UNO SGUARDO SUL FUTURO

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«La cravatta? Non va bene! Era meglio quella verde. Si intona con i suoi occhi. Questa è blu. Io non ho gli occhi blu. E neanche lei. Quindi non va bene. Ma ora non ho quella verde. Chissà dov'è. Vado a cercarla»
«Fermo fermo fermo » Sirius bloccò James, già pronto ad uscire dalla porta
«Questa cravatta è perfetta»
«Sicuro? Marlene ha gli occhi blu, ma non sto per sposare Marlene».
Sirius si posso una mano sul viso, esasperato, poi afferrò l'amico per le spalle e lo fece sedere con la forza sul divanetto
«Prendi tre respiri profondi» gli ordinò. James chiuse gli occhi e respirò a fondo «D'accordo» esclamò alzandosi di scatto «Ci sono».
Sirius lo guardò e sorrise
«Oh, ma guardatelo. Il mio Bambi pronto a fare il grande passo». James alzò gli occhi al cielo
«Finiscila cane pulcioso»
«Voi due non cambierete mai» sospirò Remus, appoggiato allo stipite della porta. Era arrivato qualche istante prima e ora li guardava divertito
«Ehi Rem, che ci fai qui?» chiese James sorridendo all'amico.
«Oh già. Ti vuole la sposa» disse rivolto a Sirius
«Resto io con lui»
«Assicurati che non scappi» gli urlò Sirius uscendo di corsa dalla stanza
«Finiscila!» gli gridò di rimando James
«Secondo te è meglio la cravatta verde?» aggiunse poi rivolto a Remus.

Sirius camminò per i corridoi di Villa Potter fino a raggiungere la stanza della sposa. Quando arrivi davanti alla porta bussò.
«Avanti!» sentì urlare da dentro. Il ragazzo entrò e sgranò gli occhi. Lily Evans era lì, in piedi davanti a lui ed era veramente bellissima. Indossava l'abito da sposa, bianco e molto semplice, ma perfetto per lei. Era lungo e senza spalline, e le spalle erano coperte solo dai capelli rossi, sciolti ma tenuti indietro da un cerchietto di rose bianche.
«Allora?» chiese timidamente Lily «Però Evans» rispose il ragazzo facendo un fischio e facendola arrossire.
«Avrai sempre quindici anni» lo rimbeccò «Come sta James?» chiese ancora lei, girandosi e ricominciando a guardarsi allo specchio
«Oh bene bene. Con lui c'è Remus, per evitare che scappi»
«Cosa?!»
«Scherzo»
«Ti odio»
«Non è vero»
Lily lo ignorò.
In quel momento entrò Marlene, vestita con il suo abito da damigella d'onore lilla e lungo fino al ginocchio
«Tesoro!» esclamò vedendo l'amica e portandosi le mani al petto. «Oh, ci sei anche tu» aggiunse, accorgendosi del fidanzato
«Ciao amore» disse il ragazzo, marcando l'ultima parola. Lei lo baciò.
«Sei pronta?» chiese a Lily
«Si...si sono pronta» rispose decisa dopo un attimo di esitazione.
Sorrise
«Sono prontissima».

