« 15 . Cᴏᴍᴘᴀɢɴɪᴀ? »

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Narratore esterno:

Era andata...
Tutto volato via... come una piuma.
Ma la piuma non può volare lontano, ma anche un aereo di carta per quanto il vento sarà forte non andrà mai lontano perchè l'aria crea anche attrito quindi diminuisce sempre di più la velocità di esso fino a farlo cadere. Questo non è solo questione di destino ma anche di dinamica e forse matematica...




La matematica confonde.
Come misura del mondo è strana.
Per quanti conti si facciano qualcosa non torna mai pari.
Due finestre fanno una vista? Quattro muri sono una casa?
Noi siamo i nostri centimetri, chili, litri? Quanto pesa un segreto?
Quanto misura una risata? e l'area del cuore come si calcola?
Però la vita non è di calcoli...
La vita è dipingere il proprio quadro, non fare una somma.



















Pov: Yoongi

So già come andrà...
Sarà qualcosa del genere "la cazzata più grande della mia vita", quando tornerà non ditemi che io non l'avevo detto. Yaaa, ragazzi miei che devo dirvi? Io sto in silenzio perché la gente non è ancora pronta a sentire ciò che io ho da dire e quindi parlerei a vanvera, e poi il silenzio vale più di mille parole, però chi tacia acconsente...
Le domande...
Vi siete mai chiesti che cosa siano? E perché ce le poniamo.




Voi rispondereste subito con "per darci delle risposte", okey beh allora a cosa ci servono delle risposte?
Come fai a trovar le risposte?
Ci sarà anche Google ma lui non è la risposta a nessuna domanda, anzi è un pezzetto piccolo ma con un potere tanto grande da farti mandare ancora di più in confusione.
La risposta è sempre e solo una, solo che tutti noi non ci pensiamo mai, o forse uno non ci vuole credere perché pensa sia impossibile.





La vita... ecco la risposta, magari iniziando a interpretare ciò che penso vi metterete a ridere prendebdomi per pazzo ma è così, la vita è la risposta a tutte le domande.
Da piccoli non pensavamo ci godevamo tutto quello che avevamo, consideravamo i nostri giochi la vita da cui non ti volevi mai separare e passavamo ore e ore a giocare con le macchinine o con le bambole.
Poi quando arrivavi all'età di circa 7 anni pensavi a delle cose, tipo su che lavoro farai da grande immaginando di fare l'astronauta e di andar sulla luna, di fare il pompiere, la modella, la truccatrice, esser un pilota di formula uno, fare il poliziotto/a, fare la maestra, lavorare come infermiera...




Invece quando finalmente avevi 12 anni che dovevi scegliere la scuola superiore, scegliere parte della tua vita, perché è li che cominciava veramente la lunga strada piena di sassi e buche, con anche dei piccoli ponti che ti sorreggevano, alla ricerca del tuo sogno.
Poi si diventa sempre più grandi e anche i problemi cambiano...
Dal "chi faccio morire dei miei supereroi" al "ho preso un 4 in inglese" fino al "lo amo veramente?"
Per questo bisogna dare tempo al tempo...




Bisogna godersi tutti i momenti della vita, perché per quanto hai bambini possa piacere far finta di esser grandi, indossando le scarpe coi tacchi della mamma oppure mettersi il giubbotto di papà, il tempo esiste per un motivo e il suo scopo é quello di dar del tempo a ciò che accade... perché si può solo andare avanti ma non si può tornare indietro.
Più grandi si è, più responsabilità si hanno, ma questo lo sapete già... solo siete pronti?
Quindi invece di stare in casa a far nulla, andate lì fuori e vivete la vita come meglio potete fare, e non scappate come qualcuno per sfuggire alle paure, perché si possono allontanare ma tornano sempre indietro.




Non voglio aggiungere altro, perché tocca a voi scoprire le risposte che volete avere, basta avere coraggio e un pizzico di follia...
Non è difficile, basta avere la forza di volontà e non arrendersi mai, ma attenti... c'è sempre un limite a tutto, e siete voi a doverlo capire, perché ognuno ha i suoi limiti, e quei limiti per quanto brutti vanno rispettati sennò puoi rischiare e non sarebbe una brutta idea, però potresti cadere e non sapresti rialzarti, quindi come ho detto prima, fai qualcosa quando è giusto farla e non aver fretta che la vita è lunga...





Ora devo andare ho una vita da vivere...
"Ragazzi io vado..." Dissi a tutti.
"Okey va bene Hyung." Rispose Jimin.
"Dove vai?" Chiese Taehyung.
"A dormire..." disse Jin iniziando a ridere.
"Stai zitto se non vuoi che ti tagli le mani." Dissi fulminandolo con lo sguardo.
"Uuuu il gattino che tira fuori le unghie ahhaha."
Si aggiunse Namjoon.




