Non era necessario o obbligatorio, semplicemente una precauzione.

Ebbi immediatamente le coordinate e corsi fuori dalla sala accennando un ringraziamento agli operatori.

Accelerai il passo usando i miei poteri e fui agli ascensori in un battito di ciglia.

Era vietato usare i poteri fuori dalle aree di allenamento o palestre, ma di solito non mi sanzionavano se stavo attento.

Percorsi tutto il viale fino all'uscita al cancello di corsa e saltai l'inferriata con un balzo.

Ovviamente feci attenzione alle telecamere di sorveglianza nascoste tra i rami degli alberi vicino al cancello.

Mano a mano che le coordinate si avvicinavano sempre di più il mio cuore mi batteva sempre più forte finché non giusti a destinazione.

Percorrere le strade a dislivelli di San Francisco a piedi poteva risultare stancante per qualsiasi persona comune, ma fattibile per me.

Una persona normale avrebbe preso il tram a quelle distanze.

Quando giunsi a destinazione fissai ripetutamente le coordinate e il negozio davanti a me per essere certo se ci avessi visto giusto.

Cosa diavolo ci fa in un negozio di biancheria intima femminile?!

Arrossii quando una signora di mezza età uscì dalla porta principale e mi lanciò un occhiataccia.

Un adolescente con la camicia scompigliata per la corsa, la cravatta della divisa scolastica snodata, la giacca sotto braccio e con la fronte coperta di sudore in piedi davanti ad un negozio di intimo per donne era probabilmente sospetto.

Ma non dovrebbe essere più sospetto Cray che si trova dentro?!

Indeciso se mettere piede dentro o meno sentii per caso una ragazza commentare alla sua amica:«Pensi che sia qui per comprare un regalo alla sua fidanzata?»
«Beh, sicuramente! Per chi altri dovrebbe comprare intimo femminile? Sua madre? La nonna? Non fare domande stupide!»
«Gli uomini che regalano intimo alle proprie fidanzate sono dei porci! Lo fanno solo perché vogliono portarle a letto!»
«Non ci sarebbe nulla di male se è un ragazzo carino come lui...»

E così mi venne l'orripilante idea che Cray stesse comprando intimo per Arianne perché voleva...

Marciai a grandi passi all'interno.
Non mi era passata per la testa l'idea che stessero parlando di me e non di un ragazzo all'interno con un'effettiva ragazza.

Quindi entrai con tutta l'intenzione di cercare il ragazzo dai ricci biondi, ma di persone familiari c'erano solo Rose Closs e la sua migliore amica Eloise Parker alla cassa.

Loro mi notarono... In realtà non solo loro, più o meno tutte le donne in quel reparto al piano terra si voltarono verso di me.

«È Twain quello?» chiese Rose ad Eloise.
«Sì, sembra proprio Twain.»

Argh, dovevo immaginarmelo!

Mi avvicinai imbarazzato alle due ragazze fingendo naturalezza. Cercai, nel mentre, di ignorare le occhiate che le altre clienti mi lanciavano.

«Avete visto Cray?» chiesi con tono più fermo possibile.

«Sei venuto in un negozio di biancheria intima femminile per cercare un ragazzo?» esclamò Rose facendo squillare la sua voce.

La cassiera diede un colpo di tosse.

«Non c'è bisogno di urlarlo, sai?» cercai di sussurrare e facendo dei cenni con gli occhi per invitarle ad uscire.

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