2. Giro di presentazioni

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- È permesso? - domandò Danrie, inoltrandosi tra pareti, come già detto, non esattamente linde tanto da specchiarvisi.

- Oh, quindi Lando parlava di te. - gli rispose una voce, appena un attimo prima che svoltasse l'angolo per raggiungere la stiva principale, rinnovata a soggiorno. Il ragazzo seduto davanti alla scacchiera la salutò con un cenno della mano, senza alzare gli occhi dal libricino che stava leggendo; sembrava un taccuino pieno di appunti. Senza che Danrie dicesse nulla, sembrò intuire il suo smarrimento. - Lando è in cabina con Han: non si fidano a lasciare l'altro da solo alla guida.

- Sì. Li conosco, suona credibile. - annuì Danrie, sedendosi di fronte a lui.- Comunque io sono Danrie Nere, piacere.

- Piacere. - ripetè meccanicamente, girando una pagina.

Non che si aspettava un gran benvenuto, d'altra parte non aveva bisogno di presentazioni per sapere chi aveva davanti. Se non l'avesse già visto diverse volte (dai festeggiamenti di Yavin fino a qualche incontro casuale negli hangar di questa o quell'altra base), avrebbe comunque riconosciuto il cavaliere Jedi Luke Skywalker per le descrizioni che popolavano le storie più gettonate tra gli squadroni e per un certo cilindro metallico agganciato alla cintura del ragazzo. Si aspettava che una spada laser dal vivo avesse un aspetto più mitico e meno meccanico.

Danrie aspettò in silenzio mentre leggeva un'altra pagina o due, ma sentiva che sarebbe sprofondata tra i cuscini di quel divanetto se non avesse quanto meno tentato d'iniziare una conversazione: - Lettura interessante?

- Non molto. - ammise Luke, alzando finalmente gli occhi. Si strinse nelle spalle, con un sorriso stretto. - A dire il vero, non capisco neanche la metà di questi appunti, ma spero che Maz ne sappia qualcosa di più.

- Maz?

- Lando non ti ha detto nulla?

- Non c'è stato il tempo. Mi ha detto solo che vi serviva una testa in più, per essere più sicuri.

Luke annuì, chiudendo finalmente il libricino: - Si, ma non ora, almeno spero. Han ha detto che Takodana è un posto sicuro.

- Beh, se andiamo da Maz, non dovrebbero esserci problemi. - lo rassicurò Danrie, ricordando che per quanta confusione regnasse tra quelle mura, il castello era vagamente più sicuro di tanti altri posti che aveva visitato durante le sue missioni.

Luke parve sorpreso della sua sicurezza: - Ci sei già stata?

- Se frequenti Lando abbastanza a lungo, prima o poi ti trascinerà là dentro con la scusa di condividere due birre. Ad ogni... - un secondo sobbalzo la interruppe. - Già arrivati?

- O quello o l'iper-guida si è guastata a metà viaggio. - rispose Luke, con il tono di chi non stava per nulla scherzando.

Si alzò e lei lo seguì nella cabina. Non era messa meglio della nave in generale. Riconobbe alcuni strumenti sistemati alla rinfusa sulle pareti, incastratati tra altri che non aveva mai visto e qualcuno di questi non sembrava neppure funzionante. Distolse lo sguardo da tutte quelle lucine e, appoggiandosi al sedile di co-pilota dove sedeva Lando, si concentrò sulla sfera verde acqua davanti a loro. Se ben ricordava, il pianeta era quello giusto, quindi nessun guasto; nonostante Lando si fosse tanto impegnato a romanzare con dovizia di particolari le meravigliose caratteristiche della sua ex-nave, le funzioni base non l'avevano delusa. 

- Oh, eccovi. Luke, pensav... - Han si rilassò contro lo schienale e mentre si voltava verso l'amico, passò lo sguardo su Danrie, poi si fermò sorpreso, ma con un gran sorriso stampato in faccia. - Nere? Danrie Nere? - esclamò, realizzando solo in quel momento chi aveva imbarcato a bordo.

La ragazza accennò un inchino: - In carne ed ossa. La memoria fa cilecca anche a te?

- No, scusami, io... Lando, non mi avevi detto che avresti chiesto a lei.

- No, io ti ho detto esattamente che avrei chiesto a lei. - lo contraddì quello, al suo fianco, pulendosi una mano con un panno già sporco di suo. Aveva passato il viaggio a riparare un giunto meccanico del riscaldamento della cabina, che Han si rifiutava di sostituire con uno funzionante.

- No, - ribattè Solo, spingendogli il dorso della mano sul petto dell'altro per sottolineare che non era in torto. - Hai detto che avresti chiesto a una tua ex, in generale; ne sono sicuro. Non pensavo che intendessi la migliore delle tue ex.

- Grazie, Solo. - Danrie notò con la coda dell'occhio Luke, che si era invece seduto dietro ad Han e ora teneva il mento con una mano guantata; aveva un'aria divertita.

- Prego, Nere. - rispose Han, chinando il capo a mo' d'inchino. - Sono contento che tu sia dei nostri, mi sei sempre piaciuta. Non capisco proprio perchè Lando ti abbia...

- Ci siamo lasciati di comune accordo. - precisò Danrie, con poco entusiasmo, dato che non era la prima volta che ripeteva quella frase. Ma mentre rispondeva ad Han, Lando si affrettò a dire: - Mi ha scaricato lei. - lasciando così che un silenzio imbarazzante calasse con prepotenza nella cabina.

Danrie era quasi più a disagio nel silenzio che quando realizzava di aver dimenticato qualcosa: - Allora, è tutto vero. Stiamo andando da Maz.

- Sei sorpresa? - chiese Lando, fingendo che nulla fosse successo e recuperando la sua solita sicurezza. 

- Abbastanza. Pensavo che non volesse immischiarsi in questa guerra... è una missione per la Repubblica, vero?

- Certo, assolutamente sì! - rispose subito Lando, scandendo bene le sillabe. - Che altro dovrebbe essere?

- Non lo so. Potresti aver bisogno di Maz per qualcosa che hai combinato.

- Che cosa potrei aver mai combinato, - ribatté Lando, citandola testualmente sperando d'innervosirla. - di tanto grave da dover chiedere aiuto a Luke e a Maz e a te?

- Magari un disastro in collaborazione col tuo socio. - concluse, picchiettando la mano sulla testa di Han, non molto entusiasta del gesto.

- Tsk, socio... - sbuffò, controllando che durante la discesa attraverso l'atmosfera, qualcosa a bordo non esplodesse a causa della pressione.

- Ad ogni modo, bene così. Deve essere roba interessante se andiamo da Maz. - continuò, prendendo anche lei posto sull'ultimo sedile libero.

- Roba Jedi. - precisò Lando, e lo sguardo suo e di Danrie calamitò senza remori su Luke.

- Tecnicamente, roba Sith. - precisò Luke, sapendo però che non ci fosse una grande differenza tra le due cose, per chiunque altro al di fuori di lui e pochi altri addetti ai lavori. - E poi non è detto. Leia vuole assicurarsi che questo magazzino...

- Leia... Organa? La principessa? Lei ha approvato la missione? - Danrie allungò una mano sulla spalla di Lando. - Hai presente quello che ho detto prima? Ecco. Lascia perdere, perdona i miei dubbi; deve essere roba seria.

- Oh, ci puoi scommettere, ragazza mia.

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