38° CAPITOLO

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Pov's Emily
"Eileen Prince?!" dico io saltando dalla sedia e fissando il quadro senza saper nascondere un sorriso.

"Esattamente. Eileen Prince" sorride Silente.

"Wow... Cioè è...bello che abbia pensato a lei..."

"Si...stupendo" dice ironico il professor Piton.

Io mi volto a guardarlo...che non sia contento? No, non può essere. Lui e sua madre andavano d'accordo...forse pensa che c'era qualcun'altro che meritava di essere riportato in vita e non lei che avrebbe potuto aiutarlo?

Mi volto di nuovo verso il quadro del professor Silente.

"Quindi tutto qui? È questo il motivo per cui sono tutti tornati in vita? Lei si è sacrificato?"

"Si...ho deciso che non sempre le stesse persone devono pagare le mie colpe. Devo essere io stesso a doverne pagare il prezzo.."

"Già..."

Dopo calò il silenzio. Un silenzio dove ognuno rimase immerso nei suoi pensieri, fino a quando Silente non mi porse quella domanda. Perché si, sapevo che prima o poi me l'avrebbe chiesto qualcuno, ormai era da più di un mese che ero lì e la situazione era abbastanza comprensibile...

"Emily...ho notato alcune...divergenze tra te e...qualcun'altro...fin da quando siete tornate tu e Rose...mi chiedevo se fosse tutto apposto.."

"Ehm...divergenze? Noo, perché mai? Ovvio che è tutto apposto! Una meraviglia, meglio di così poi..."

"Quindi non va bene...Cosa è successo? Se non sono invadente..."

"Niente..." dico e volto lo sguardo da un'altra parte.

Odiosi, arroganti, presuntuosi, palloni gonfiati...

E chi più ne ha più ne metta!

"Esatto,Williams. Come mai così tanto amore nei confronti dei malandrini?" dice Piton sarcastico.

"Professore, potrei farle la stessa domanda sa?" dico io ribattendo pentendomene subito dopo aver notato il suo sguardo scurirsi e lui farsi più vicino.

"Dubito che lei abbia attraversato ciò che ho attraversato io e dubito anche che lei ne sappia qualcosa!" sibila ad un passo dal mio viso.

"Lo so, professore. Me ne rendo conto e comprendo ciò che le hanno fatto passare." dico io esitando un po' e non riuscendo a sostenere il suo sguardo,lo abbasso.

"Si, come se potesse capirlo.."

"Professore..."rialzo lo sguardo decisa a dirgli che io sapevo tutto, che era per quello che li detestavo, per quello che gli avevano fatto, ma guardandolo negli occhi non ci riuscii. Lasciai stare.

"Professore...mi scuso per oggi e per il mio comportamento, non accadrà più. Con permesso, credo sia arrivata l'ora che vada a dormire. Buonanotte" guardo il professore e poi il preside e, senza dar loro modo di rispondere, me ne ritorno in camera.

Sbuffai e mi rimisi sotto le coperte, poi mi ricordai della foto. Tastai subito la tasca dei miei pantoloni e...era sparita!

"Oh, no!" mi rialzai  di scatto, aprii la porta e sbattei contro una persona, ferma davanti alla mia camera.

Mi allontano un po' e guardo il professore.

"Mi scusi...non sapevo che fosse..." ma mi blocca prima che potessi finire di parlare.

"Le era caduta questa- mi porge la foto ed io la prendo- per quanto riguarda domani, lezione alle 10:00 fino a mezzogiorno e, successivamente, nel pomeriggio alle 16:30. Puntuale, Williams" dice e se ne ritorna nelle sue stanze, ma prima che si potesse chiudere la porta alle spalle lo ringrazio e gli ridò la buonanotte, anche se erano le 3 e mezza di mattina.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏWhere stories live. Discover now