In tutto questo Hobi rideva come un matto, aahhh lui sorride sempre, lui si che sa vivere la vita al 110%...
"Posso andare o avete altri da dire?" Non aspettai manco una risposta da parte loro e dissi...
"Okey bene allora vado, fatemi sapere se ci sono novità."
E me ne andai, iniziando a camminare sapendo già quale sia la mia meta.

~°~°~°~°~°~°

Pov: Sara

Quando meno te lo aspetti può capitare di tutto giusto?
Beh, è così ed è appena successo...
Chi se lo sarebbe mai aspettato...
"Wow... il genio Min Yoongi davanti alla mia porta di casa. Che onore!"
"Ma salve anche a te." Disse ridendo.
"Prego entra pure."
"Grazie mille signorina."
"Desidera qualcosa?" Chiesi sorridendo leggermente.
"No grazie sono apposto."
"Okey." Dissi sedendomi sul divano imparte a lui.
Prima di iniziare a parlare fece un sospiro...




"Come stai?" Chiese guardandomi negli occhi.
"Benissimo." Risposi sicura e schietta. A lui era ovvio che non era così, infatti mi ritrovai costretta a dirgli come stavano le cose.
"Come vuoi che stia?"
"Come sei venuta a saperlo? È stato lui?"
"S-sì, mi ha s-scritto una lettera..."
Appena iniziato il discorso "Jungkook" e già non sapevo più parlare.
"Ne vuoi parlare?" Chiese dolcemente.




"N-no." Risposi rigida.
"Okey... allora cosa vuoi fare?"
"In che senso?"
"Sono a tua disposizione per tutta la giornata. Dimmi che vuoi fare e io ti ci porto."
"Davvero? Ma avrai i tuoi impegni, non voglio disturbare per un mio capriccio."
"Tranquilla, oggi avevo giorno libero e se non sarei venuto da te, avrei solo dormito."
Ehm... non so cosa dire. Cioè mi fa piacere che sia venuto a trovarmi però di certo non me lo aspettavo.




"Quindi? Che facciamo?" Disse arricciando il naso in modo buffo.
"Oddioooo, che cuteee!!!"
"Cosa?"
"Il tuo nasinoooo, rifallo daiii." Risposi energica.
"Ma..."
"Daiii gattinoooo." Lo incitai.
"Come mi hai chiamato?"
"Gattino... o meglio micio?"
Dissi iniziandoci a pensare... mh, gli si addicono entrambi.
Lui si avvicinò e posò la mano destra sulla mia fronte.




"Mh, no non hai la febbre." Disse poi staccandosi.
"Ma daiii, sono seria uffi." Dissi mettendo il broncio.
"Pure io."
Ora entrambi ci guardavamo, sembrava un gioco di sguardi a chi resisteva più a lungo. Continuammo così per un paio di minuti in silenzio, poi però...
"Okey basta mi sta venendo sonno." Disse lui sbadigliando.



"Ho vintooo, ho battuto il miciooooooo" Dissi iniziando a saltellare per casa. Mentre lui mi fissava con occhi ridotti a due piccole fessure, che guardavano attentamente.
"Bambinaaaa torni o me ne vado." Disse Yoongi e allora tornai subito da lui.




"Okey ci sono. Dimmi." Gli dissi guardandolo sorridendo ancora per la mia piccola vittoria.
"In realtà dovresti dirmi tu."
"Cosa?" Gli chiesi non capendo a cosa si riferiva.
"Non ci credo, portatemi al manicomio."
"HEY!!" Dissi colpendolo sul braccio.
"Tratti così il tuo gattino?" Chiese facendo gli occhietti da cucciolo bastonato.
"Sì."
Boom!! Sara uno, Yoongi zero.
Lui si alzò e si diresse verso la porta.




"Dove vai?"
"A fanc- non andiamo a fare un giro?" Chiese lui finendo per ridere.
"Mh... okey micio."
E come avevo intuito preferiva quando lo chiamavo "gattino" al posto di "micio" perché gli dava fastidio, infatti mi stava guardando con sguardo intimidatorio hahaha. Il piccolo gattino arrabbiato che bella scenetta.

~°~°~°~°~°~°

"Mi spiace, mi ha appena chiamato lo hyung e mi ha detto di andar da lui." Mi riferì Yoongi.
"Ah, certo nessun problema. Posso venire anch'io?" Chiesi.
"E-ehm n-non s-"
Iniziai a ridere interrompendolo.
"Perché ridi?" Mi chiese con sguardo quasi nervoso.
"No niente hahahah."
"Non mi pare."
"Mi sorprendi gattino. Da quando balbetti?" Dissi ridendo ancora.
"Sara..." mi richiamò lui.
"Sì?"
"Domani tieniti libera per tutto il giorno." Disse alzandosi dalla sedia.
"Per-" Provai a chiedere.
"Non dir nulla tanto non ti rispondo." Disse furtivo.



"Micio cattivo."
"A domani bambina."


















°[ 𝑴𝒚 𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚 ]° Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora