava di nasconderle
«Remus che succede?» le chiese preoccupata lei
«Che succede?! Succede che sono un mostro e che ti ho aggredita e che se non ci fosse stato James magari saresti anche morta!» rispose il ragazzo arrabbiato, tra un singhiozzo e l'altro.
Finalmente Lily ricordò. Si guardò il braccio destro e si accorse che era fasciato.
«Capisco benissimo se non vuoi parlarmi e smetteremo di frequentarci così tu potrai fingere che io non esista» continuò Remus. A quel punto Lily si mise a sedere e rimase in quella posizione nonostante un capogiro
«Ma che diavolo stai dicendo?!» esclamò irritata. I singhiozzi del ragazzo si interruppero e lui la guardò.
«Tu non sei un mostro e io non smetterò certo di parlarti per una cosa del genere! Sei il mio migliore amico!»
«D.. davvero?» le chiese timoroso Remus
«Certo!» gli rispose Lily
«Sei il ragazzo più dolce e gentile che conosca e non è certo colpa tua se una volta al mese ti trasformi!» gli spiegò lei. Remus sorrise. Un sorriso pieno di gratitudine.
«E poi.....» aggiunse la ragazza mentre il viso di lui si contraeva in un'espressione interrogativa
«Beh, ecco...io lo sapevo già» concluse titubante.
«Che cosa?!» urlò Remus, guadagnandosi uno sguardo irritato di Madame Pomfrey
«Come?!» aggiunse a voce più bassa
«Non ne ero sicura. Ma siamo amici da sette anni e ogni mese sparivi per qualche giorno. Sempre in corrispondenza della luna piena. Diciamo che dopo un po' il sospetto mi è venuto» spiegò Lily. Il ragazzo si lasciò cadere sdraiato sul lettino.
«Scusa ma tu prima hai detto che senza James sarei morta, ma lì fuori non c'era James c'era un grande cervo che...» cominciò la ragazza, ma poi si interruppe
«Oh»
«Vedo che ci stai arrivando da sola»
«Sono degli animagus?!» gridò Lily incredula.
«Shhh!» Remus le fece cenno di abbassare la voce guardandosi intorno
«Si, sia James che Sirius che Peter sono diventati animagus illegali per starmi vicino nelle notti di luna piena» Lily era commossa e si portò una mano alla bocca
«Si, hai ragione. Non potrei desiderare di meglio» concluse lui sorridendo.
Ed era vero. Fin da quando era stato morso all'età di soli cinque anni, Remus era sicuro che non sarebbe andato ad Hogwarts e che non avrebbe avuto amici. Poi, il giorno del suo undicesimo compleanno, Albus Silente era arrivato a casa sua con una lettera in mano. Il bambino aveva scoperto che avrebbe potuto avere una vita normale, almeno in quel senso, perché era certo che di amici non ne avrebbe visto neanche l'ombra. Poi aveva conosciuto i Malandrini. Quei tre ragazzi lo avevano accettato per quello che era, senza paure o pregiudizi, ma soprattutto avevano fatto di tutto per rendergli le trasformazioni il meno dolorose possibile. Avevano provato per più di un anno a diventare animagus, senza successo, mentre Remus diceva loro che non era necessario. Poi però c'erano riusciti. E dall'inizio del loro quarto anno, una volta al mese, i quattro uscivano di notte dal castello e correvano tra gli alberi della Foresta Proibita. Remus era sicuro che non avrebbe mai potuto ringraziarli abbastanza.
Lily, che aveva ascoltato la storia con le lacrime agli occhi, si riscosse
«Mary già lo sa?» il ragazzo arrossì e posò lo sguardo sulle sue mani
«Non potrei mai dirglielo, non mi vorrebbe più» disse mentre la voce gli si incrinava «Ma la vuoi smettere!» le urla di Lily gli fecero di nuovo alzare la testa
«Devi smetterla con questa convinzione! Tu non sei un mostro! Sei solo il ragazzo più buono del mondo che una volta al mese non è più in se'!» Remus sorrise «Le parlerò».




*SPAZIO AUTRICE*

Ciao a tutti!! Questo è davvero il capitolo più lungo del mondo, ma dovevo assolutamente approfondire il passato di Remus perché, secondo me, è molto importante.

Non potevano mancare le urla di Lily, che ha scoperto tutto ed è molto comprensiva, ovviamente. Oltretutto lo convince a parlare con Mary.

E niente fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate un commento e una stellina se vi è piaciuto, mi migliorereste la giornata🌸

-𝙀𝙡𝙚🧸

"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Where stories live. Discover now