Bimbi per strada (Children)||Marco Bodt x Reader (AU)

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N. A. Y'alllll questa roba è molto tranquilla ma ci tenevo a scriverla. Ultimamente Marco>>>>>>
Amiamolo, amen

Il cielo era buio, così buio che nemmeno le stelle e la luna erano visibili, l'unica fonte di luce erano i lampioni che si ergevano imponenti ai lati della strada. La luce artificiale giallastra rifletteva sull'asfalto bagnato, c'era una pozzanghera, un attimo dopo un piede ci finì dentro schizzando e distorcendo la luce riflessa. Non fu, però, un po' d'acqua a fermare la sua corsa, i piedi di Marco correvano veloci verso una meta precisa.

L'odore di petricore -si chiama così l'odore che la terra emana dopo aver piovuto- riempiva i suoi polmoni e ricordava ai suoi sensi qualcosa di malinconico che a lui non piaceva affatto.

Non si guardava mai indietro, andava avanti verso la vita che da troppo aveva bramato, fuggito da qualcosa che non gli apparteneva più. Nella sua visuale compariva un furgoncino grigio lucente, sorrise tra gli affanni, era salvo.

Dal finestrino comparve la sagoma di una ragazza, i capelli (c/c) erano leggermente scompigliati e gli occhi (c/o) brillavano sotto la luce dei lampioni. Un sorriso adornò il suo volto quando vide il suo compagno avvicinarsi, con la mano gli fece cenno di sbrigarsi prima di rientrare nel veicolo.

Marco raggiunse la portiera del passeggero, l'aprì con un gesto veloce e saltò in auto, chiudendo lo sportello con forza. (T/N) mise in moto il veicolo
«Allora, dove si va?»
Il moro stava ancora ansimando per la corsa frenetica, scosse la testa
«Lontano da questa merda»
La compagna sorrise complice e pigiò il piede sull'acceleratore dopo aver ingranato la marcia.

«No, no, no, no, no, questa notte ci cambia. No, no, no, no, no, ho le chiavi dell'alba, non è perfetta ma ci porta a casa. Barche di carta, bimbi per strada».

La strada scorreva veloce dal finestrino, la schiera di case popolari si confondeva con il cielo scuro, nemmeno la luce artificiale gli dava valore, squallide, come quello che era stato il loro passato, come le persone che erano state costrette a diventare.

Marco le osservava apatico, di certo non gli sarebbe mancato un posto del genere, "dove l'odio scoppia dentro come una bomba nucleare"¹. Per questo avevano deciso di fuggire, lui e la sua (T/N), il desiderio di cambiare vita era talmente forte da fargli compiere una follia simile.

Lasciare tutto e tutti, rinnegando il luogo da cui provenivano.

Alla radio, Fedez accompagnava la loro fuga, (T/N) mostrava un sorriso sereno sul volto ma dentro fremeva, non sapeva dove li avrebbe portati il vento, ma di certo, sarebbero stati liberi.

«No, no, no, no, no, se chiudi bene gli occhi non ci prenderanno».

Marco fece scivolare una mano sulla coscia della sua compagna, lei lo guardò con la coda dell'occhio tirando più in su gli angoli della bocca, a sua volta poggiò la mano su quella del giovane e la strinse
«Ti amo»
Esordì Marco
«Anch'io»
Rispose (T/N).

«Baciamoci e facciamo l'errore dell'anno. Non c'è il Nirvana e i grandi a casa, bimbi per strada».

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¹: citazione di Rocco Hunt.

||Amore & Psiche|| AOT (Reader Insert) [One-shots]Where stories live. Discover now