About Yukiro

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Le mie caviglie e i miei muscoli gridavano aiuto: Asmo mi aveva fatto provare tanti di quei vestiti che credevo di aver fatto una sessione di palestra. Asmo invece non mostrava nessun accenno di stanchezza; era nel suo mondo.
"Yukiii~"
Un brivido mi percorse tutta la spina dorsale al mio nuovo soprannome: ciò significava che dovevo provare altri vestiti e scarpe e chissà cos'altro! Mi girai per vedere l'Avatar della Lussuria solo con le buste con un'espressione soddisfatta e felice.
" Adesso andiamo a prenderci un caffellatte!~" canticchiò.
"Vamos!" lo accompagnai canticchiando a mia volta prendendolo a braccetto, guadagnandomi un suo sorriso.
Il trauma era inesistente. Non ero né terrorizzata né avevo rimpianti e non ero certa che fosse una cosa così positiva. Era come se non metabolizzassi in fondo la questione. Stavo all'inferno! Circondata da demoni e dai Avatar dei peccati capitali! La paura semplicemente non c'era, anzi, ero finalmente - oserei dire - felice. Mi sentivo finalmente viva, adesso che potevo morire realmente da un secondo all'altro.
"Yukiii~ allora che ne pensi del Devildom?" mi chiese Asmo, seduto di fronte a me, mentre ogni tanto si girava a fare occhiolino a qualcuno.
"Mi piace, davvero."
"Ne sono felice. Sappi che puoi essere sincera, sono un demone ma non sono interessato a farti del male" amiccò
"Sono sincera. Mi sento piena di vitalità..però la nostra sessione di shopping ammetto che è stata stancante"
"Devi vestirti in modo appropriato se vuoi essere rispettata! L'aspetto esteriore è importante."
"Non sono dello stesso parere, inf-"
"Tesoro, questo lo dicono le persone brutte. E sai chi è brutto? Non esiste nessun cosiddetto difetto da voi umani che rende tale una persona."
Lo guardai senza capire dove volesse andare a parare.
"La risposta è la bassa autostima"
"Credevo volessi dire qualcosa sul carattere di una persona"
"Tesoro, noi siamo demoni, facciamo cose definite come cattive. Ci nutriamo delle anime cristalline che soccombono. Il tuo discorso non ha senso, non trovi?" - bevve qualche altro sorso del suo caffè. - "E poi non sapevo fossi una di quelle persone."
"Quali?"
"Beh, come dire? Pura? Forse è il termine esatto. Mi chiedo quali segreti tu possa nascondere!"
"Non nascondo nulla, Asmo.. Tornando al discorso di prima.. La bassa autostima come può rendere qualcuno brutto?"
"Per quanto il proprio corpo a qualcuno possa non piacere, non esiste che non si abbia qualcosa di assolutamente perfetto! Bisogna valorizzare se stessi, ognuno è unico. Poi ci sono io, che sono la persona più attraente di sempre! Come posso non valorizzare l'aspetto fisico delle persone se tutti mi amano! Quindi loro potrebbero considerarsi i miei amanti! "
"Una persona maligna sarà sempre sgradevole agli occhi di chi la guarda. La cattiveria imbruttirebbe anche la persona più attraente dell'universo." risposi mentre giravo il succo con la cannuccia.
"Io sono un demone eppure sono bellissimo!"
"Vuol dire che non sei cattivo."
Spalancò gli occhi e finì del tutto la sua bevanda.
"Yukiro, ti ho portata con me solo perché volevo conoscerti."
"Lo so." dissi più in fretta possibile. Sapevo che non volesse offrirmi chissà quale trattamento speciale. Ero un'umana ed ero una delle persone più importanti per il prossimo Re dell'Inferno - in quel periodo storico almeno - ma ciò non significa che tutti si sarebbero messi a mia disposizione nel lontano caso lo avessi voluto. Ciò non mi turbava minimamente perché era l'ultima cosa che volevo. Questo Erasmus era l'unica cosa intrigante che mi è mai successa e l'avrei vissuto come se fosse l'ultimo anno della mia vita, senza scrupoli e ripensamenti.
"Oi! Umana!"
Mi girai d'istinto verso l'urlo. Era Mammon.
"Cosa pensi di fare umana?! Avvisa! Sono il responsabile per il tuo culo!"
"Hey, Mammon. Sta con me!"
"Quindi è doppiamente in pericolo con te, Asmo!" si girò verso di me e mi prese per il polso affinché lo seguissi.
"Diamine umana, mi hai fatto prendere un colpo! Sai cosa può succedere se il tuo culo sparisce all'improvviso e io non so niente?! Diventerei cibo per Cerberus! Come si può essere così! Mi fai esasperare!"
"Ma sono sempre in pericolo.. Sono circondata da demoni, da cani con tre teste, ma insomma! Non c'è un posto sicuro!"
"Sì che c'è, umana! È al mio fianco!"
Mi bloccai. Guardai Mammon fare un paio di passi in avanti. I suoi capelli bianchi erano disordinati anche dietro e le punte danzavano man mano che avanzava verso la Casa. Si girò verso di me e da dietro gli occhiali vedevo bene i suoi occhi azzurri.
" Perché indossi gli occhiali se è sempre notte?"
"Vedi? Cosa dicevo?! Mi fai esasperare! Perché sono alla moda, sono belli."
"In effetti ti stanno bene..." non capivo il senso di questo, ma.. Erano cose da demoni.
"Oi!" Mammon si girò qualche istante dopo che le sue guance erano diventate rosee. "Andiamo! Forza! Ho un affare da sbrigare tra poco e devo accompagnarti a casa!" urlò senza girarsi e ci incomminammo verso casa.

Il riassunto di ciò che ho imparato fino ad ora è che nessuno dei fratelli mi rispetterà se non dimostro di esserne degna.
Sorrisi al pensiero che giocherò - letteralmente - coi diavoli.
Il fatto di doverci convivere mi dava gioia, sentivo perennemente l'adrenalina dentro di me. Ero eccitata all'idea del pericolo. Volevo andare in fondo, ad assaporare ogni emozione questa esperienza potesse offrirmi.
Appena entrata nella stanza sistemai subito i vestiti prima che la stanchezza si impossessasse di me e crollassi sul letto.
Il risveglio è stato stranamente molto piacevole.

Obey me ! Human trouble. Where stories live. Discover now