- - -

Nonostante fosse gennaio, la cerimonia era stata allestita all'aperto, nel giardino di Villa Potter. C'erano circa cinquanta sedie bianche separate a metà da una specie di corridoio cha partiva da un punto in mezzo al prato e arrivava sotto un arco bianco decorato con fiori lilla. Mentre tutto il giardino era bianco di neve, la zona delle sedie e dell'arco era verde e circondata da un incantesimo che rendeva l'aria più calda. L'inizio della cerimonia era previsto per mezzogiorno, dopodiché ci sarebbe stato il pranzo di nozze. Verso le 11:30 cominciarono ad arrivare gli invitati. Tutti erano stati interrogati da alcuni auror e membri dell'Ordine della Fenice, una questione di sicurezza, per evitare spiacevoli sorprese. Alcuni erano parenti di James, purtroppo nessuno di Lily. Petunia Evans, insieme con il fidanzato Vernon Dursley, aveva sgarbatamente rifiutato l'invito e data l'assenza dei suoi genitori, la ragazza non aveva trovato nessun altro parente da invitare. Per fortuna gli zii e i cugini Potter erano numerosi e andavano a riempire lo spazio vuoto degli Evans. C'erano amici di Hogwarts e ragazzi che avevano conosciuto finita la scuola e anche membri dell'Ordine. Gli ospiti si sedettero ai loro posti, lasciando libere le prime due file, quelle vicine all'arco. Lì sotto c'era la persona che avrebbe dovuto sposare Lily e James: un uomo del Ministero della Magia specializzato in matrimoni. Aveva un semplice vestito nero e scrutava con aria annoiata il cielo, quando apparvero Sirius e Remus che si andarono a posizionare velocemente il primo a sinistra e il secondo a destra dell'arco.
A quel punto arrivò James. Tutti si girarono per guardare lo sposo. Il ragazzo avanzava piano lungo la "navata" bello come non mai. Il completo blu gli stava perfettamente e i capelli erano disordinati come sempre, nonostante avesse provato in tutti i modi a sistemarli. Gli occhi ambrati brillavano di felicità e aveva un piccolo sorriso sulle labbra. Camminava a testa alta e con il petto in fuori, come a dimostrare che stava per affrontare il grande passo con coraggio. Si posizionò accanto a Sirius, che lo abbracciò forte e poi si ricompose. Remus gli sorrise e James ricambiò. Due violìni, un'arpa e un basso iniziarono a suonarsi da soli, una musica lenta ma allegra.
Apparve Emmeline, poi Mary, seguita da Alice e infine da Marlene, tutte vestite di lilla. Si sedettero nei posti della prima fila a destra, tranne Marlene, che si mise accanto a Remus, con il piccolo bouquet in mano. Poi gli strumenti cominciarono a suonare la marcia nuziale e apparve Lily.
Stava a braccetto con i signori Potter, una da una parte e l'altro dall'altra, e aveva un sorriso quasi accecante. Quando James la guardò gli mancò il fiato e iniziò a fissare come ipnotizzato gli occhi verdi di quella che stava per diventare sua moglie. Anche Lily era persa in quelli di lui. Li vedeva avvicinarsi piano piano e quando Fleamont prese la mano di lei e la mise in quella del figlio tutto il resto sparì. Per Lily, la musica era ovattata, come lontanissima, e tutti erano sfocati.
Tutti tranne James.
Stavano passando un momento difficile, anzi di più. Però loro avevano deciso di sposarsi comunque, anche se ormai in molti rimandavano le proprie nozze. Dovevano sposarsi. Avrebbe dato a tutti un po' di speranza in più. Avrebbe dato a loro un po' di speranza in più. Magari come marito e moglie avrebbero anche potuto vincere quella guerra, o comunque ci avrebbe provato.
L'ufficiante iniziò a parlare. Fece un discorso lungo e anche un po' noioso, mentre i due sposi non smettevano di sorridere e di guardarsi negli occhi. Cominciarono ad ascoltare solo quando l'uomo chiese le fedi. Remus gliele porse con gli occhi lucidi e l'uomo recitò
«Vuoi tu, James Potter, prendere come legittima sposa Lily Evans, in salute in malattia, finché morte non vi separi?»
«Lo voglio»
«Vuoi tu, Lily Evans, prendere James Potter come tuo legittimo sposo, in salute e in malattia, finché morte non vi separi?»
«Lo voglio»
«Allora vi dichiaro marito e moglie».
Senza neanche aspettare il permesso dell'uomo, James prese il viso di Lily tra le mani e la baciò. Il loro primo bacio da sposati.

Ovviamente il primo fischio arrivò da Sirius, che faceva di tutto per nascondere la lacrima che gli era sfuggita. I novelli sposi si staccarono e risero, mentre tutti gli amici e gli inviati si alzavano per andare loro incontro e congratularsi.
«Evans, Evans, alla fine hai ceduto» sospirò Sirius «Sono Potter ora» lo rimbeccò Lily, facendo ridere tutti i ragazzi.
Il fotografo andò loro vicino e iniziò a scattare foto. Solo loro due, con i genitori, con i parenti, con i testimoni, le damigelle e quando chiese una foto di tutti loro insieme, i dieci ragazzi si sorrisero e si strinsero per entrare nell'inquadratura. Nessuno di loro sapeva cosa sarebbe successo, chi sarebbe sopravvissuto, chi invece no, ma una cosa la sapevano: forse insieme avrebbero potuto farcela.

The End

"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora