1. Partenza

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Danrie ha sempre avuto una memoria pessima, da che se ne ricorda, il chè può suonare come un controsenso. I compagni di squadriglia non si sono mai risparmiati prese in giro a proposito, come il più classico "Ti ricordi ancora come si preme il grilletto, Dan?".

Ovviamente non si dimenticava questo genere di cose. Ad esempio, ricordava con assoluta precisione certi dettagli della sua infanzia, ma dall'altra parte aveva difficoltà a ricordarsi i nomi degli altri membri della squadriglia Coral, soprattutto di quelli ancora vivi. Almeno il nome del suo pilota se lo ricordava: Zaff, un Rodiano molto simpatico.

Continuando, non ricordava neppure con precisione quando avesse deciso di unirsi alla Ribellione e per quale motivo, ma le piaceva pensare che aveva preso quella decisione per un fine più alto del proprio tornaconto personale.

Sicuro, era sempre stata convinta che una volta finita la guerra contro l'Impero (sempre se ci sarebbe arrivata viva, cosa che non dava per scontanta, ma che fortunatamente accadde), sarebbe tornata su Balmorra per iniziare una nuova vita, meno frenetica e ben lontana dalle battaglie.

Invece (senza ricordarsi ancora bene come) la sua squadriglia, insieme a molte altre della flotta ribelle, fu riorganizzata per volare ancora con la neo-nata Nuova Repubblica. Quindi no, ancora nessuna mattina passata in tranquillità sotto un portico deserto. Non c'era stato il tempo per fermarsi ad osservare l'orizzonte celeste del suo pianeta natale, aspettando la volontà di fare qualcosa della propria vita.

D'altra parte, svegliarsi e andare a dormire a orari assurdi (o non andare a dormire affatto) erano diventati una routine e come qualsiasi routine, alla fine ti ci affezioni come a un amico d'infanzia. Per questo, quando il suono del comlink la svegliò e controllò l'ora (normalmente si sarebbe svegliata solo 4 ore più tardi), l'ultimo pensiero fu quello di lamentarsi, soprattutto quando riconobbe la voce dall'altra parte del dispositivo.

- Hey, ciao, senti... ho questa missione improvvisata e molto poco ufficiale a cui badare, vuoi farmi compagnia?

- Lando? Cosa... - si strofinò un occhio con il pugno chiuso, sperando così di darsi una svegliata e non suonare ancora mezza addormentata. Non aveva sentito nessun allarme annunciare una catastrofe che potesse giustificare una sua chiamata. - È successo qualcosa?

- Sì, un paio di cose. Storia lunga, ma te la faccio breve. Ho per le mani questa missione e Chewie... Ti ricordi, no, Chewbacca? Pensavo di poterlo contare come co-pilota. Beh, mi sbagliavo. Ora, posso benissimo prestarmi io come co-pilota, dall'altra parte conosco il Falcon come le mie tasche...

Oh, il Falcon. Gliene aveva parlato abbastanza spesso e abbastanza eloquentemente che anche Danrie era sicura di conoscerlo a menadito, ma Lando non si fermò a riprendere fiato e non le lasciò spazio a una sua risposta.

- Quindi avrei un co-pilota, ma così perdo il secondo artiglierie e comunque il quarto elemento della squadra. Così, pensavo che

Non lo lascio finire: - Me lo stai chiedendo?

- Sì.

Danrie non sentì neppure un briciolo di esitazione, per quanto se ne aspettasse ben più di un briciolo.

- Posso avere dei dettagli o è top secret come...

- No, non top secret come Sullust. - l'anticipò, senza però suonare dispiaciuto per la pessima giornata che le aveva fatto passare un paio di anni addietro. - Non posso dirti i dettagli ora, non li so bene neanche io.

- Almeno sai quanto rischieremo la pelle? - gli chiese, senza neppure dubitare che ci fosse l'opzione di portare a termine la missione in tutta sicurezza.

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