Ekereum e lo scambio di valore

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Ekereum è stato progettato per un possesso personale continuativo, non è stato creato come "valuta di scambio"; per questo motivo come 42 HUB abbiamo – volutamente – evitato di implementare un marketplace parallelo dove "l'Ekereum possa essere speso per ottenere beni o servizi". Riteniamo infatti che tale applicazione vada a snaturare completamente lo scopo per cui è nato.

Ekereum infatti è pensato per essere un testimone del valore di merito e potenzialità professionali delle persone e che quindi, una volta guadagnato con l'impegno e la dedizione, rimanga in possesso del ricevente per sempre come "testimonianza dell'attestazione di valore avvenuta in un determinato momento". Metaforicamente, è esemplificabile con i punti segnati da un giocatore di basket durante una partita: rimangono nelle statistiche a suo nome per sempre, e non sono moralmente, né fisicamente, cedibili.

Anche se non consigliabile, nessuno però vieta che all'interno di politiche di token economy o gamification aziendale le parti concordino che, dopo averne raccolto un certo numero, il ricevente possa "spenderli" transandoli nuovamente all'ente in cambio di benefit, quali premi produzione, vacanze, bonus di wellfare, etc. Ma non è il suo scopo. Questo White paper ha come scopo anche quello di chiarire la nostra posizione in merito.

Con gli esempi di cui sopra diventa comprensibile perché 42 HUB non ha prodotto Ekereum per tale utilizzo: restituendoli all'azienda in cambio di benefit il "bagaglio di valore" conquistato con impegno e dedizione può essere diminuito o, peggio, azzerato per poi ricominciare l'accumulo del merito l'anno successivo.

Ekereum non è incline a questa linea di pensiero: il merito riconosciuto dalla propria azienda non può essere semplicemente "restituito" producendo un esaurimento del valore nel proprio wallet.

Quest'ultimo è un meccanismo proprio dei premi produzione, quindi già presente nella maggior parte delle realtà professionali. È importante quindi non confondere l'uso di Ekereum con premi produzione o simili.

Non sono la stessa cosa.

I premi produzione, per esempio, sono spesso legati al raggiungimento degli obiettivi di tutta l'azienda; si tratta di un merito di tutti che, purtroppo, raramente è veramente dell'intero gruppo di lavoro bensì di alcune persone che al suo interno danno il meglio.

Inoltre, con i premi produzione il processo di valorizzazione finisce con i soldi aggiuntivi (il riconoscimento economico) ottenuti a fine anno: con l'avvio del nuovo anno il processo rincomincia da capo, ripartendo dalla condizione di base. Con questa dinamica il valore e la crescita professionale degli individui artefici dei risultati non vengono registrati da nessuna parte, non rimane scritto, non può essere utilizzato come bagaglio di merito per ricavarsi nuove occasioni lavorative.

Quante volte, per esempio, a un colloquio si dichiara "valgo Tot. perché nell'azienda dove ho lavorato abbiamo avuto un premio produzione"?

Non viene mai detto perché da tale frase non può emergere la professionalità; sarebbe necessaria una lettera di referenze, ma è difficile che l'attuale datore di lavoro me ne scriva una se lo scopo è farmi valutare professionalmente da un'altra azienda.

Ekereum si basa su un concetto diverso: transare un EKE equivale a emettere un riconoscimento verso una persona, e come tale rimane alla stessa per sempre. Per esempio, se è stato riconosciuto il valore del merito (diciamo 100 EKE) per il raggiungimento di un obiettivo, tale valore non può essere restituito all'azienda a fine anno, perché essendo basato su Smart Contract attesta che in un determinato momento è stato raggiunto un risultato. Nessuno può cambiare il passato e la blockchain, grazie alle sue caratteristiche tecniche di incorruttibilità, permette di realizzare digitalmente questo aspetto.

Prendendo come esempio il movimento scout, nel quale esistono le specialità – ovvero le competenze - una volta ottenuta quella – diciamo - di cuoco, la si mantiene per sempre e la si fissa al maglione con una coccarda apposita. Può cambiare il maglione durante la crescita, ma la coccarda viene ricucita su quello nuovo, finché il detentore mantiene la decisione di portarla.

Così è anche per i gli EKE.

Come altro esempio, a scuola il riconoscimento - il token - di "compagno generoso" rimane finché eventualmente non è lo stesso studente a decidere di rinunciarvi. Il titolo è stato guadagnato in un momento preciso: la maestra ha riconosciuto tale valore nel discente e con l'emissione del token attesta il valore che in quel momento ha dimostrato. Impostare anche una politica di "mantenimento" della dimostrazione di possesso del titolo innescherebbe una sorta di ricatto morale. Per tale motivo è meglio che se lo studente non vi rinuncia spontaneamente, il titolo rimane suo per sempre.

Può capitare, certo, che il comportamento – e quindi il merito – dello stesso studente cambi repentinamente in un momento futuro, ma nessuno toglie che precedentemente ha dato dimostrazione di tale valore. Va da sé che, pedagogicamente, la scintilla del merito è ancora insita nello studente. In questo caso sarà il buon lavoro della maestra fare in modo che emerga nuovamente e, anzi, il fatto che abbia ricevuto un token per tale valore è un'informazione importante per qualunque istruttore, formatore o educatore che debba prendersene carico in un futuro.

Tornando ai premi produzione, essi non sono quindi un'espressione aderente allo scopo di Ekereum dichiarato in questo manifesto, perché prevedono un momento in cui il rinforzo viene consumato. I soldi vengono accreditati sul conto a fine anno, e dall'anno dopo si rincomincia col solito stipendio. Le ferie vengono godute, e poi si rincomincia da zero. In pratica, i beni spendibili (o restituibili all'azienda in cambio di bonus) non fanno curriculum, non fanno professione, non attestano con precisione un valore particolare.

Ekereum invece si.

Nel caso la politica aziendale o formativa preveda la restituzione degli Ekereum all'ente emittente nei casi di cui sopra. Il consiglio per le parti, in questo caso, consiste nel suggerire di contrattualizzate l'utilizzo dei token dopo averne stabilito insieme i temini e le condizioni.

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